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lunedì 22 giugno 2020

IL VOLTO DI DIO / San Paolino da Nola 22 giugno



“Il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda”. Israele ha coscienza che tutto dipende da Dio e se Egli “nasconde il suo volto a…”, oppure “mette il suo volto contro …”, non ci sarà né vittoria né benefici e prosperità.
Percorrendo la Bibbia alla ricerca della parola “volto” scopriamo quanto sono belle e importanti questa parola e le espressioni che ne derivano. La parola “volto” ricorre più di cento volte nell’Antico Testamento; 65 volte quel volto è quello del Signore. Il volto, sia per l’uomo che per Dio, esprime l’essenza della persona e manifesta la sua grandezza e gloria ma anche i suoi sentimenti, le sue decisioni. Il “volto” del Signore appare in particolare nei salmi (34 volte), perché è nella preghiera che lo si cerca e lo si contempla, ci si sazia della sua presenza. Non è ancora il faccia a faccia senza veli impossibile prima della morte, ma già lo splendore sperimentato basta a cambiare tutta la vita: l’uomo è “inondato di gioia”.
IL Signore fa brillare, risplendere il suo volto, e questo significa benevolenza, prosperità, pace, istruzione nei comandamenti. Grazia e fedeltà precedono il volto di Dio”.
Se invece Dio nasconde il suo volto, ecco turbamento, distruzione e avvilimento di fronte ai nemici. Dio potrebbe “gettare lontano dal suo volto il popolo e la città che aveva dato a loro e ai loro padri” (Cf. Geremia 23, 39). Allora l’uomo cerca il volto del Signore, lo placa, umiliandosi e compiendo la giustizia, convertendosi, e riceve il perdono delle sue colpe e il risanamento del paese. Se invece il volto del Signore minaccia questi stessi nemici, sono essi a soccombere e a perire. Anzi, ogni essere perisce, viene meno, scende nella fossa e ritorna alla polvere se Dio nasconde del tutto il suo volto. Senza  il suo aiuto l’uomo non ha nemmeno la forza di invocare il Suo nome.
Ma l’uomo credente continua a confidare e sperare perché sa che Dio è il suo redentore e solo In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te” (Isaia 54,8).

Ma questi alti e bassi erano solo per un tempo, perché Dio, per bocca del profeta Ezechiele (39,29) aveva promesso: “Allora non nasconderò più loro il mio volto, perché diffonderò il mio spirito sulla casa d'Israele». Parola del Signore Dio”.
Questo tempo è venuto con la Pentecoste! Come mai allora sembra a tanti battezzati e devoti che il Signore nasconda ancora il suo volto? Come con questa pandemia che a livello mondiale sta accelerando. In molti paesi è un flagello in piena espansione e noi stessi dobbiamo continuare a vigilare per evitare una seconda ondata più devastante della prima!
Cosa concludere? Non è vero che lo Spirito Santo è stato effuso? Allora tutto crolla… Lo Spirito Santo è stato effuso ma non l’abbiamo evangelizzato, in modo che gli uomini possano riceverlo? Non l’abbiamo accettato, non abbiamo voluto entrare nel mistero di Cristo crocifisso e risorto, e abbiamo preferito continuare secondo i nostri schemi non cristiani, non accettiamo che Egli ci dica che abbiamo una trave nell'occhio come nel Vangelo di oggi? Tutto questo sterilizza la forza dello Spirito.

Prima Lettura   2 Re 17,5-8.13-15.18
Il Signore allontanò Israele dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda.
Dal secondo libro dei Re
In quei giorni, Salmanàssar, re d’Assiria, invase tutta la terra, salì a Samarìa e l’assediò per tre anni. Nell’anno nono di Osèa il re d’Assiria occupò Samarìa, deportò gli Israeliti in Assiria, e li stabilì a Calach e presso il Cabor, fiume di Gozan, e nelle città della Media.
Ciò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, loro Dio, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, dalle mani del faraone, re d’Egitto. Essi venerarono altri dèi, seguirono le leggi delle nazioni che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti, e quelle introdotte dai re d’Israele.
Eppure il Signore, per mezzo di tutti i suoi profeti e dei veggenti, aveva ordinato a Israele e a Giuda: «Convertitevi dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandi e i miei decreti secondo tutta la legge che io ho prescritto ai vostri padri e che ho trasmesso a voi per mezzo dei miei servi, i profeti».
Ma essi non ascoltarono, anzi resero dura la loro cervìce, come quella dei loro padri, i quali non avevano creduto al Signore, loro Dio. Rigettarono le sue leggi e la sua alleanza, che aveva concluso con i loro padri, e le istruzioni che aveva dato loro.
Il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda. 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 59
Salvaci, Signore, per amore del tuo popolo.

Dio, tu ci hai respinti, ci hai messi in rotta,
ti sei sdegnato: ritorna a noi.
Hai fatto tremare la terra, l’hai squarciata:
risana le sue crepe, perché essa vacilla.
Hai messo a dura prova il tuo popolo,
ci hai fatto bere vino che stordisce.
Nell’oppressione vieni in nostro aiuto,
perché vana è la salvezza dell’uomo.
Con Dio noi faremo prodezze,
egli calpesterà i nostri nemici.    

Canto al Vangelo 
  Eb 4,12 
Alleluia, alleluia.

La parola di Dio è viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.


Vangelo 
  Mt 7, 1-5
Togli prima la trave dal tuo occhio.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello». 

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