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venerdì 8 marzo 2019

IL CARDINALE FRANCESE BARBARIN CONDANNATO CON CONDIZIONALE. CHE SUCCEDE?



Dopo il Cardinale McCarrick ridotto allo stato laicale senza aver subito nessun procedimento della giustizia civile, ecco che in poche settimane due altri Cardinali sono stati giudicati colpevoli questa volta da un Tribunale del loro paese. Cosa succede? Il Cardinal Pell, australiano, è stato condannato per abusi sessuali e sta in questo momento in carcere. Dopo un primo processo che lo aveva assolto, si è voluto comunque fare un secondo processo. La condanna si fonda sulla testimonianza di una unica vittima. Il suo racconto è inverosimile, ma la giuria ha stimato che era troppo sconvolto dalla vicenda per ricordarsi bene. Mentre il ragazzo ha detto che la porta era aperta durante la violenza e passava gente, nessun altro testimone ha deposto contro il Cardinal Pell.
Adesso il Cardinale Barbarin, vescovo di Lione, primate di Francia, è stato condannato a 6 mesi di carcere con condizionale per non aver denunciato alla polizia abusi avvenuti dieci anni prima che diventasse lui vescovo di Lione, e che la vittima, ormai maggiorenne è venuta a raccontargli ma non ha poi denunciato in tempo alla polizia per evitare la prescrizione. Ricordiamo che non pesa sul Cardinale nessun sospetto di pedofilia, e che egli l'ha sempre denunciata per quello che è: un crimine. Addirittura la prima denuncia contro di lui era stata archiviata, per un motivo giuridico evidente: un vescovo non è un poliziotto. Se una vittima diventata maggiorenne gli riporta dei fatti, deve sostenerla ed essere disponibile ad aiutarla eventualmente a porgere denuncia se lo desidera. Ma non può farlo lui stesso. Sarebbe oltrepassare la volontà della vittima maggiorenne e forse andare contro questa stessa volontà se preferisce non esporre la sua vita privata, come spesso succede. Quindi al secondo processo, concluso ieri, il ministero pubblico non ha chiesto nessuna pena, seguendo la logica dell’archiviazione precedente, visto che il non porgere denuncia non costituisce reato. Ma l’opinione pubblica cercava un capro espiatorio. Possiamo comprenderlo ma è proprio l’emotività e la non razionalità che procura mali peggiori di quelli che si devono curare, talvolta catastrofi nella vita dei popoli e nella vita sociale. Nel caso di un giudice che non giudica secondo la legge e la razionalità ma secondo l’emotività, si tratta di un errore giudiziario e di una colpa professionale. Gli avvocati del Cardinale Barbarin hanno dichiarato che faranno appello.
È molto interessante costatare che il prete pedofilo della diocesi di Lione non è mai stato denunciato penalmente, né dalle vittime, né dalle loro famiglie. Perché? Nei processi a questi Cardinali cosa o chi si cerca di colpire?
Si accusa papa Francesco di non aver preso misure concrete dopo l’incontro sulla Protezione dei Minori. È sicuro che ha già preso molte misure concrete ma, allo stesso tempo, non vuole lanciare una caccia alle streghe, non vuole avallare altri interessi che usano come arma i crimini di pedofilia. L’ira non compie ciò che è giusto davanti a Dio. Se una persona viene condannata ingiustamente, molto di più per accuse di questo tipo, gli hai rovinato la vita e non hai aiutato veramente le vittime. Mi sembra che molti che vorrebbero "cacciare tutte le mele marce dalla Chiesa" in modo violento non hanno veramente attenzione per le vittime né comprendono le difficoltà reali nel concreto dei casi. Invece bisogna essere determinati ma anche prudenti. Tante volte infatti la cura non guarisce ma aggrava il male. Il male purtroppo c'è. E bisogna combatterlo davvero ovunque stia. Più forti con la presa di coscienza che è cresciuta. Ma il miglior modo di combattere le tenebre è di essere luce.


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