Stanno aumentando pian piano le diocesi italiane che, ad experimentum (cioè per un periodo di alcuni anni dopo il quale si farà un bilancio per sapere come proseguire nel futuro), sopprimono i padrini e le madrine per i sacramenti del battesimo e della cresima, perché l’esperienza dimostra ampiamente che padrini e madrine non compiono la missione cristiana che gli corrisponde, e, più delle volte, neppure la comprendono.
Infatti il problema c'è. Tra chi pensa di dover soltanto presenziare ad una cerimonia, fare un regalo, dopo di che tutto è più o meno finito, e chi - i più numerosi - sentono di dover essere come un parente speciale per quel bimbo, quella bimba, fargli da “secondo padre” o da “seconda madre” sul piano umano. Sentono di essere stati scelti dai genitori come un segno particolare di stima e/o di affetto. Per quanto riguarda i padrini della cresima il ruolo è ancora meno compreso. Infatti molto spesso il padrino della cresima non è quello del battesimo, talvolta per causa di liti. Vediamo fidanzati che fanno da padrino al proprio fidanzato/a. Alcuni, appena cresimati, durante la stessa celebrazione ritornano indietro per fare immediatamente da padrino a qualcuno che sta ancora nella fila. Ci sono genitori che insistono per fare da padrini ai propri figli alla loro cresima perché "mio figlio lavora fuori e non conosce nessuno lì. Padre, chi più di una mamma può aiutare il proprio figlio? Perché non posso fargli da madrina?” - “Signora, il padrino è un aiuto ai genitori, quindi non toglie nulla al suo ruolo ma il padrino deve essere un’altra figura, uno in più”... Per non parlare di coloro che scelgono un padrino non ancora cresimato, oppure convivente o divorziato risposato e non comprendono che la Chiesa non possa accettarlo.
La domanda che si pongono i vescovi è: se la situazione è questa non conviene sopprimere i padrini e le madrine?
Faccio una confidenza: ricordo con gratitudine mio padrino e mia madrina di battesimo, ma per la cresima ho avuto un altro padrino che non conosco nemmeno. Com'è andata? Avevo dieci anni e stavo in una piccola scuola privata retta da una consacrata laica sotto la responsabilità del parroco di quel villaggio. Di tutt’e due conservo un bellissimo ricordo. Il parroco ci ha preparato alla cresima e ci ha chiesto di dire ai nostri genitori di avvertire il nostro padrino affinché sia presente alla celebrazione. E io mi sono dimenticato di farlo, per cui siamo arrivati in chiesa quel giorno, e mi sono ricordato di colpo del padrino e l’ho dovuto dire al parroco. Non ricordo cosa mi abbia risposto. Mortificatissimo mi sono messo in fila da solo a differenza degli altri bambini. Dal racconto dei miei genitori un uomo della parrocchia, scelto dal parroco, è venuto dietro di me e mi ha messo la mano sulla spalla!
Quindi si può essere cresimati o battezzati senza padrino. Ma hanno ragione i vescovi a sopprimerli? Fanno un tentativo. Io personalmente credo che sia meglio non sopprimerli e valga la pena approfittare di questa occasione per evangelizzare, per catechizzare.
Cerchiamo di vedere meglio nel prossimo post.
Io sono d'accordo a. non sopprimerli
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