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lunedì 11 novembre 2024

DIO, ELIA E LA VEDOVA / 11 ottobre 2024




Leggendo tutto il capitolo 17 del primo libro dei Re comprendiamo meglio la storia della vedova e di Elia nella prima lettura di oggi (XXXII Dom. T.O.). Gezabele moglie di Acab re di Samaria diffonde tra la corte e il popolo i culti pagani, distogliendo Israele dall'Alleanza con il Dio dei Padri. Questi idoli pagani sono principalmente culti della fecondità, devono propiziare buoni raccolti, greggi sani e numerosi. Ecco perché Elia profetizza che non pioverà più fino a quando egli lo dirà. Si vedrà allora se questi dèi sono capaci di dare buoni raccolti. E la sua parola si realizza: non piove più e comincia un periodo di sofferenza enorme per il popolo, specialmente i più poveri. Tra questi c'è una giovane vedova con un bambino. Abita a Sarepta una cittadina fenicia, quindi pagana, ma colpita anch’essa dalla siccità. Il raccolto è magrissimo, il secondo anno è peggio e i più fragili cominciano a morire assieme al bestiame che, senza erba, d’estate mangia le foglie degli alberi ma d’inverno non ha nulla. Questa vedova e suo bambino dovevano soccombere tra i primi. Invece lei lotta per la vita, risparmia, organizza, rinuncia a tutto ciò che può per proteggere il figlio. Ma arriva la fine. Lei non si arrende, prepara ancora l’ultimo cibo di cui dispone. È allora che arriva Dio attraverso il profeta Elia. Si è sparsa la voce della profezia di Elia anche nelle regioni intorno ma non lo conosce. Comprende però che le parla un uomo di Dio. Egli ha sete e non si rifiuta l’acqua a chi ha sete. Egli ha fame, e non si rifiuta un pezzo di pane al viaggiatore. Purtroppo non ha nulla, eppure condivide quel nulla. Potrebbe essere arrabbiata, giudicare quell’uomo di Dio che non è capace con tutta la sua preghiera di cambiare le cose, essere disperata e ripiegata, aggrappata alla sua ultima “ricchezza” e rifiutare. La fine del Capitolo 17 mostra che la sua fede nel profeta non è immediata. Ha imparato dalla sua vita difficile quanto costa una mancanza di vigilanza e valuta con diffidenza le situazioni e le persone. Anche se la promessa di Elia le tocca il cuore, credo che il suo atteggiamento sia autentica generosità, quella di chi conosce la fame e si immedesima nel suo simile in difficoltà. 

LO SPIRITO SANTO RICREA TUTTO NELLA GIOIA / 11 Colloquio con Motovilov



— Quando lo Spirito Santo scende sull’uomo con la pienezza dei suoi doni, l’animo umano è riempito d’una gioia indescrivibile; lo Spirito Santo ricrea nella gioia tutto quanto sfiora. È di questa gioia che il Signore parla nel Vangelo quando dice: «Una donna quando giunge la sua ora partorisce nel dolore; ma dopo che ha fatto nascere un bimbo non si ricorda più i suoi dolori, tant’è grande la sua gioia. Anche voi avrete da soffrire in questo mondo, ma quando vi visiterò i vostri cuori saranno nella gioia, una gioia che nessuno potrà rapirvi» (Gv 16, 21-22). Per quanto grande e consolante sia la gioia che sperimentate in questo momento, essa non è nulla se paragonata a quella accennata dal Signore attraverso il suo Apostolo: «La gioia che Dio riserva a coloro che lo amano è al di là di ogni cosa che può essere vista, intesa e sentita dal cuore umano in questo mondo» (1 Cor 2, 9). Quanto ci viene concesso al momento presente non è altro che un acconto di questa gioia suprema. E se, in questo momento, sentiamo dolcezza, giubilo, ben essere, cosa diremo di quell’altra gioia che ci è riservata in cielo, dopo aver pianto su questa terra? Voi avete già abbastanza pianto nella vostra vita e vedete quale consolazione nella gioia via abbia donato il Signore. Ora tocca a noi, amico di Dio, lavorare con tutte le nostre forze per salire di gloria in gloria al fine di «costituire quest’Uomo perfetto, nella forza dell’età, che realizza la pienezza del Cristo» (Ef 4, 13). «Coloro che sperano nel Signore rinnovano le loro forze, hanno le ali delle aquile, corrono senza stancarsi e marciano senza fatica» (Is 40, 31). «Essi procederanno da altezza in altezza e Dio apparirà loro in Sion» (Ps 83, 8). È allora che la nostra attuale gioia, piccola e breve, si manifesterà in tutta la sua pienezza e nessuno potrà rapircela, dato che saremo riempiti di voluttà celesti… Cosa sentite ancora, amico di Dio?

