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giovedì 19 aprile 2018

L'EPISODIO DELL'EUNUCO: UN LAICO SENZA CHIESA? / giovedì III sett. Pasqua

Filippo e l'Eunuco. Icona moderna.

Il diacono Filippo viene portato dallo Spirito Santo presso il carro di un eunuco, funzionario etiope di alto rango che torna dal pellegrinaggio a Gerusalemme. Sta leggendo il quarto canto del Servo del Signore dal profeta Isaia (Isaia 53,7-8). Non riesce a comprenderne il senso anche se lo tocca profondamente perché in molti punti assomiglia tanto alla sua propria vita e accetta volentieri l’aiuto di Filippo che gli svela il Mistero di Cristo. Egli crede nel Signore Risorto e viene battezzato subito. Immediatamente Filippo scompare ai suoi occhi ed egli, pieno di gioia, continua la sua strada da solo, unico cristiano del suo popolo. Sicuramente, tornato a casa, non troverà una parrocchia, dei sacerdoti per celebragli la Messa, ecc. Egli invece sarà senz’altro il primo missionario (laico) del suo popolo.

Questo eunuco battezzato seduta stante è spesso usato come argomento per dire che si possono battezzare i bambini senza preoccuparsi della loro formazione futura, dare i sacramenti senza discernimento né “complicazioni”. Papa Francesco che raccomanda di battezzare i bambini di tutti genitori che lo vogliono, rafforza in alcuni questo atteggiamento facilone. L’atteggiamento di papa Francesco – in continuità con i suoi predecessori – non è facilone ma missionario e realista insieme. Da una parte papa Francesco insiste fortemente sul dovere dei genitori di educare i propri figli nella fede. D’altra parte egli sa che, in un popolo che è di tradizione cristiana da secoli e secoli, escludere dal battesimo i figli dei lontani risulterebbe per i più poveri soltanto sentirsi cacciati ingiustamente fuori dalla Chiesa. Potrebbe scandalizzarli nella fede, che hanno anche se incompleta, e forse gettarli nelle braccia di qualche setta, senza nessun vantaggio per nessuno.
Ma se guardiamo più da vicino, scopriamo che questo eunuco è un credente nel Dio d'Israele, che approfondisce la Scrittura, che sopratutto riceve il kerigma e lo accoglie nella fede, sentendo che esso gli svela il senso profondo della (sua) vita. Questi sono i motivi per cui era pronto a ricevere il battesimo.
È vero che tornato a casa sua non avrà il sostegno di una gerarchia, di una comunità organizzata…  Di fatto anche in Corea successe qualcosa di simile nel 1700: alcuni giovani, cominciando a leggere dei libri cristiani aprirono il cuore al Vangelo. Mandarono uno di loro a Pechino dove c'erano i gesuiti per essere battezzato. Questi, tornato nel suo paese, battezzò lui – laico – i suoi compagni. Così iniziò la Chiesa in Corea. Solo in seguito vennero missionari, preti e vescovi. Essere Chiesa non è rifiuto dei ministeri ma essere cosciente che tutti insieme, noi battezzati, formiamo la Chiesa.
Questo episodio dell’eunuco ci dice dunque soprattutto la forza del kerigma, fondamento della nostra Santissima Fede! E purtroppo molto spesso, le persone non l’hanno ricevuto e credono che una certa devozione sia fede. Non vedono i segni di Dio lì dove la Scrittura ci dice che possiamo trovarli ma li cercano nelle nuvole.

Prima Lettura    At 8, 26-40
Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etíope, eunùco, funzionario di Candàce, regina di Etiòpia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaìa.
Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaìa, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.
Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:“Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita”.
Rivolgendosi a Filippo, l’eunùco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù.
Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l’eunùco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunùco, ed egli lo battezzò.
Quando risalirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunùco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada. Filippo invece si trovò ad Azoto ed evangelizzava tutte le città che attraversava, finché giunse a Cesarèa.

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 65
Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Popoli, benedite il nostro Dio,
fate risuonare la voce della sua lode;
è lui che ci mantiene fra i viventi
e non ha lasciato vacillare i nostri piedi.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
A lui gridai con la mia bocca,
lo esaltai con la mia lingua.

Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.

Canto al Vangelo
   Gv 6,51 
Alleluia, alleluia.

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore.
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

Vangelo   Gv 6, 44-51
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo»

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