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sabato 2 novembre 2024

IN BELGIO 500 PERSONE ESCONO DALLA CHIESA CATTOLICA DOPO IL VIAGGIO DEL PAPA. PERCHÉ? / sabato 02 nov. 2024




Dopo il viaggio di Papa Francesco in Belgio in settembre scorso, più di 500 cattolici hanno ufficialmente apostatato, cioè hanno deciso di lasciare la Chiesa. 

Ricordiamo i fatti: Papa Francesco ha parlato del ruolo della donna e dell’uomo partendo dalle radici, cioè dalla Parola di Dio, soprattutto la Genesi, condannando sia femminismo che maschilismo o machismo e anche la confusione del gender.  Papa Francesco ha visitato la tomba di Re Baldovino, sottolineando un aspetto particolare della sua vita. Quando il Parlamento Belga votò la legge sull'aborto nel 1990, egli ha rifiutato di firmarla perché uccidendo esseri umani innocenti era - come disse il Papa - una legge criminale. Quindi abdicò, la legge fu firmata dal Consiglio dei Ministri in quanto Reggente temporaneo del Regno, richiamando poi il Re che ritornò nei suoi poteri. Una decisione coraggiosa del Re sottolineata da Papa Francesco che ha aggiunto che vuole adoperarsi appena tornato a Roma per aprire il suo processo di canonizzazione in base a tutta la sua vita di cattolico convinto e coerente. 

A queste prese di posizione di Papa Francesco sono seguite proteste ufficiali del Governo Belga, reticenze di alcuni vescovi, messa a punto della Rettrice della Università Cattolica del Belgio a Lovanio. E, altra conseguenza, più di 500 persone hanno deciso di apostatare dalla Chiesa Cattolica.

Facciamo il punto.

Se sono cattolico e ho capito cosa è la Chiesa non posso apostatare perché il Papa esprime un’opinione diversa dalla mia. La Chiesa è di Gesù Cristo e tale rimane, Una e anche Santa, Apostolica, Cattolica. Non è proprietà del Papa e neppure la mia. Non è un club al quale sono libero di aderire o di lasciare. Certamente, fin dall’inizio della Storia, alcuni hanno lasciato la Chiesa. Conosciamo i grandi scismi. Ma ci sono scismi meno conosciuti perché più piccoli. Per esempio, quando il Concilio Vaticano I definì il dogma dell'infallibilità papale nel 1870, alcuni vescovi lasciarono il Concilio e costituirono una Chiesa nuova chiamata “Vecchi Cattolici” che volevano mantenere la vera tradizione cattolica e opporsi alle novità. Oggi questi difensori della tradizione di sempre hanno delle donne preti, in piena contraddizione con il loro progetto iniziale. Quando il tralcio si stacca dalla vite perde la linfa e secca. Sappiamo del Movimento di Monsignor Lefebvre che finì scomunicato dopo il Concilio Vaticano II. Di Monsignor Milingo che finì anche lui scomunicato ma purtroppo creò anche lui una Chiesa “cattolica ma non romana”. Dopo che hanno celebrato un matrimonio di due donne, abbiamo avuto in diocesi la segnalazione da parte della Curia di 4 preti ordinati da lui. Ci sono anche esempi di uscite della Chiesa individuali. Un caso è quello di Leonardo Boff (1938 - ), zelante francescano che contribuì a costruire la Teologia della Liberazione in chiave giudicata troppo marxista per cui dopo vari ammonimenti fu oggetto di un processo a Roma nel 1984. Alla fine del processo gli furono imposti due anni di silenzio e preghiera. Forse se l’avesse rispettato fino in fondo non sarebbe uscito dalla Chiesa? In verità non ebbe attività pubbliche ma scrisse libri in quel periodo e alla fine lasciò la Chiesa per affiliarsi alla Chiesa anglicana ("al fine di non camminare da solo" disse) e si mise in coppia con una compagna decidendo però insieme di non avere figli. A Leonardo Boff viene riconosciuto anche oggi un pensiero stimolante ma la sua testimonianza non è certamente quella di san Francesco. 

In generale e su queste 500 persone in particolare, cosa concludere?

Non si lascia la Chiesa perché è quella di Cristo e i santi che guardavano alla croce hanno preferito subire persecuzioni che ferire la sua unità.

Non si lascia la Chiesa per un discorso di un Papa che morirà presto o tardi.

In quello che ha detto Papa Francesco in Belgio, non c'è nulla che la Chiesa e lui stesso non dicesse da sempre.  

Lì si vede l’importanza della parresia, del coraggio della parola e della franchezza. Cose non nuove, ma che sembrano non produrre effetto, dette al momento giusto arrivano con forza, obbligano a fermarsi, a riflettere e a prendere posizione. Ecco l’importanza della predicazione nello Spirito Santo. 


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