PACE E GIOIA NELLO SPIRITO SANTO / 10 Colloquio con Motovilov




— Cosa sentite ora? Domandò Padre Serafino.

— Mi sento straordinariamente bene.

— Come «bene»? Cosa volete dire per «bene»?

— La mia anima è piena d’un silenzio e d’una pace inesprimibili.

— Amico di Dio, questa è la pace di cui parla il Signore quando dice ai suoi discepoli: «Io vi dono la pace ma non come la lascia il mondo. Sono io che ve la dono. Se voi foste di questo mondo il mondo vi amerebbe. Ma io vi ho eletti e il mondo vi odia. Comunque non abbiate timore perché io ho vinto il mondo» (Gv 14, 27 ; 15, 19, 16, 33). È proprio a questi uomini eletti da Dio ma odiati dal mondo che Dio dona la pace da voi sperimentata in questo momento. «Questa pace — dice l’Apostolo — sorpassa ogni comprensione» (Fil 4, 7). L’Apostolo la chiama così perché nessuna parola può esprimere il ben essere dello spirito ch’essa fa nascere nei cuori degli uomini quando il Signore la concede. Lui stesso la chiama «la mia pace» (Gv 14, 27). Essa è frutto della generosità di Cristo e non di questo mondo; nessuna felicità terrena la può dare. Inviata dall’alto, dallo stesso Dio, essa è la pace «di Dio»… Cosa sentite ancora?

sabato 9 novembre 2024

LA CERTEZZA MORALE, CHE COS'È? / 09-11-2024




Certezza morale. Un concetto molto semplice ma veramente utile.

La maggior parte delle persone si accontenta di pensare di aver ragione e di seguire le proprie abitudini o quelle di tutti. Altre sono insicure e si tormentano con tanti interrogativi, sono sensibili ai rimproveri da chiunque provengano, sono paralizzate nelle decisioni. 

Chiaramente queste due posizioni non sono buone.

Poi ci sono quelle che cominciano a svegliarsi alla fede e desiderano fare la volontà di Dio. Ma come sapere se faccio la volontà di Dio? 

venerdì 8 novembre 2024

CONTRO LE TRUFFE AGLI ANZIANI, I CONSIGLI DEI CARABINIERI / 8 NOV 2024



L’altro sabato è venuto il Tenente della Stazione dei Carabinieri per metterci in guardia e darci consigli contro le truffe agli anziani. L’Assemblea domenicale molto attenta lo ha ringraziato calorosamente per questo intervento e per il servizio che fanno i carabinieri per la nostra città. Mi sembra utile usare il blog per diffondere ancora di più questo messaggio. 


I consigli dei Carabinieri contro le truffe agli anziani

Le cronache riportano sempre più spesso episodi di criminali che approfittano della buona fede dei cittadini, soprattutto anziani. 


Sono innumerevoli le strategie adottate dai malviventi per carpire la fiducia delle loro vittime.

Il truffatore per entrare nelle vostre case o avvicinarvi in strada può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell'INPS, un avvocato e talvolta un appartenente alle forze dell'ordine. I Truffatori possono anche fingersi addetti delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, etc.: nei casi più recenti, hanno simulato fughe di gas, perdite o contaminazioni di acqua per accedere alle abitazioni e farsi consegnare (o rubare) denaro o gioielli.


