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mercoledì 1 marzo 2023

GIONA: QUANDO UN RACCONTO INVENTATO È PIÙ REALE DI PERSONE IN CARNE E OSSA / Mercoledì 1° sett. Quaresima 2023


La storia di Giona che fugge dal Signore, viene gettato in mare, ingoiato dalla balena e rigettato illeso sulla riva tre giorni dopo, dopodiché egli obbedisce e va ad annunciare al popolo di Ninive la conversione, è evidentemente un racconto inventato. Eppure Gesù lo usa letteralmente come paragone per la sua generazione. 

Infatti pur essendo un racconto, è Parola di Dio. Più della storicità dei fatti conta la potenza di una Parola che ci può cambiare. Il Popolo di Dio è reale e la Bibbia riporta molti avvenimenti storici. Ma la Bibbia raccoglie anche racconti. Infatti come per ogni popolo, il cammino degli Ebrei è abitato da racconti che edificano, plasmano una cultura, fanno parte quindi della sua Storia. L’importanza della parola è accertata ovunque. Nei campi di concentramento nazi, nelle baracche dove c'erano bravi contastorie si sopravviveva più a lungo. Giona, come gli altri racconti nella Bibbia, ha in più la caratteristica di essere ispirato, di non essere solo parola di uomini ma Parola di Dio e quindi creatrice. E ciò che crea diventa Storia direttamente. 

Allora davvero “gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione”, anche contro la nostra.

La cultura di ogni popolo è abitata anche da miti, da attese di salvezza, da promesse false di imbonitori e politici vari. La generazione di Gesù non fa eccezione, e cerca segni di salvezza. È quella stessa generazione che è andata dietro a Teuda il millantatore e, al tempo del censimento, dietro a Giuda il Galileo (Atti 5,34 ss). Tutto finì nel nulla. Anche oggi nella nostra generazione gruppi grandi o piccoli seguono personaggi che pretendono “di essere qualcuno”

Constatiamo allora che questi personaggi reali che vediamo camminare in carne e ossa ma passano e lasciano solo fufa sono meno reali di un racconto inventato da Dio, perché la sua Parola rimane in eterno. Non lasciamoci ingannare. “Questa generazione cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona”, cioè la predicazione che ci invita alla conversione.


Prima Lettura      Gio 3, 1-10  I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia.

Dal libro del profeta Giona

In quel tempo, fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.

Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».

I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.

Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».

Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 50   Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro.

Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito.

Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocàusti, tu non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. 


Canto al Vangelo   Gl 2,12-13

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Ritornate a me con tutto il vostro cuore, dice il Signore, perché sono buono e misericordioso. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!


Vangelo   Lc 11, 29-32 A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:

«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.

Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.

Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».


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