IL PUNTO D'APPOGGIO E' LA NOSTRA FEDE IN DIO /Messaggio del vescovo Shevchuk (italiano, français)

 L'educazione nelle famiglie sia il momento in cui noi stessi, sapendo dove cercare un punto di appoggio, aiuteremo i nostri figli a trovarlo. Per noi cristiani tale punto di appoggio è la nostra fede in Dio, perché è proprio dalla forza del Vangelo di Cristo che scaturiscono tutte le altre certezze, tutti gli altri valori che ci aiutano a resistere in queste circostanze.

(Chiesa greco-cattolica ucraina, Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore, Roma)
3 dicembre 2022
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Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi è sabato 3 dicembre 2022 e in Ucraina è già il 283° giorno dell'aggressione militare su larga scala che la Russia conduce contro la nostra Patria.
Di nuovo quell'idolo, quel Moloch della guerra chiede i nuovi sanguinosi sacrifici e coloro, che hanno portato la morte nella nostra terra, adorano quell'idolo e uccidono sempre più persone innocenti.

Ieri e la notte passata ci sono stati pesanti combattimenti lungo l’intera linea del fronte. Come nei giorni precedenti, la nostra regione di Donetsk è il luogo del più grande scontro militare, delle operazioni militari più attive. Le città di Bakhmut e Avdiivka si stanno trasformando in leggendarie città simboli di indomabilità del nostro esercito, del nostro popolo, della nostra Patria. Ma lungo tutta la linea del fronte e fin dove può arrivare con le sue armi, il nemico sta cercando di uccidere la popolazione civile e danneggiare le infrastrutture critiche delle nostre città. In un solo giorno il nemico ha effettuato 75 attacchi nelle aree di confine nella regione di Sumy. Di nuovo decine di edifici sono stati distrutti. Molte persone hanno perso la possibilità di trascorrere l'inverno nel loro villaggio o nella propria città natale. Di nuovo il nemico sta bombardando la nostra regione di Kharkiv: solo ieri sono stati colpiti quattro distretti della regione, in particolare Kupyansk e Izyum recentemente liberati. Quelle città oggi hanno bisogno di aiuti umanitari più urgenti, perché i cittadini sono sull'orlo della sopravvivenza e della morte a causa del freddo e della fame. Di notte ha di nuovo tremato la nostra città di Zaporizhzhia: il nemico vi ha lanciato un attacco missilistico con i missili S 300, di nuovo distruggendo metodicamente tutto ciò che assicura la sopravvivenza in quel nostro luogo eroico e glorioso. Anche Kherson e la sua regione sulla riva destra, recentemente liberate dall'occupante russo, continuano a soffrire. Vi è in corso una situazione umanitaria critica, e stiamo cercando con tutte le nostre forze di indirizzare gli aiuti in quelle zone per riscaldare e nutrire i bisognosi, e anche per aiutare a evacuare coloro che ne hanno un disperato bisogno.
Ma, nonostante la brutalità, nonostante la cattiveria dell'occupante, il cinismo di distruggere la possibilità di vivere anche nei territori attualmente occupati, oggi possiamo dire con orgoglio che l'Ucraina resiste! L'Ucraina combatte! L'Ucraina prega!
Noi ringraziamo il Signore Dio e le Forze armate dell'Ucraina per il fatto che questo sabato mattina siamo vivi e possiamo servire Dio e la nostra Patria; che possiamo predicare all'Ucraina e al mondo la gioia del Vangelo di Cristo, quella forza divina da cui sgorga il nostro ottimismo, la nostra fede, la nostra speranza e la forza del nostro amore.