Per difendersi, ecco un decalogo utile da tenere sempre a mente:

mercoledì 6 novembre 2024

VALENCIA: RESPONSABILITÀ, BENE COMUNE, PREVENZIONE E CURA, LUNGO TERMINE / 02 . 06-10-2024







Il disastro umano, economico ed ecologico di Valencia ci addolora e ci interroga. Nel post precedente ho legato aspetto ecologico e cambiamento climatico. Più di qualcuno nega questa relazione, in primis Miguel Bosè. Si parla di “scie chimiche”. A chi non comprende che le automobili rilasciano fumo bianco solo quando l’aria è più fredda perché allora il vapore acqueo che esce dal motore si vede, e così per gli aerei, non saprei che dire. Se la “Laudato Si” e nessun giornalista d'inchiesta serio parlano di scie chimiche, è perché non esistono. Per il cloud seeding vedi questo link Spagna sotto l'acqua: ti spiego perché il cloud seeding (o inseminazione delle nuvole) non c'entra nulla con l'alluvione - greenMe

Nel post precedente ho parlato anche del fenomeno benedetto e massiccio del volontariato. Il punto però è: come rendere stabile questo fenomeno stupendo e non solo momentaneo, sull’onda dell’emozione. È chiaro che una vita di fede sotto forma di cammino dona pian piano l’assiduità e la solidità necessarie. Far parte di gruppi di volontariato è anch'essa una soluzione. Ma chi non può o non si sente di far parte di un gruppo di volontariato può essere protagonista?

martedì 5 novembre 2024

LA FAMIGLIA È LA PRIMA CHIESA? / martedì XXXI sett. T.O., B, 2024


A più riprese Gesù insiste sul primo posto da dare al Regno di Dio. Spesso, come questa sera, lo fa sotto la forma di una parabola che racconta di una festa e di invitati. 

Secondo Luca, tra i primi invitati due si sentono in colpa e chiedono scusa per scegliere di non venire: hanno fatto un investimento importante e sono presi dalla frenesia di giocare col giocattolo, di verificare se vale i soldi spesi. Razionalmente possono andare a quella cena e aspettare l’indomani, non cambierebbe nulla, anzi, presumibilmente è già sera, meglio andare alla luce del giorno, ma non resistono… Questi oggi siamo noi che appena svegli invece di pregare, guardiamo il cellulare ...

Neppure il terzo viene alla festa ma egli non chiede scusa: il suo matrimonio recente passa prima della cena dell’amico. Si nasconde dietro la umanissima legge ebraica che dà enorme importanza al matrimonio e alla famiglia. Ma il Regno di Dio viene prima di ogni cosa, prima della famiglia. 

Invece, anche oggi molti dicono : la prima chiesa è la famiglia. Sento persino che ci sono catechiste che non vanno a Messa la domenica perché "hanno famiglia". Evidentemente questo è falso. La catechista che non va a Messa, che esempio dona ai bambini e alla sua stessa famiglia? Come può trasmettere la fede che non vive? La prima Chiesa è la Chiesa di Gesù Cristo, la sua Comunità, dove, anche da solo il coniuge credente va ad attingere grazia e luce, forza per portare Cristo nella sua famiglia, servirla e farla diventare “piccola chiesa domestica”, nutrirla attraverso la sua perseveranza e la sua conversione sempre più profonda. 


Prima Lettura  Svuotò se stesso, per questo Dio lo esaltò.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési  Fil 2,5-11

lunedì 4 novembre 2024

IL DISASTRO DI VALENCIA CI INTERROGA / 4 nov. 2024.


Il Cristo dormiente di Paiporta,
sommerso dalle acque fangose
entrate nella chiesa, è il simbolo 
del dolore di questi giorni.



Siamo tutti rimasti attoniti da quanto successo nella notte del 29 ottobre a Valencia. 

Le immagini delle macchine accatastate, del parcheggio sotterraneo diventato trappola mortale per decine di persone, le notizie di morti e dispersi, di saccheggi immediati da parte di persone senza scrupoli, di allarme dato in ritardo, di persone salvate con eroismo, di disfunzioni dell’amministrazione e di generosità di volontari spontanei o membri di gruppi organizzati, tra cui la Chiesa, fanno di questa catastrofe un fenomeno globale. Ci pone molteplici domande che bisogna affrontare.

domenica 3 novembre 2024

TRE DOMANDE SULLE LETTURE DI QUESTA DOMENICA / XXXI DOM T.O., B, 2024




Come comprendo i comandamenti di Dio? Davvero osservarli produce ciò che Dio mi annuncia nella prima lettura: lunga vita, felicità, fecondità e prosperità? Dio ha ragione, oppure è meglio una posizione ambigua per essere felici, o ancora, se non fosse vietato, spesso il peccato sarebbe la migliore soluzione?

