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giovedì 12 aprile 2018

OBBEDIRE A DIO PIUTTOSTO CHE AGLI UOMINI / giovedì II sett. di Pasqua


Santa Teresina - Vetrate della chiesa di Yvetot.

“Volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo!” Da parte dei Sadducei che non credono nella vita eterna, questo rimprovero fatto agli apostoli ha un sapore molto terreno: “volete farci lapidare (occhio per occhio, dente per dente, vita per vita!), o perlomeno far mettere in discussione la nostra autorità e il nostro potere!” 
Ma abbiamo visto ieri che gli apostoli non aizzano la folla contro il potere costituito, anzi non rispondono al male con il male. Se il progetto degli apostoli fosse umano avrebbero potuto rassicurare il Sinedrio e far calare la tensione: "Noi siamo non violenti! Vi lasciamo in pace, anche voi potete lasciarci in pace". Ma trascurano completamente questo aspetto perché la loro missione è un’altra: offrire a tutti la salvezza, membri del Sinedrio compresi, e quindi invitare tutti alla conversione. Questo è una spada che penetra più profondo che una semplice minaccia di ribellione. Gli apostoli non vogliono suscitare una ribellione, non vogliono fare carriera, non vogliono prendere il posto dei Sacerdoti e comandare al posto loro. Non proporrebbero oggi il sacerdozio alle donne contro il potere maschile nella Chiesa. Obbedire a Dio piuttosto che agli uomini non significa rifiutare di obbedire. Sarebbe rimanere nella stessa logica di prima, chiuso per giunta nel proprio capriccio. Gli apostoli propongono un altro modello di società: una comunione, una fratellanza, fondata sull'adozione a Figli da parte di Dio.
Ma, si sa, se sei un popolano, un laico, invitare il tuo parroco, meglio il tuo vescovo alla conversione è ancora più delicato… Sappiamo di Amos che non era profeta né figlio di profeta (Amos 7,14): quante difficoltà per farsi ascoltare! Ma anche se sei allo stesso livello, se sei "uno di loro" come Geremia, “attaccheresti” gente che si suppone che già sa, già è convertita, ha un potere da difendere, e quindi è difficile. Geremia è forse l’esempio più documentato nella Bibbia di questa difficoltà.
Gesù era anche lui un popolano, per giunta un galileo e non apparteneva a una casta sacerdotale … I suoi discepoli sono come lui. E come Gesù, i suoi discepoli osano invitare i capi alla conversione più radicale, partendo dal riconoscimento dei propri errori, della propria cecità … I Sadducei lo capiscono molto bene e si infuriano contro di loro e vogliono farli uccidere.
Questo invito è per noi tutti, ed è radicale, vita eterna o morte eterna: “Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui”.

Prima Lettura   At 5, 27-33
Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, 
[il comandante e gli inservienti] condussero gli apostoli e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote li interrogò dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo».
Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono».
All’udire queste cose essi si infuriarono e volevano metterli a morte.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 33
Ascolta, Signore, il grido del povero.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.

Canto al Vangelo   Gv 20,29
Alleluia, alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che, pur non avendo visto, crederanno
Alleluia.

Vangelo 
  Gv 3, 31-36
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.

Dal vangelo secondo Giovanni
Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.

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