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giovedì 11 giugno 2020

BARNABA E L'EFFETTO FARFALLA / s. Barnaba Apostolo


Paolo e Barnaba.
 L’effetto farfalla è quel processo che, per una serie di coincidenze, di incontri non probabili, benché iniziato da una causa molto debole come può essere il battito di ali di una farfalla, genera effetti molto potenti. Quando Barnaba andò a cercare Saulo a Tarso non sapeva quanto questa sua iniziativa sarebbe stata importante per tutto il Cristianesimo. Questo ci incoraggia a fare bene anche le cose minime, a fare sempre il nostro dovere, dare con tutto il cuore e la passione la nostra testimonianza. Una dimensione fondamentale del Cristianesimo è “il Padre che vede nel segreto ti ricompenserà”. Le monache di clausura che sono invisibili agli occhi del mondo gli sembrano inutili. Invece sono come il cuore che, benché invisibile, pulsa la vita ed è indispensabile a tutto il corpo.
Per essere stato strumento dell’apertura ai pagani, Barnaba merita di essere incluso nel numero degli Apostoli, cioè fondamenta della Chiesa, come Paolo.
Barnaba però ha anche molte qualità personali, di virtù, di fede e di docilità allo Spirito Santo. Si è spogliato dei suoi beni per la comunità, ricevendo in cambio quella libertà di chi non è più attaccato a nulla. È anche originario di Cipro, come Paolo è abitante di Tarso, cioè è una persona che sa vivere in mezzo a più culture, anche se per via della sua formazione sacerdotale, il suo radicamento nella cultura dei Padri è solido. Questo lo aiuta ad avere larghezza di vedute, ma probabilmente ha anche visione. Cioè non sa solo distinguere ciò che conta da ciò che non conta, ma vede un progetto di Dio ad Antiochia e per questo non si limita a lavorare lì da solo, ma va a Tarso a cercare la persona giusta per costruire insieme qualcosa di grande.
Dalla fedeltà nelle cose piccole all’apertura agli orizzonti più grandi ed audaci, Barnaba può essere una grande fonte di ispirazione per noi in questo tempo di trapasso di civiltà.

Prima Lettura  At 11,21-26; 13,1-3
Era uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e di fede.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, [in Antiòchia], un grande numero credette e si convertì al Signore. Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia.
Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono. 

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 97
Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore. 
 

Canto al Vangelo
    Mt 28,19.20
Alleluia, alleluia.

Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.
Alleluia.
 
Vangelo  Mt 10,7-13
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».


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