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martedì 30 giugno 2020

LO SVILUPPO DELLA NOSTRA VITA CON DIO / martedì XIII sett. T.O.




La prima lettura ci mostra chiaramente che la Rivelazione si è sviluppata di pari passo con il piano divino di Salvezza. Leggiamo infatti: «Soltanto voi ho eletto tra tutte le stirpi della terra». L'elezione di Abramo e dei suoi discendenti, con l’atteggiamento tipico delle popolazioni chiuse su se stesse che difficilmente conoscono gli altri gruppi, poteva sembrare soltanto esclusiva: “Solo noi siamo considerati da Dio, gli altri sono proprio poveretti senza alcuna Sapienza, pieni di vizi. Incombe su di loro l’ira di Dio, sono senza nessun contatto con Lui!”. Gli altri sono soltanto “cani”, “maiali”. Pian piano gli ebrei si accorgeranno che Dio si preoccupa anche degli altri popoli ed è l’unico vero Dio e Creatore di tutto l’Universo. Dal Dio di mio Padre al mio Dio (Giacobbe) si passa solo successivamente ad una riflessione più ampia (vedi per esempio il libro di Giona). Perché queste riflessioni sono soltanto successive? Perché per Dio la priorità è di stringere un’Alleanza personale con noi affinché viviamo con lui. Se siamo sinceri nel nostro rapporto di conversione a Cristo, va bene, anche se abbiamo ancora tante cose da imparare e comprendere. Non gli interessa che facciamo subito belle riflessioni su Dio "Motore Immobile" dei greci oppure "Grande Orologiaio dell'Universo" (Cartesio). Già notava sant’ Agostino che Dio non vuole farci diventare "matematici", ma cristiani, non ci vuole spiegare come funziona il cielo ma portarci in Cielo. Dio vuole convertirci, come suoi amici.
Nello stesso brano troviamo ancora: «Avviene forse nella città una sventura, che non sia causata dal Signore?» La coscienza del potere di Dio fa riferire tutto a Lui, ed è giusto, ma solo in seguito si prenderà sempre meglio coscienza delle cosiddette “cause seconde”, cioè della autonomia delle realtà create da Lui e sopratutto del mistero della libertà umana, che non mette in discussione l’Onnipotenza di Dio e la sua responsabilità ultima su ogni cosa.  
Questa apertura di esperienza e di riflessione non contraddice quindi la verità di base dell’elezione unica di Abramo, né quella della assoluta onnipotenza di Dio. Anzi la logica dell'Alleanza spinge a conoscere sempre meglio il Dio che mi chiama. Leggiamo nel Vangelo di oggi che i discepoli si fanno spontaneamente la domanda: «Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?». 

Questa crescita di conoscenza e di esperienza è come un albero: l'albero maturo appare molto diverso dal seme. Anche la pianta che cresce, di anno in anno cambia aspetto, non produce frutti subito, eppure è lo stesso organismo vivente, non un altro. I vari stadi di crescita sono il logico sviluppo dello stadio precedente, non il suo tradimento. Eppure per alcuni è difficile accettare questo cammino audace di apertura di Dio anche se lo troviamo già nelle Scritture degli ebrei e, a molto maggior ragione, nelle Scritture dei cristiani. Lo sviluppo della Tradizione è una verità di fede cattolica. Chi non lo accetta blocca l'azione dello Spirito Santo in sé. Un albero che non cresce è malato. Certo non ogni novità è sviluppo della Tradizione autentica. Ecco allora che l’immagine dell’albero che cresce dalle sue radici ci dà il senso dello sviluppo della Tradizione e sopratutto è il Magistero che ce lo dà con sicurezza. Non dobbiamo tradire le nostre radici ma non dobbiamo neppure tradire il loro dinamismo che porta alla crescita infinita e quindi a novità mai sperimentate prima. 
In questo tempo in cui continuano opposizioni al Concilio Vaticano II e al magistero dei Papi, è importante approfondire questa verità vitale. Chi non si lascia guidare dalla Chiesa e non mantiene la comunione con i legittimi pastori, si allontana dalla fede in Dio.

Prima Lettura  Am 3,1-8; 4,11-12
Il Signore Dio ha parlato: chi può non profetare?
Dal libro del profeta Amos
Ascoltate questa parola
che il Signore ha detto riguardo a voi, Israeliti,
e riguardo a tutta la stirpe che ho fatto uscire dall'Egitto:
«Soltanto voi ho eletto tra tutte le stirpi della terra;
perciò io vi farò scontare tutte le vostre iniquità».
Camminano forse due uomini insieme
senza essersi messi d'accordo?
Ruggisce forse il leone nella foresta, se non ha qualche preda?
Il leoncello manda un grido dalla sua tana se non ha preso nulla?
Cade forse l'uccello a terra, se non gli è stata tesa un'insidia?
Scatta forse la tagliola dal suolo, se non ha preso qualche cosa?
Risuona forse la tromba nella città,
senza che il popolo si metta in allarme?
Avviene forse nella città una sventura,
che non sia causata dal Signore?
In verità, il Signore non fa cosa alcuna
senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servitori, i profeti.
Ruggisce il leone: chi mai non trema?
Il Signore Dio ha parlato: chi può non profetare?
Vi ho travolti come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra;
eravate come un tizzone strappato da un incendio:
e non siete ritornati a me dice il Signore.
Perciò ti tratterò così, Israele!
Poiché questo devo fare di te,
prepàrati all'incontro con il tuo Dio, o Israele!

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 5
Guidami, Signore, sulla via della giustizia.

Tu non sei un Dio che si compiace del male;
presso di te il malvagio non trova dimora;
gli stolti non sostengono il tuo sguardo. 
Tu detesti chi fa il male,
fai perire i bugiardi.
Il Signore detesta sanguinari e ingannatori. 
 Io per la tua grande misericordia
entrerò nella tua casa;
mi prostrerò con timore nel tuo santo tempio. 

Canto al Vangelo 
 Cf Sal 120,5.8 
Alleluia, alleluia.

Il Signore è il tuo custode, veglia su di te;
egli sta alla tua destra: non lascerà vacillare il tuo piede.
Alleluia.
Vangelo   Mt 8, 23-27
Levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. 
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, essendo Gesù salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva.
Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!».
Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia.
I presenti furono presi da stupore e dicevano: «Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?». 

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