Geremia costata l’ingratitudine proprio di coloro che ha beneficiato in passato. Gesù con i suoi discepoli sperimenta che non lo ascoltano, neppure se parla della sua prossima crocifissione, ma seguono i loro pensieri di gloria mondana: benché proiettata sull’orizzonte spirituale, sempre di ricerca di gloria mondana si tratta. Cercare di ottenere riconoscimenti nella Chiesa si chiama carrierismo. Gesù annuncia per la sua Chiesa una impostazione radicalmente diversa: voler essere grande non è un peccato. È normale che uno prenda coscienza dei propri doni e soprattutto voglia crescere. Ma chi vuole essere grande dovrà farsi servo, chi vuole essere il primo sarà lo schiavo di tutti. Lo schiavo volontario, per amore, non pretende, non si offende se si sente trascurato, anzi, si rallegra. Sa di essere sulla buona strada, di essere vicino al “Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”. Il grande san Luigi di Montfort ci offre una via sicura e più facile per essere cristiani: farsi schiavi per amore della Serva del Signore, della Vergine Maria. Speriamo che questa parola di Gesù e il suo esempio fino alla fine, arrivi al nostro cuore. L’Eucaristia vissuta senza lo spirito dello schiavo che lava i piedi a tutti perde il suo senso, ci ricorda san Giovanni (Giovanni 13,12-18). Abbiamo tutti molto cammino da fare.
Gesù, facendo il paragone con la politica del tempo, ci dona un giudizio anche sulla nostra politica di oggi. “Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono”. Varrà la pena, in qualche post ulteriore, fermarci sull’argomento della politica, come la deve vedere e praticare un cristiano. Come Dio vede oggi i vari regimi politici, l’autorità come servizio? Dio ha preferenze per un modello politico?
Prima Lettura Ger 18, 18-20 Venite, e colpiamo il giusto.
Dal libro del profeta Geremìa
[I nemici del profeta] dissero: «Venite e tramiamo insidie contro Geremìa, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti né il consiglio ai saggi né la parola ai profeti. Venite, ostacoliamolo quando parla, non badiamo a tutte le sue parole».
Prestami ascolto, Signore, e odi la voce di chi è in lite con me. Si rende forse male per bene? Hanno scavato per me una fossa. Ricòrdati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore, per stornare da loro la tua ira.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 30 Salvami, Signore, per la tua misericordia.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa. Alle tue mani affido il mio spirito; tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Ascolto la calunnia di molti: «Terrore all’intorno!», quando insieme contro di me congiurano, tramano per togliermi la vita.
Ma io confido in te, Signore; dico: «Tu sei il mio Dio, i miei giorni sono nelle tue mani». Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori.
Canto al Vangelo Gv 8,12 Lode e onore a te, Signore Gesù! Io sono la luce del mondo, dice il Signore; chi segue me, avrà la luce della vita. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo Mt 20, 17-28 Lo condanneranno a morte.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
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