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giovedì 15 dicembre 2022

CHE SIGNIFICA RICONOSCERE CHE DIO E' GIUSTO" E A COSA SERVE? / giovedì III sett. Avvento.

 


Il popolo fedele come il resto della gente cade facilmente preda delle divisioni. Tutto l’inizio della prima lettera di Paolo ai Corinti è segnata da questo pericolo presente nella comunità: “Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «E io di Cefa», «E io di Cristo!»”. (1 Cor 1,12). Con Gesù può succedere lo stesso, in particolare riguardo a Giovanni il Battista e i suoi discepoli. Gesù si affretta quindi a dire la verità sul Battista, e cioè tutto il bene possibile. Eppure egli sottolinea che “il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui”. Non perché umanamente qualcuno sia più grande di Giovanni Battista, né come zelo per Dio né come carisma. Ma il cristiano porta il messaggio del Vangelo, della pienezza. È il suo tesoro e non deve svenderlo, sfigurarlo, ridurlo a ciò che gli piace o riesce a fare. Ogni cristiano deve invece cercare di purificare sempre di più la sua fede perché sia davvero come Gesù l’ha trasmessa. In un recente discorso riguardo alle antiche radici religiose che hanno contribuito alla guerra in Ucraina (Bartholomew: Russian Church has sided with Putin, promotes actively the ideology of Rousskii Mir | Orthodox Times (en)il Patriarca Bartolomeo dice in particolare che “Gli errori di discernimento, le eresie, non sono fenomeni trascurabili che devono interessare solo pochi chierici e studiosi. Al contrario, hanno gravissime conseguenze per la vita spirituale e per la vita materiale. La fonte dei problemi è la strumentalizzazione della religione da parte di attori che spesso non hanno una fede reale”. Vediamo questo pericolo anche per esempio nel Cammino Sinodale tedesco, e in tante altre situazioni anche nelle parrocchie e nelle comunità religiose. Non si riparte dal Vangelo ma dalla tradizione precedente, o dall’idea di un singolo, di un gruppetto, e ci si allontana sempre di più dalla verità della Fede.

“Tutto il popolo che lo ascoltava (il Battista), e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto”. Cosa significa che “Dio è giusto”? Confessando i propri peccati hanno riconosciuto che Dio è colui che insegna all’uomo il bene e il mele e che disobbedire a Dio non porta alla vita ma alla morte. Ma è così importante il farsi battezzare (lavare dai peccati)? Facendosi battezzare hanno riconosciuto che per il peccatore non esiste salvezza se non affidandosi alla misericordia di Dio. Non ci sono sforzi dell’uomo che, per quanto grandi, possano redimerlo. Non che Dio non voglia che ci sia una partecipazione anche concreta dell’uomo e della sua volontà. E la volontà può e deve essere esercitata per rafforzarsi. Ma presa in senso assoluto, soprattutto sul piano spirituale, l’espressione “volere è potere” è una eresia (ha un nome: Pelagianesimo), oltre che molto spesso una triste barzelletta: quanti buoni propositi non sostenuti dalla grazia sono sfumati in un attimo!! Oggi purtroppo spopola la mentalità che l’uomo si deve fare da solo, e non esistono limiti per lui nella sua realizzazione. 

Rifiutando di abbassarsi, di riconoscersi pubblicamente peccatori come gli altri, i capi non hanno fermato il progetto di Dio ma se ne sono esclusi. Un segno dell’Anticristo è il non chiedere mai perdono!

Posso suggerirti di fare una buona confessione prima di Natale, di chiedere scusa o perdono a chi hai offeso?

Posso suggerirti di chiedere a Dio di guidarti per avere la grazia di iniziare un vero cammino di fede?


Prima Lettura  Is 54, 1-10
Come una donna abbandonata ti ha richiamata il Signore.

Dal libro del profeta Isaìa
Esulta, o sterile che non hai partorito,
prorompi in grida di giubilo e di gioia,
tu che non hai provato i dolori,
perché più numerosi sono i figli dell’abbandonata
che i figli della maritata, dice il Signore.
Allarga lo spazio della tua tenda,
stendi i teli della tua dimora senza risparmio,
allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti,
poiché ti allargherai a destra e a sinistra
e la tua discendenza possederà le nazioni,
popolerà le città un tempo deserte.
Non temere, perché non dovrai più arrossire;
non vergognarti, perché non sarai più disonorata;
anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza
e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza.
Poiché tuo sposo è il tuo creatore,
Signore degli eserciti è il suo nome;
tuo redentore è il Santo d’Israele,
è chiamato Dio di tutta la terra.
Come una donna abbandonata
e con l’animo afflitto, ti ha richiamata il Signore.
Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù?
- dice il tuo Dio.
Per un breve istante ti ho abbandonata,
ma ti raccoglierò con immenso amore.
In un impeto di collera
ti ho nascosto per un poco il mio volto;
ma con affetto perenne
ho avuto pietà di te,
dice il tuo redentore, il Signore.
Ora è per me come ai giorni di Noè,
quando giurai che non avrei più riversato
le acque di Noè sulla terra;
così ora giuro di non più adirarmi con te
e di non più minacciarti.
Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,
non si allontanerebbe da te il mio affetto,
né vacillerebbe la mia alleanza di pace,
dice il Signore che ti usa misericordia. 

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 29
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera è ospite il pianto
e al mattino la gioia.

Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre. 

Canto al Vangelo
  Lc 3,4.6
Alleluia, alleluia.

Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
Alleluia.


Vangelo   
Lc 7, 24-30
Giovanni è il messaggero che prepara la via al Signore.

Dal vangelo secondo Luca
Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle:
«Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:
“Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparerà la tua via”.
Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro». 

 


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