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giovedì 29 dicembre 2016

29 dicembre, ANCHE A TE UNA SPADA TRAFIGGERA' L'ANIMA

Giotto - Scrovegni
Presentazione al Tempio
Nella ricchezza di questa Parola c'è il richiamo all’Addolorata. Questa figura presa direttamente dal Vangelo, come spesso, si evolve nel popolo cristiano in modo potente ma molto parziale, diventando solo una devozione alla sofferenza umana di una madre davanti alla morte del proprio Figlio. Si può arrivare perfino all’espressione di una donna che parlava con l’amica delle diverse Madonne. Disse dell’Addolorata: “ qell’ è a chiù infelisc, peché cianno accis’ o Figlio”.

Nelle manifestazioni più evolute diventa la devozione ai Sacri Cuori, quello di Gesù coronato di spine, unito a quello di Maria, ovviamente, trafitto da una spada.

Non si tratta di negare questo aspetto. La stessa profezia di Simone annuncia la croce ma include altri aspetti.
«Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori»

La Profezia di Simeone è centrata su Gesù e la sua missione. Dicendo che egli è presente per la caduta e la risurrezione non separa quelli che cadranno e quelli che risorgeranno. Gesù è qui per far cadere tutti. Non si risorge dalla vita ma dalla morte, ci si rialza dalla caduta non dallo stare in piedi tentando di perfezionarsi.

Gesù è un segno di contraddizione, rifiuta la logica dello schieramento (i miei e gli altri): Signore abbiamo visto uno che … ma non faceva parte del nostro gruppo! Lasciatelo fare  ...
Gesù non esclude ma ama tutti e offre a tutti la purificazione. Questo è ostico per l’orecchio e il cuore umano. Papa Francesco dà fastidio perché “non compatta abbastanza i suoi” contro il campo avverso come sanno fare i bravi leader politici. Eppure sa ringraziare, ma chiaramente chiede di più a chi ha ricevuto di più, a chi ha assunto il ruolo di testimone credibile. Diciamo la verità, non è comodo neanche per me. Com'è strano però che uno che parla come parlava Gesù, si comporta come Lui, sia visto da alcuni come uno che distrugge la Chiesa di Gesù.

La missione di Gesù per la quale una spada gli trafiggerà l’anima, nelle parole di Simeone, è di svelare i pensieri di molti cuori. Simeone non dice: perché tutti si comportino bene, oppure siano buoni, ma: perché siano svelati i pensieri dei cuori. Chiediamoci per riflettere e pregare: è così importante che siano svelati i pensieri dei cuori? È così tanto difficile che comporta un tale intimo tormento (cfr. Isaia), fino alla morte in croce? Mettere insieme queste domande è già una pista di risposta.

P.S.: questo pomeriggio ho celebrato il funerale di un fratello cristiano morto d’infarto fulminante a 54 anni, senza preavviso. È difficile dire come Simeone: “Ora lascia, O Signore, che il tuo servo vada in pace, perché ho ricevuto tutto quello che potevo desiderare” . Ma sono convito che anche la risposta a tanto dolore va cercato in questa Parola di Dio.


Prima Lettura   1 Gv 2, 3-11
Chi ama suo fratello, rimane nella luce.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, da questo sappiamo di avere conosciuto Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di rimanere in lui, deve anch’egli comportarsi come lui si è comportato.
Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto da principio. Il comandamento antico è la Parola che avete udito. Eppure vi scrivo un comandamento nuovo, e ciò è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e già appare la luce vera. 
Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 95
Gloria nei cieli e gioia sulla terra.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Il Signore ha fatto i cieli;
maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. 

Canto al Vangelo 
   Lc 2, 32
Alleluia, alleluia.
Luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele.
Alleluia.


Vangelo 
  Lc 2, 22-35
Luce per rivelarti alle genti.

Dal vangelo secondo Luca
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

1 commento:

  1. I commenti mi arrivano più per W A che altrimenti.
    riporto un commento e cerco di dare una risposta.
    "Se Simeone e Anna nel tempio hanno riconosciuto Gesù figlio di Dio, perché gli Ebrei, il popolo eletto non l'hanno accettato?"

    rispondo: quasi tutti i primi cristiani erano ebrei, compreso gli apostoli e san Paolo. Le prime comunità si formavano all'inizio nelle sinagoghe, gli Atti degli Apostoli dicono che un gran numero di sacerdoti ebrei hanno aderito alla fede.
    Una parte del popolo ebraico è rimasto fuori anche se sempre nel corso dei secoli ci sono state conversioni libere e sincere. Purtroppo ci sono state anche conversioni forzate o ottenute con la promessa di vantaggi economici. Sempre purtroppo la persecuzione ha provocato delle conversioni formali per scappare al pericolo, ma spesso, in questo caso è stato una sorta di protezione che la Chiesa offriva alle persone perseguitate.
    tra le persone molto note che sono diventate cristiane in piena libertà si possono menzionare Ratisbonna, nel secolo XIX, convertito nella chiesa di Sant'Andrea delle Fratte a Roma, per effetto della medaglia miracolosa. Più vicino a noi santa Bernadetta della Croce (Edith Stein), il recentemente scomparso Cardinal Lustiger di Parigi. Durante la guerra, la filosofa francese Simone Weil non volle convertirsi al cattolicesimo per non sembrare abbandonare il suo popolo perseguitato ma chiese che un prete cattolico accompagnasse il suo funerale.
    Per effetto della difficoltà ad accettare la Chiesa Cattolica e la storia dei rapporti ebrei cattolici nei secoli, ci sono comunità di "Jews for Christ", ebrei per Cristo, che riconoscono Gesù come Messia ma non entrano nella Chiesa Cattolica.Bisogna dirlo non è facile sempre convertirsi alla Chiesa Cattolica visto il peso della Storia.
    Un aspetto da approfondire però è questo: Simeone e Anna accettano Gesù per quello che è. Gli Apostoli fanno fatica ma lo riconoscono in tutto il suo insegnamento e diventano veramente suoi discepoli.
    Tra i battezzati attorno a noi, quanti accettano veramente Gesù come Signore, tanto da lasciar condizionare ogni aspetto della loro vita dalla sua presenza e dal suo insegnamento? Cioè, in parole povere vivono il Vangelo, vivono del Vangelo, momento per momento?
    La risposta è: cercherò di essere io tra questi.

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