Oggi, inoltre, desidero continuare le nostre riflessioni su come assicurare una corretta formazione e come fornire ai nostri alunni in condizioni di guerra un processo educativo e formativo poliedrico e completo. Abbiamo detto che educare significa trasmettere valori. L'istruzione, istruzione scolastica non significa, dunque, la sola trasmissione della conoscenza, ma permette di trasmettere l'esperienza di come essere una persona, l’esperienza, la conoscenza e le abilità vitali, la pienezza della conoscenza umana, la saggezza, in particolare il nostro comportamento umano, la nostra umanità in condizioni disumane, in condizioni di guerra. Nei momenti così critici della nostra vita, della nostra storia, noi avvertiamo che i veri valori che vogliamo trasmettere alle nostre generazioni nel processo educativo, i veri valori sono vitali per superare la disperazione e la confusione, per resistere in quelle circostanze critiche. A volte abbiamo la sensazione che i bambini, soprattutto gli adolescenti, mettano alla prova i limiti ma, in realtà, cercano solo un punto di appoggio solido per costruire la loro vita. I solidi valori della vita, in particolare i valori spirituali, sono l'elemento principale di ogni educazione e di ogni istruzione. Infatti, i bambini, gli studenti cercano la cosa che è più preziosa per il loro insegnante, il loro educatore, ciò che lo aiuta ad avere successo in quella vita, lo aiuta a vincere la guerra.
Ricordiamo il vecchio Archimede, che diceva: "Datemi un punto d'appoggio e solleverò il mondo". A volte sentiamo che la guerra è il momento in cui il mondo si solleva e si capovolge. La vita pacifica, normale per noi, sta crollando. Ed è per questo che stiamo cercando quel punto di appoggio, ed è importante che il nostro processo formativo ed educativo nelle scuole, così come l'educazione nelle famiglie sia un momento in cui noi stessi, sapendo dove cercare un punto di appoggio, aiuteremo i nostri figli a trovarlo. Per noi cristiani tale punto di appoggio è la nostra fede in Dio, perché è proprio dalla forza del Vangelo di Cristo che scaturiscono tutte le altre certezze, tutti gli altri valori che ci aiutano a resistere in quelle circostanze.
Ancora il giusto metropolita Andrey Sheptytsky osservava che quando inizia una guerra, la cosa più importante, a volte la più difficile, è trovare una persona vera. Lui diceva che durante la guerra, l'umanità, la buona parola, la capacità di fare affidamento su qualcuno che si trova nelle vicinanze sono molto più preziose e più rare del pane e dell’olio. Ecco perché è così importante per tutti noi non solo vivere secondo i valori che professiamo, ma anche aiutare gli altri a trovare nella vita il proprio punto di appoggio.
Per questo è molto importante continuare a imparare per tutti noi. Penso che un buon insegnante, un bravo scienziato e un educatore capiscano che un buon processo di apprendimento non può che essere continuo. I nostri insegnanti sono costantemente alla ricerca di una crescita nella loro formazione professionale. C'è un continuo processo di formazione e di sviluppo professionale. In chiave cristiana, la chiamiamo formazione permanente di coloro che sono chiamati a studiare, insegnare, educare e predicare. Pertanto, oggi voglio invitare tutti i nostri insegnanti e pedagoghi ad essere aperti a partecipare a vari corsi di formazione, a vari nuovi tipi di training e di sostegno reciproco. Dobbiamo, infatti, cercare i migliori esempi di esperienza pedagogica, e anche condividerli. È proprio quel momento in cui cerchiamo di essere migliori in quello che facciamo, di imparare costantemente che diventa anche un momento di sostegno reciproco, momento in cui non solo si è cristallizzata la nostra abilità, ma anche il nostro talento, il dono speciale di essere un pedagogo e un insegnante. La guerra invece è il momento in cui abbiamo più bisogno di testimonianza vera di un insegnante cristiano.
Oggi chiediamo a Dio di benedire i nostri insegnanti, educatori e genitori! Dio, concedi al nostro popolo, ai nostri figli insegnanti ed educatori talentuosi, altamente dotati, esperti e umani, perché loro sono una parte della Tua benedizione per il nostro popolo, la Tua benedizione, attraverso la quale si costruisce il futuro della nostra Ucraina.
Oggi vi chiedo di nuovo di continuare a pregare per i nostri Padri imprigionati Ivan Levytskyi e Bohdan Heleta, perché ogni giorno loro sono in pericolo di morte nelle camere di torture russe. Vorrei ricordare che padre Bohdan Heleta soffre di diabete e ogni giorno di prigionia, purtroppo, potrebbe essere l'ultimo. Dio, salva i nostri sacerdoti, aiuta tutti noi a trovare i meccanismi appropriati per il loro rilascio il prima possibile. Dio, benedici la nostra patria Ucraina con la Tua giusta pace celeste!
