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sabato 11 luglio 2020

COSA CONTA PER PRIMO? / San Benedetto, 11 luglio




In questo momento così difficile per l’Italia e l’Europa, ci rivolgiamo a san Benedetto che tanto ha contribuito alla umanizzazione e alla unificazione dei popoli europei.
Cosa ha fatto per questo? Figlio di una famiglia importante e avviato agli studi, con possibilità di carriera, è scappato dalla politica e dalla società romana! Ma questa sua “fuga dal mondo” di fronte alla corruzione diffusa del suo tempo (è vissuto dal 480 al 547 dopo Cristo) non è stato un ripiegamento su se stesso ma un cercare la vera Sapienza, una vita alternativa veramente fondata sul Vangelo, sull’Amore di Cristo.
Notiamo alcuni particolari:
-          FRATELLO LAICO: Benedetto non vanta cariche ecclesiastiche. Non è vescovo né sacerdote. Il suo vanto è solo di aver compreso e sperimentato, poi trasmesso ad altri, che vivere con Cristo, vivere il Vangelo è la scelta la più efficace e sicura in assoluto.  
-          L’ESPERIENZA PRIMA DI TUTTO: san Benedetto sceglie di seguire totalmente Cristo molto giovane: a 17 anni. Ma poi, per decenni, vive e opera, guida comunità e impara dalle difficoltà e successi, dal dialogo con i monaci, e anche dalla lettura e dal confronto con altri che hanno tentato anche loro l’esperienza monastica. Solo dopo aver compiuti ottant’anni (!) comincia a scrivere la sua Regola. La sua Regola nasce da una vita vissuta. (Per inciso, vive fino ad 87 anni, prova che una vita di povertà, di preghiera, di lavoro, e di forte disciplina di vita giova alla salute).
-          LE IDEE PRIMA DEI SOLDI E DELLE COSE: Ma questa Regola è il tesoro potente che ci ha lasciato. Infatti viene man mano adottata da tante comunità e diventa un fattore umanizzante e civilizzante che contribuisce lungo i secoli a costruire comunità, famiglie, città e popoli… e li unisce nella pace. Per questa visione della vita e per i suoi valori spirituali, san Benedetto è un vero Padre dell’Europa, non per realizzazioni tecniche o investimenti in denaro. Come ci sono visioni e valori positivi, ci sono ideologie negative e distruttive. Papa Giovanni Paolo II parlava spesso di “cultura della morte”. È fondamentale per tutti noi di essere concreti e umili di fronte alla realtà (la realtà è più grande dell’idea) ma anche di non rinunciare a pensare e di prendere coscienza delle idee, della mentalità, che ci guidano.

Prima Lettura  Pr 2,1-9
Inclina il tuo cuore alla prudenza.
Dal libro dei Proverbi
Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole
e custodirai in te i miei precetti,
tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
se appunto invocherai l’intelligenza
e rivolgerai la tua voce alla prudenza,
se la ricercherai come l’argento
e per averla scaverai come per i tesori,
allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la conoscenza di Dio,
perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
vegliando sui sentieri della giustizia
e proteggendo le vie dei suoi fedeli.
Allora comprenderai l’equità e la giustizia,
la rettitudine e tutte le vie del bene. 

Salmo Responsoriale   
Dal Salmo 33
Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.  

Canto al Vangelo  
   Mt 5,3
Alleluia, alleluia.

Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

  
Vangelo  Mt 19,27-29
Voi che mi avete seguito, riceverete cento volte tanto.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna». 

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