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lunedì 27 luglio 2020

QUAL E' QUESTA PERLA CHE VALE COSI' TANTO?



Gesù in questa domenica ci parla ancora del Regno di Dio tramite parabole. La terza ribadisce un dato molto serio: ci sarà un giudizio definitivo alla fine della vita! Adesso però la rete prende ogni sorta di pesce e quindi ci sono nella Chiesa buoni e cattivi insieme. D’altronde non ci siamo forse noi due, con la speranza di convertirci? 

Altre due parabole sembrano simili. Il Regno ha così tanto valore che conviene dedicargli tutte le energie della nostra vita per ottenerlo. Di fatti il Regno di Dio è un dono gratuito, ma per riceverlo devo impegnare tutto il mio cuore, tutta la mia mente, tutte le mie forze (amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con … ). Questo spaventa un po’. Ma ascolta cosa succede e non temere: la decisione radicale di Salomone di non chiedere nulla per sé a Dio, ma solo capacità di compiere la sua missione, fa che egli ottenga quello che richiede in misura incommensurabile, e anche “tutto il resto in sovrappiù”.
Qual è però questo Regno che vale così tanto? È tutto. Ogni aspetto positivo della vita fa parte del Regno di Dio. E ogni scriba divenuto discepolo del Regno estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche. È quello che papa Francesco chiama: “la meravigliosa complicatezza del bene” che porta ad adattarci ad ogni persona, ad ogni situazione in nome della carità, o ancora quello che si diceva di Paolo VI (ma non solo di lui) che la sua carità aveva delle finezze sorprendenti. Anche la saggezza di Salomone si sviluppa e si ramifica fino a toccare tutte le dimensioni della vita, raggiungendo appunto le finezze della carità.

Ma questo Regno, questa perla, questo tesoro nel campo, in sintesi cosa sono? Ho concelebrato questa mattina con un’Assemblea molto francese. C'erano poche Anna e nessun Gioacchino. Ma la maggioranza erano nonni o bisnonni. Era la loro festa. Stanno più vicino alla morte. Quale regalo Dio può fare loro di più grande che di dire: non morirai, ho vinto la morte per te, ti aspetto sempre, sono pronto a gettarmi alle spalle i tuoi peccati, e se ti fidi, se segui il cammino della vita che ti indico, entrerai fin da adesso nella risurrezione? È questa la perla preziosa: ricevere fin da adesso la Vita eterna e la certezza che mi sarà data in pienezza man mano che mi aprirò per riceverla. Lo so che mi aprirò totalmente a Dio solo quando cadrò nelle sue braccia con la morte perché allora non avrò altro appoggio che lui. Ma non voglio aspettare l’ultimo momento. Un po’ troppo pericoloso e francamente stupido. Adesso comincio!


Prima Lettura  1 Re 3, 5. 7-12
Hai domandato per te di comprendere.


Dal primo libro dei Re
In quei giorni a Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda».
Salomone disse: «Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per la quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?».
Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te».

Salmo Responsoriale 
Dal Salmo 118
Quanto amo la tua legge, Signore!
 
La mia parte è il Signore:
ho deciso di osservare le tue parole.
Bene per me è la legge della tua bocca,
più di mille pezzi d’oro e d’argento.

Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo.
Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la mia delizia.

Perciò amo i tuoi comandi,
più dell’oro, dell’oro più fino.
Per questo io considero retti tutti i tuoi precetti
e odio ogni falso sentiero.

Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.

Seconda Lettura
  Rm 8, 28-30
Ci ha predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.

Canto al Vangelo
  
Cf Mt 11,25
Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

 

   
Vangelo
  Mt 13, 44-52 (Forma breve 13, 44-56)
Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.


Dal vangelo secondo Matteo
[ In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
]
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». 

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