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mercoledì 29 aprile 2020

NEL PREZIOSO SANGUE DI CRISTO / Santa Caterina da Siena, 29 aprile


“Dio, con questa pandemia, ci mette alla prova per vedere quanta forza abbiamo di sopportare!”
Era da un po’ di tempo che non sentivo qualcuno esprimersi così. Ma questa mattina qualcuno mi ha detto questa frase tradizionale tra i battezzati. Chi parla così si sente cristiano e nessuno lo smentisce. Non comprende che questo modo di pensare è tutto fuorché cristiano. Se cado in mare assieme ad un campione olimpionico di nuoto e la terra ferma sta a 1000 km, chi di noi si salverà senza aiuto? Io che forse saprei fare appena 50 metri a nuoto, certamente no. Ma neppure il campione olimpionico potrà nuotare per 1000 km. Solo chi salirà sulla nave dei soccorsi sarà salvo. Se il campione, orgoglioso della sua forza o credendo di doversi salvare da solo, rifiuterà l’aiuto, morirà annegato. Il Signore non vuole vedere la mia forza, mi conosce meglio di quanto io mi conosca, egli è il mio Creatore. Il Signore vuole invece che io veda la mia debolezza e mi affidi, mi consegni totalmente a lui. “Senza di me non potete fare nulla”.
Questo l’aveva capito bene santa Caterina che si appoggiava a Dio e poteva in questo modo superare tutte le difficoltà e gli scandali del suo tempo, anche quello del Papa – non proprio un santo – e chiamarlo “Dolce Cristo in terra” mentre molti, di fronte a quello che faceva realmente, lo chiamavano “demonio incarnato”. Non invitava il Papa a dare le dimissioni, ma lo invitava a lasciare Avignone in Francia e tornare a Roma. Non proprio il modo con il quale si comportano con papa Francesco alcuni nostri "supercattolici" odierni. Perché aveva questo Spirito e per il suo modo di vivere, la Chiesa ha riconosciuto la santità di Caterina. Lei parlava molto del sangue di Cristo che ci purifica dai nostri peccati, il sangue del Figlio di Dio appassionato. Lei scrive:
“Et io, come schiava ricomprata del sangue di Cristo”
“Io, Caterina, serva dei servi di Gesù Cristo, ti scrivo nel suo prezioso sangue, desiderosa di vederti immerso nel sangue di Gesù crocifisso.
Il suo sangue ci riempie di gioia, ci rende forti, dà calore ed illumina la nostra anima con la luce della Verità; non possiamo quindi cadere nella menzogna.
Sangue, che fortifichi la nostra anima e ci liberi da quella fragilità che deriva dal timore della pena, il quale a sua volta viene dall’assenza della luce della Verità!
Per questo la nostra anima è forte, perché nel Sangue siamo stati illuminati dalla Verità. Abbiamo visto e conosciuto con l’occhio dell’intelletto che Dio, la Verità, ci ha creato, a gloria e lode del suo nome, per donarci la vita eterna.
Chi ci rivela che egli ci ha creato per questo fine? Il sangue dell’immacolato Agnello. Il Sangue ci rivela che ogni cosa che Dio ci dona, favorevole e sfavorevole, gioia e dolore, disonore e offese subite, scherni e ingiurie, infamia e maldicenze contro di noi, ogni cosa Dio ci dona con fuoco d’amore: per compiere in noi la dolce Verità, quella per la quale siamo stati creati.
Tutti noi piccoli, stanchi ed oppressi, rifugiamoci nella misericordia di Cristo e prendiamo sulle spalle il suo giogo. Preghiamo per l'intercessione di santa Caterina e lavoriamo all'unità dell'Italia e dell'Europa. E' per il nostro bene primario. E' facile distruggere, seminare scontento e critica. E' necessario unire e costruire.

Prima Lettura  1 Gv 1,5-2,2
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. 
  

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 102
Benedici il Signore, anima mia.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.
Ma l’amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza. 

Canto al Vangelo  
Mt 11,25
Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
   
Vangelo  Mt 11,25-30
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». 


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