La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per gli uomini, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

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Français
Gloire à Jésus-Christ !
Chers frères et sœurs en Christ !
Aujourd'hui, nous sommes le samedi 3 décembre 2022 et en Ukraine c'est déjà le 283ème jour de l'agression militaire à grande échelle de la Russie contre notre patrie.
Encore une fois, cette idole, le monstre de la guerre exige de nouveaux sacrifices sanglants et ceux qui ont apporté la mort sur notre terre vénèrent cette idole et tuent de plus en plus d'innocents.
De violents combats se sont déroulés tout le long de la ligne de front toute la journée d’hier et cette nuit. Comme les jours précédents, notre région de Donetsk est le lieu du plus grand affrontement militaire, des plus grandes opérations militaires actives. Une fois de plus, les villes de Bakhmut et d'Avdiivka se transforment en villes légendaires de « l'indomptabilité » de notre armée, de notre peuple, de notre patrie. Mais sur toute la ligne de front et aussi loin que l'ennemi peut atteindre avec ses armes, il essaie de tuer la population civile et endommager les infrastructures essentielles de nos villes. En seulement 1 jour, l'ennemi a effectué 75 frappes sur les zones frontalières de l'oblast de Soumy ; de nouveau des dizaines de bâtiments ont été détruits. De nombreuses personnes n'ont pas la possibilité de passer l'hiver dans leur village ou leur ville natale. Une fois de plus, l'ennemi bombarde notre région de Kharkiv. Hier encore, 4 districts de la région de Kharkiv ont été touchés, y compris Kupyansk, Izyum, récemment libérés - ces villes qui ont vraiment besoin de l'aide humanitaire la plus urgente aujourd'hui, où les gens sont vraiment à la limite de la survie et au bord de la mort par le froid et la faim.
Notre Zaporizhia a encore tremblé la nuit dernière. L'ennemi a lancé une attaque de missiles S 300, détruisant à nouveau méthodiquement tout ce qui assure la vie dans cet endroit héroïque, et glorieux. Kherson et la région de Kherson rive droite, qui ont été récemment libérés de l'occupant russe, souffrent davantage. La situation humanitaire y est également critique, et nous faisons de notre mieux pour y envoyer de l'aide, pour réchauffer et nourrir les personnes dans le besoin. Voire même pour aider à évacuer ceux qui en ont vraiment besoin.
Mais, malgré la cruauté, la brutalité de l'occupant, et son cynisme de vouloir détruire toute possibilité de vivre, même dans ces territoires qui sont aujourd'hui occupés, nous pouvons aujourd'hui fièrement dire que l'Ukraine est debout ! L'Ukraine se bat ! L'Ukraine prie !
Et nous remercions le Seigneur Dieu et les Forces Armées de l'Ukraine que ce samedi matin nous soyons en vie, nous puissions servir Dieu et notre Patrie. Nous pouvons prêcher à l'Ukraine et au monde la joie de l'Évangile du Christ, la puissance divine dont découlent notre optimisme, notre foi, notre espérance et la force de notre amour.
Aujourd'hui, je voudrais poursuivre nos réflexions sur la manière de former et d’offrir un processus éducatif complet et exhaustif à nos écoliers dans les conditions de la guerre. Nous avons mentionné qu'éduquer signifie transmettre des valeurs. Et l'éducation, l'éducation scolaire n'est pas seulement le transfert de connaissances, mais aussi le transfert de l'expérience d'être un être humain. Cette expérience vitale, ces connaissances et compétences, la plénitude du savoir humain, la sagesse, en particulier notre comportement humain, notre humanité dans des circonstances inhumaines, dans la guerre. Et c'est dans ces moments critiques de notre vie, de notre histoire, que nous sentons que les vraies valeurs que nous voulons transmettre aux générations futures dans le processus éducatif - ces vraies valeurs sont vitales pour surmonter le désespoir et la confusion, pour survivre dans ces circonstances. Parfois, nous avons le sentiment que les enfants, surtout les adolescents, mettent à l'épreuve les limites. Mais en fait, ils recherchent un point d'appui solide pour construire leur vie. Et les valeurs de vie solides, en particulier les valeurs spirituelles, sont l'élément principal de toute éducation et de toute formation. Car les enfants, les étudiants recherchent en fait ce qui est vraiment la chose la plus précieuse pour leur professeur, leur éducateur, cette chose qui l'aide à réussir dans cette vie, l'aide à être victorieux de la guerre.
