Turkmenistan - "Bocca dell'inferno". |
Grazie a Dio, non ci sogniamo di uccidere qualche nostro
oppositore, come faranno i membri del Sinedrio. È vero però che le parole possono
essere peggio delle pietre come costata la sapienza popolare. E cadiamo in questo.
Papa Francesco in Gaudete et exsultate (GE) vede che su internet anche cattolici
usano espressioni molto dure, l’insulto, perfino la menzogna contro gli
avversari o propagano informazioni e opinioni dubbie o false. Molto spesso, tra
noi, si tratta della "spiritualità" del “copia e incolla” che fa diffondere
notizie ricevute senza verificarle. “Me l’hanno mandato” è la risposta abituale
che ricevo. Che te l’abbiano mandato o che sia tu a scriverlo, tu sei responsabile
di ciò che metti su internet. Se non sei sicurissimo della qualità e
opportunità di ciò che hai ricevuto, di ciò che dici, che tutto si fermi a te! Se no sei tu che aggiungi confusione nella Chiesa. Il Magistero parla chiaro, devi applicare le tue energie a comprenderlo, non ad aumentare la confusione e le paure tra i fedeli.
Di fronte a questo male che prende dimensioni nuove nel
nostro tempo, Papa Francesco scrive in GE al paragrafo 115: “… Lì si manifesta senza
alcun controllo che la lingua è “il mondo del male” e “incendia tutta la nostra
vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna” (lettera di Giacomo 3,6).” Dobbiamo
stare tutti attenti perché, anche se in modo minore, pecchiamo molto in questo senso.
La radice di tutto questo è la resistenza allo Spirito
Santo (Atti 7,51) che non fa camminare, che non fa andare oltre se stessi e i
beni materiali o spirituali che possiamo ottenere da Dio e mettte sulla via del
male. Mosè ha dato agli ebrei la manna (da parte di Dio) e la Scrittura lo
chiama “pane dal cielo”. Ma questo pane si deve compiere in qualcosa di più grande.
Gesù è il vero pane. Forse i suoi ascoltatori sono rimasti delusi sentendo che il
pane dal cielo vero è lui, Gesù. Eppure questo si realizza nella vita, e
risplende nella vita dei santi: Gesù è il pane che nutre tutta la mia vita, la
disseta davvero. Un esempio straordinario è quello del Cardinale François van Thuan.
Appena nominato vescovo coadiutore di Saigon nel
1975, Mons. Van Thuan venne imprigionato senza processo dalle autorità
comuniste. Sarà liberato dopo 13 anni, di cui 9 in isolamento! Cercando di
testimoniare a tutti la fede in Gesù, arrivò a un momento di totale impotenza: non
aveva più nulla, non vedeva spiragli di miglioramento nella sua sorte. Sopratutto
non aveva nulla da dare per esprimere la carità di Cristo ai suoi carcerieri,
che non dovevano parlare con lui per non essere poi accusati di connivenza con
il nemico ideologico. In una preghiera di grande povertà si sentì dire da Gesù:
“Dà loro l’amore con il quale ti sto amando”. Partendo da questa Parola (e
dalla cella di isolamento) fece diventare suoi amici tutti gli abitanti della
prigione, le guardie, il Direttore. Quando fu liberato e venne a Roma, molti giornalisti
cercarono di ottenere da lui una condanna del regime marxista vietcong. Questo lo
fece molto soffrire. Ripeteva: siamo tutti amici, siamo tutti fratelli. E' stato creato cardinale nel 2001 ed è morto nel 2002. Oggi è "Venerabile".
Prima
Lettura At 7, 51- 8,1a
Signore Gesù, accogli il mio spirito.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Stefano [diceva al popolo, agli anziani e agli scribi:] «Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata».
All’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano.
Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio».
Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Sàulo.
E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì.
Sàulo approvava la sua uccisione.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 30
Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
Sii per me, Signore, una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Io confido nel Signore.
Esulterò e gioirò per la tua grazia.
Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Benedetto il Signore,
che per me ha fatto meraviglie di grazia.
Canto al Vangelo Gv 6,35
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane della vita, dice il Signore:
chi viene a me non avrà fame.
Alleluia.
Vangelo Gv 6, 30-35
Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
Signore Gesù, accogli il mio spirito.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Stefano [diceva al popolo, agli anziani e agli scribi:] «Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata».
All’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano.
Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio».
Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Sàulo.
E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì.
Sàulo approvava la sua uccisione.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 30
Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
Sii per me, Signore, una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Io confido nel Signore.
Esulterò e gioirò per la tua grazia.
Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Benedetto il Signore,
che per me ha fatto meraviglie di grazia.
Canto al Vangelo Gv 6,35
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane della vita, dice il Signore:
chi viene a me non avrà fame.
Alleluia.
Vangelo Gv 6, 30-35
Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
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