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giovedì 28 novembre 2024

UN CRISTIANO SI PUÒ RALLEGRARE DELLA DISTRUZIONE DI UNA CITTÀ E DEI SUOI ABITANTI? / Giovedì XXXIV sett. T.O., pari, 2024



Allelu-ia: lodate-ia (iahvé) dice la prima lettura. Motivo? Si è manifestata la potenza di Dio e la sua giustizia: è stata distrutta la Babilonia, la grande corruttrice. Come rallegrarsi di una distruzione? Il cristiano si rallegra della fine del male. Tentato, ha lottato per essere fedele, può solo gioire del trionfo della giustizia, e sa che Dio riconosce i suoi in ogni campo (“uno sarà preso, l’altro lasciato”). Arriva allora il gioioso invito al “banchetto di nozze dell’Agnello”. Non è una banale festa di nozze. È la conclusione della lotta di quanti "sono passati attraverso la grande tribolazione" (Apocalisse 7, 14).

Questa mattina, siamo coscienti della grazia di partecipare al cielo, alla vittoria di Cristo sul Regno di Satana che corrompe tutta la terra, a vivere d’ora in poi secondo la logica di Dio? Oppure, per noi che andiamo a messa tutti i giorni, o partecipiamo solo oggi ma centrati sulla preghiera di suffragio per qualche caro, è solo un’incombenza in più, un buon modo per iniziare la giornata? È ovvio che non riusciremmo a gustare la profondità del Mistero giorno dopo giorno. Eppure la nostra assiduità ha valore. Ma fermarci un po' di più oggi sul valore di ciò che celebriamo ci aiuta a camminare sempre meglio. Non a caso Carlo Acutis chiamava l’Eucaristia la sua Autostrada verso il Paradiso. Lui che aveva la parrocchia sotto casa, andava a Messa ogni giorno. E ascoltava il prete riassumere tutto il brano di oggi dicendo: “Ecco l’Agnello di Dio. Ecco colui che toglie il peccato del mondo, Beati gli invitati alla Cena dell’Agnello”.

Nel Vangelo, Gesù si preoccupa di salvare le persone, che non finiscano intrappolate nella catastrofe. È anche un esercizio di fede: distaccarsi dai beni per salvare la vita. E anche lì, un annuncio di vittoria: “Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. Chiediamo al Signore di entrare in questo mistero per applicarlo al mondo attuale e alle situazioni che viviamo. Solo lui ci può illuminare veramente.  


Prima Lettura  È caduta Babilonia la grande.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo  Ap 18,1-2.21-23; 19,1-3.9a

Io, Giovanni, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore.

Gridò a gran voce: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata covo di demòni, rifugio di ogni spirito impuro, rifugio di ogni uccello impuro e rifugio di ogni bestia impura e orrenda». Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una macina, e la gettò nel mare esclamando: «Con questa violenza sarà distrutta Babilonia, la grande città, e nessuno più la troverà.

Il suono dei musicisti, dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba, non si udrà più in te; ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; il rumore della macina non si udrà più in te; la luce della lampada non brillerà più in te; la voce dello sposo e della sposa non si udrà più in te. Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte». 

Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva: «Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio, perché veri e giusti sono i suoi giudizi. Egli ha condannato la grande prostituta che corrompeva la terra con la sua prostituzione, vendicando su di lei il sangue dei suoi servi!». E per la seconda volta dissero: «Alleluia! Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!». Allora l’angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!».  Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale  Dal Sal 99 (100) R. Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,  servite il Signore nella gioia,  presentatevi a lui con esultanza. R.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:  egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo. R.

Varcate le sue porte con inni di grazie,  i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome. R.

Perché buono è il Signore, il suo amore è per sempre, la sua fedeltà di generazione in generazione. R.


Acclamazione al Vangelo  Alleluia, alleluia.  Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. (Lc 21,28) Alleluia.

Vangelo  Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.

Dal Vangelo secondo Luca Lc 21,20-28

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.

Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».  Parola del Signore.


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