Nella Chiesa antica – secondo la comune convinzione dei Padri – un chiaro orientamento cristiano di vita doveva precedere la celebrazione del sacramento.
I
INDICAZIONI GENERALI
Perché un catecumenato
4.L’idea di costruire degli itinerari catecumenali per il
matrimonio non è nuova nella riflessione ecclesiale.1 Dopo i due Sinodi
sulla famiglia del 2014 e del 2015, papa Francesco l’ha proposta a più riprese
nel suo magistero ordinario ed essa ha gradualmente preso forma nella sua
riflessione pastorale, disegnando le linee di rinnovati percorsi di
accompagnamento al matrimonio.2
5.Nella Chiesa antica –
secondo la comune convinzione dei Padri – un chiaro orientamento cristiano di
vita doveva precedere la celebrazione del sacramento. « Prima bisogna diventare
discepoli del Signore e poi essere ammessi al santo Battesimo », afferma San
Basilio.3
Segni certi del nuovo orientamento di vita erano la fede e la
conversione. Il catecumenato antico era, infatti, il tempo nel quale si
formavano i candidati al Battesimo, alimentando in loro la fede e
incoraggiandoli alla conversione. La fede apriva il cuore e la mente a Dio e
all’opera di salvezza di Gesù Cristo, la conversione mirava a correggere
comportamenti, abitudini, prassi di vita incompatibili con la nuova esistenza
cristiana che i catecumeni stavano per abbracciare.
In modo analogo a quanto avveniva per il Battesimo nella Chiesa
antica, una formazione alla fede e un accompagnamento nell’acquisizione di uno
stile di vita cristiano, specificamente rivolti alle coppie, sarebbero di
grande aiuto, oggi, in vista della celebrazione del matrimonio. 4 Il catecumenato, infatti,
può ispirare in ogni epoca nuovi cammini di rinnovamento della fede perché
propone uno stile di accompagnamento delle persone – pedagogico, graduale,
ritualizzato – che conserva sempre la sua efficacia. Il catecumenato
matrimoniale, nello specifico, non intende essere una mera catechesi, né
trasmettere una dottrina. Esso mira a far risuonare tra i coniugi il mistero
della grazia sacramentale, che appartiene loro in virtù del sacramento: far
vivere la presenza di Cristo con loro e tra loro.5 Per questo è necessario,
nei confronti di coloro che intendono sposarsi, superare lo stile di sola
formazione intellettuale, teorica e generale (alfabetizzazione religiosa). È
necessario percorrere con loro la strada che li conduca ad avere un incontro
con Cristo, o ad approfondire questo rapporto, e a fare un autentico
discernimento della propria vocazione nuziale, sia a livello personale che di
coppia.6
1 L’espressione compare in vari studi sul tema, fra cui F. Coudreau, in Verkündigung und Glaube. Festgabe für F.X. Arnold, Freiburg 1958 e B. Häring, Sociologia della famiglia, Roma 1962. A partire dagli anni Sessanta, alcune conferenze episcopali l’hanno anche proposta in alcuni documenti nazionali e regionali. Inoltre, l’Esortazione apostolica Familiaris consortio, a partire dall’analogia con il catecumenato battesimale, già segna le tappe dell’itinerario per la preparazione al matrimonio: remota, prossima, immediata e l’accompagnamento successivo degli sposi (cfr. n. 66).
2 « Desidero raccomandare l’impegno di un
catecumenato matrimoniale, inteso come itinerario indispensabile dei giovani e
delle coppie, destinato a far rivivere la loro coscienza cristiana, sostenuta
dalla grazia dei due sacramenti, Battesimo e matrimonio. Come ho ribadito altre
volte, il catecumenato è per sé unico, in quanto battesimale, cioè radicato nel
Battesimo, e al tempo stesso nella vita necessita del carattere permanente,
essendo permanente la grazia del sacramento matrimoniale » (Francesco, Discorso
in occasione dell’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Tribunale della Rota
Romana, 29 gennaio 2018).
3 Basilio
Di Cesarea, De baptismo I,
4 « Occorre […] rendere
sempre più efficaci gli itinerari di preparazione al sacramento del matrimonio,
per la crescita non solo umana, ma soprattutto della fede dei fidanzati. Scopo
fondamentale degli incontri è quello di aiutare i fidanzati a realizzare un
inserimento progressivo nel mistero di Cristo, nella Chiesa e con la Chiesa.
Esso comporta una progressiva maturazione nella fede, attraverso l’annuncio
della Parola di Dio, l’adesione e la sequela generosa di Cristo » (Francesco, Discorso
in occasione dell’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Tribunale della Rota
Romana, 21 gennaio 2017).
5 « Dio che ha chiamato
gli sposi “al” Matrimonio, continua a chiamarli “nel” Matrimonio » (Familiaris
consortio, 51).
6 « Non si tratta di dare
loro tutto il Catechismo, né di saturarli con troppi argomenti. Anche in questo
caso, infatti, vale che non il molto sapere sazia e soddisfa l’anima, ma il
sentire e il gustare interiormente le cose. Interessa più la qualità che la
quantità, e bisogna dare priorità – insieme ad un rinnovato annuncio del kerygma
– a quei contenuti che, trasmessi in modo attraente e cordiale, li aiutino
a impegnarsi in un percorso di tutta la vita con animo grande e liberalità » (Amoris
laetitia, 207).
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