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sabato 23 marzo 2019

MA IL FRATELLO MAGGIORE DELLA PARABOLA HA VERAMENTE SBAGLIATO TUTTO? / sabato II Quaresima



Ma il fratello maggiore della parabola del Figliol Prodigo ha sbagliato tutto? No e sì!
No!, non ha sbagliato tutto. Il Padre non gli rimprovera di aver osservato la legge, di aver obbedito ai comandamenti.
Sì!, il suo errore avvolge tutto il bene che ha fatto, e lo vanifica. Il Padre gli fa presente che ha dimenticato lo scopo della legge, di aver chiuso il suo orizzonte su delle pratiche, forse faticose e aride ma che gli permettevano di sentirsi giusto da sé. Ha chiuso l’orizzonte su di sé, ha messo al centro il suo ego oppure l’idolo della legge. Questo è un errore tragico che può capitare a tutti noi. Se dimentico lo scopo della vita cristiana, l’ideale della mia comunità, il suo carisma, la necessità di lasciarsi guidare dallo Spirito, se metto al primo posto le cose e non le persone, viene sfigurata completamente e resa sterile l’opera di Dio.
C'è l’errore speculare che non è meno grave. È quello dell’ “amore” sentimento, senza contenuti: “Dio mi ama come sono”, “Dio mi conosce e mi accetta”, “Dio è misericordioso”. Ora, senza conversione non c'è comunione con Dio. Anzi, ci può essere perversione totale. Leggere l’intervento del Delegato della Santa Sede all’ONU sul Gender pericolo per l’Umanità ( https://www.lastampa.it/2019/03/22/vaticaninsider/la-santa-sede-contro-il-gender-pericoloperlumanit-il-sesso-non-una-scelta-soggettiva-NLfcIIjQY9qfthHwe0LfFN/pagina.html ) e anche il rapporto dell’Associazione Meter che fa vedere come la pedopornografia e derivati pedofili è un’industria fiorente e organizzata, in piena espansione, con gruppi e siti che la giustificano in nome del “se c'è amore, che male c'è?” ( https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2019-03/report-meter-don-fortunato-di-noto-pedofilia-minori-abusi.html ). Questo ultimo rapporto mi ha impressionato! Si parla giustamente dei preti che sbagliano, ma perché non si parla mai di ciò che succede nel mondo?
Ma Dio ha stretto l’Alleanza con Abramo e la sua discendenza mezzo millennio prima di dare la Legge sul monte Sinai. Certo questa Alleanza aveva dei contenuti impliciti, in particolare la Hesed che caratterizza la condotta di Abramo e i suoi figli. Il termine Hesed ricorre 248 volte nella Bibbia ebraica e significa amore, tenerezza, misericordia nei rapporti tra le persone e nei rapporti tra Dio e il suo popolo. E la radice di questa parola indica una forza grande, attiva, un vero desiderio di bene
Se Dio ha atteso tanto tempo per precisare il contenuto morale dell’Alleanza, ci sarà una ragione: perché facilmente dimentichiamo il carattere personale della nostra comunione con Dio, abbiamo paura di abbandonarci a Lui. Allarga il tuo orizzonte, esponiti al soffio dello Spirito!

Prima Lettura   Mic 7, 14-15. 18-20
Il nostro Dio viene a salvarci.

Dal libro del profeta Michèa
Pasci il tuo popolo con la tua verga,
il gregge della tua eredità,
che sta solitario nella foresta
tra fertili campagne;
pascolino in Basan e in Gàlaad
come nei tempi antichi.
Come quando sei uscito dalla terra d’Egitto,
mostraci cose prodigiose.
Quale dio è come te,
che toglie l’iniquità e perdona il peccato
al resto della sua eredità?
Egli non serba per sempre la sua ira,
ma si compiace di manifestare il suo amore.
Egli tornerà ad avere pietà di noi,
calpesterà le nostre colpe.
Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.
Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà,
ad Abramo il tuo amore,
come hai giurato ai nostri padri
fin dai tempi antichi.

Salmo Responsoriale  
  Dal Salmo 102 
Misericordioso e pietoso è il Signore.


Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.

Canto al Vangelo    Lc 15,18
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò:
Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo  
 Lc 15, 1-3. 11-32
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola:
«Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». 

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