( continua da: La Gioia del Vangelo: SOPPRIMERE I PADRINI? 2/3 Come sapere se uno è idoneo per fare il padrino e perché?)
Un altro aspetto molto ignorato eppure logico è che il padrino di Battesimo sia anche il padrino della Cresima. Lo dice il Diritto canonico. Infatti se, al Battesimo, mi impegno ad aiutare i genitori ad educare il loro bambino nella fede, se lo seguo nella sua crescita di fede, devo essere presente in quanto padrino alla sua Cresima. La Chiesa invece non richiede la presenza dei padrini alla Prima Comunione e non si comprende il perché, ma anche in quella occasione è evidente che questa presenza sia naturale e altamente auspicabile. Queste stranezze nei riti assieme ad una certa loro fluttuazione possono contribuire a disorientare i fedeli.
Per concludere, ecco gli articoli del Codice di Diritto Canonico che riguardano i padrini:
Can. 872 - Al battezzando, per quanto è possibile, venga dato un padrino, il cui compito è assistere il battezzando adulto nell'iniziazione cristiana, e presentare al battesimo con i genitori il battezzando bambino e parimenti cooperare affinché il battezzato conduca una vita cristiana conforme al battesimo e adempia fedelmente gli obblighi ad esso inerenti.
Can. 873 - Si ammettano un solo padrino o una madrina soltanto, oppure un padrino e una madrina.
Can. 874 - §1. Perché uno possa essere ammesso all'incarico di padrino, è necessario che:
1) sia designato dallo stesso battezzando o dai suoi genitori o da chi ne fa le veci oppure, mancando questi, dal parroco o dal ministro e abbia l'attitudine e l'intenzione di esercitare questo incarico;
2) abbia compiuto i sedici anni, a meno che dal Vescovo diocesano non sia stata stabilita un'altra età, oppure al parroco o al ministro non sembri opportuno, per giusta causa, ammettere l'eccezione;
3) sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione e il santissimo sacramento dell'Eucaristia, e conduca una vita conforme alla fede e all'incarico che assume;
4) non sia irretito da alcuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata;
5) non sia il padre o la madre del battezzando.
§2. Non venga ammesso un battezzato che appartenga ad una comunità ecclesiale non cattolica, se non insieme ad un padrino cattolico e soltanto come testimone del battesimo.
Can. 892 - Il confermando sia assistito per quanto è possibile dal padrino, il cui compito è provvedere che il confermato si comporti come vero testimone di Cristo e adempia fedelmente gli obblighi inerenti allo stesso sacramento.
Can. 893 - §1. Affinché uno possa adempiere l'incarico di padrino, è necessario che soddisfi le condizioni di cui nel can. 874.
§2. È conveniente che come padrino venga assunto colui che ebbe il medesimo incarico nel battesimo.
Come vediamo la presenza del Padrino non è indispensabile per ricevere i sacramenti pur essendo una ricchezza, anche nel caso in cui i genitori siano entrambi credenti e praticanti. Un buon padrino / madrina è una ricchezza. Purtroppo la prassi dice che i padrini non compiono la loro missione.
Ma se lo scopo è l’educazione cristiana dei bambini, il sopprimerli farà sì che i bambini battezzati siano meglio educati nella fede? Non riesco a vedere come questo sia possibile. Il mio parere è che bisogna evangelizzare sia i genitori che i padrini, evangelizzare gli adulti che, a loro volta, testimonieranno la fede ai bambini.
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