Nous nous souvenons de ce bon vieil Archimède qui disait : « Donnez-moi un point d'appui et je soulèverai le monde ». Nous avons parfois l'impression que la guerre est ce moment où le monde bascule et où le type de vie paisible, qui nous était habituel, s’est brisé. Et c'est pourquoi nous recherchons tant ce point d'appui. Et il est d’autant plus important que notre processus éducatif dans les écoles, ainsi que l'éducation dans les familles, soit le moment où, nous chrétiens sachant où chercher un point d'appui, nous aidions nos enfants à le trouver.
Pour nous, chrétiens, un tel point d'appui est notre foi en Dieu. Car c'est précisément de la puissance de l'Évangile du Christ que découlent toutes les autres certitudes, toutes les autres valeurs qui nous aident à survivre dans ces circonstances.
Même le vertueux métropolite Andriy Sheptytsky a fait remarquer que lorsqu'une guerre éclate, la chose la plus importante et parfois la plus difficile, est de trouver une personne réelle. Il a dit que pendant la guerre, l'humanité, un mot gentil, la possibilité de compter sur une personne qui est proche, est beaucoup plus précieuse et rare qu’un morceau de pain et de beurre. C'est pourquoi il est si important pour nous tous non seulement de vivre selon les valeurs que nous professons, mais aussi d'aider les autres à trouver leur point d'appui dans la vie.
C'est pourquoi il est si important pour nous tous d'apprendre en permanence. Je pense qu'un bon enseignant, un bon scientifique et un bon éducateur comprend qu'un bon processus d'apprentissage est continu. Nos enseignants sont constamment à la recherche d'une progression dans leurs compétences professionnelles. Il existe un processus constant d'apprentissage et de développement professionnel. En termes chrétiens, nous l'appelons la formation permanente de ceux qui sont appelés à étudier, enseigner, éduquer, prêcher. Ainsi, aujourd'hui, je veux inviter tous nos enseignants et éducateurs à être ouverts pour participer à diverses formations, à divers nouveaux types de formation et de soutien mutuel. Parce que nous devons rechercher les meilleurs exemples d'expérience pédagogique et les partager. Un tel moment, où nous essayons d'être les meilleurs dans ce que nous faisons, où nous apprenons constamment, devient un moment de soutien mutuel. Le moment où se cristallisent non seulement nos compétences, mais aussi notre talent et notre don particulier d'être un enseignant. Et la guerre est le moment où nous avons le plus besoin de ce véritable témoignage d'un éducateur chrétien.
Aujourd'hui, nous demandons à Dieu de bénir nos enseignants, nos éducateurs, nos parents ! Ô Dieu, accorde à notre peuple, à nos enfants des enseignants et des éducateurs talentueux, doués, expérimentés et humains, car c'est une de Tes bénédictions pour notre peuple. Ta bénédiction, grâce à laquelle l'avenir de notre Ukraine se construit.
Aujourd'hui, je vous renouvelle ma demande de continuer à prier pour nos pères emprisonnés Ivan Levytskyy et Bohdan Heleta. Parce qu’avec chaque jour qui passe, ils sont en danger de mort sous le supplice de la torture russe. Le père Bohdan Heleta souffre de diabète et chaque jour d'emprisonnement peut être, malheureusement, le dernier.
Que la bénédiction du Seigneur soit sur vous avec Sa grâce et Son amour pour l'humanité pour toujours et à jamais. Amen
Gloire à Notre Seigneur Jésus-Christ !