Da una parte, nella prima lettura da Isaia, Dio che incoraggia
tutti, con un’attenzione particolare agli emarginati (lo straniero) e ai feriti
dalla vita (l’eunuco): chiunque aderisce al Signore e osserva la sua legge è
benvenuto nel popolo di Dio e godrà dei suoi benefici.
Dall’altra parte l’uomo che non sa perseverare con Dio
nella conversione
quotidiana. Sappiamo che la perseveranza fino alla fine, è necessaria
per la salvezza (Luca 21,19). Ma è difficile, e non c'è senza cadute. Bisogna solo
rialzarsi dopo ogni caduta. Gesù, però, prova una profonda tristezza. Egli si rivolge
a persone molto vicine alla religione, e sembra dire che mentre erano ben
informati su Giovanni il Battista, gli hanno mandato messaggeri, forse sono
perfino andati da lui (Matteo 3,7), non hanno mai avuto l’intenzione di
convertirsi. “Solo
per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce”. Si
sono rallegrati, sì, ma era una gioia mondana. Era bello vedere questo spettacolo,
ascoltare una predicazione infuocata ben diversa da tante predicazioni scontate
e noiose nel Tempio, era bello partecipare a quell’evento nuovo, “trendy”, chiacchierarne
in salotto o in sagrestia, ma senza permettere che il messaggio mettesse in
discussione la propria vita.
Gesù però offre anche a loro un’altra possibilità di
salvezza invitandoli a riflettere sulle opere che il Padre compie per mezzo di
lui. A chi va incoraggiato a sperare perché si sente escluso per la sua condizione
di vita, Gesù aggiunge anche chi deride l’esigenza della salvezza. “Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi”,
anche se non li salverà senza il loro atto di fede e la loro conversione.
Prima
Lettura Is 56, 1-3. 6-8
La mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Osservate il diritto e praticate la giustizia,
perché la mia salvezza sta per venire,
la mia giustizia sta per rivelarsi».
Beato l’uomo che così agisce
e il figlio dell’uomo che a questo si attiene,
che osserva il sabato senza profanarlo,
che preserva la sua mano da ogni male.
Non dica lo straniero che ha aderito al Signore:
«Certo, mi escluderà il Signore dal suo popolo!».
«Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocàusti e i loro sacrifici
saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli».
Oracolo del Signore Dio,
che raduna i dispersi d’Israele:
«Io ne radunerò ancora altri,
oltre quelli già radunati».
Salmo Responsoriale Dal salmo 66
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio
abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano
le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
La
terra ha dato il suo frutto.
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
Canto al Vangelo Gv
5,35
Alleluia, alleluia.
Vieni, Signore, a visitarci nella pace,
perché possiamo rallegrarci davanti a te.
Alleluia.
Vangelo Gv 5, 33-36
Giovanni era la lampada che arde e risplende.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla
verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché
siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un
momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il
Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo,
testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».
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