Dalla seconda lettura un’altra domanda: prima di Gesù ci sono stati molti sacerdoti. E dopo Gesù, quanti? - Rispondi: “E come si fa a contarli?” 

La risposta è : dopo Gesù, nessun nuovo sacerdote! L’unico sacerdote è “Cristo, poiché resta per sempre”. Quelli che chiamiamo un po' abusivamente ‘sacerdoti’ sono presbiteri, che hanno ricevuto uno spirito da anziani o ‘presbiteroi’, cioè uno spirito di saggezza . È tutta la comunità dei battezzati che, essendo corpo di Cristo in forza del battesimo, esercita in lui il sacerdozio comune. Il Presidente dell’Assemblea eucaristica che esercita il sacerdozio ministeriale parla per tutti quando dice: “ti rendiamo grazie perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale” (Preghiera eucaristica II). È importante che ogni battezzato prenda coscienza di essere Chiesa, di essere, in Cristo, sacerdote, re e profeta. A 60 anni dal Concilio Vaticano II molti non lo sanno o non ne conoscono il significato.

Dal Vangelo ancora una domanda. Perché Gesù, “vedendo che egli aveva risposto saggiamente, disse (allo scriba): «Non sei lontano dal regno di Dio»”.?

È perché quest’uomo non è ancora perfetto, o perché la sua risposta è insufficiente? Scartiamo subito la prima ipotesi. Saremo perfetti solo in paradiso. Ma perché la risposta dello scriba sarebbe insufficiente se riprende le stesse parole di Gesù? Gesù chiarisce ciò che i suoi ascoltatori sanno già: tra i comandamenti che avete ricevuto i più importanti sono… . Ma un giorno egli dirà: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.” (Giovanni 13, 34). Gesù vuole farci passare dal  ‘io’ come misura e punto di riferimento (“Con tutto il tuo cuore…”, “Come te stesso”) a ‘Gesù’ come misura e sorgente. Se non mi lascio amare da Gesù, se non mi apro a lui come sorgente, mai potrò amare come lui. Se non c'è un cuore a cuore con il Signore, un lasciarsi guidare passo passo, una preghiera viva e costante, non prenderò mai Gesù come punto di riferimento e sorgente, ma solo me stesso; sarò fermo e non in cammino scrivendo assieme a Gesù una storia mai raccontata. 

E tu, non sei lontano dal Regno di Dio oppure sei già, benché imperfetto, in esso?


Prima Lettura Ascolta, Israele: ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore.

Dal libro del Deuteronòmio Dt 6,2-6

sabato 2 novembre 2024

IL VOSTRO VOLTO È DIVENUTO PIÙ LUMINOSO DEL SOLE 09 / Colloquio con Motovilov.




Perché non mi guardi?

— Non posso guardarvi, Padre. Dei fulmini lampeggiano dai vostri occhi. Il vostro viso è divenuto più luminoso del sole. Ho male agli occhi…

Il Padre Serafino disse:

— Non abbiate paura, amico di Dio. Siete diventato anche voi altrettanto luminoso perché anche voi ora siete nella pienezza dello Spirito Santo, altrimenti non avreste potuto vedermi così.

Inclinando la sua testa al mio orecchio aggiunse: 

SIAMO NELLA PIENEZZA DELLO SPIRITO. PERCHÉ NON GUARDI 08 / Colloquio con Motovilov




— Allora, domandai a padre Serafino, come potrò riconoscere in me la grazia dello Spirito Santo?

— È semplicissimo, mi rispose il santo. Dio dice: «Tutto è semplice per coloro che acquisiscono la saggezza» (Pr 14, 6). La nostra sfortuna sta nel fatto che noi non la ricerchiamo proprio, questa Saggezza divina la quale, non essendo di questo mondo, non è presuntuosa. Essa è piena d’amore per Dio e per il prossimo e spinge l’uomo alla propria salvezza. Parlando di questa saggezza il Signore dice: «Dio vuole che tutti siano salvati e giungano alla Saggezza della verità» (1 Tm 2, 4). Ai suoi apostoli ai quali mancava questa Saggezza Egli disse: «Come siete privi di Saggezza! Non avete letto le Sacre Scritture? « (Lc 24, 25-27). Il Vangelo aggiunge «Aprì loro l’intelligenza affinché potessero comprendere le Scritture». Avendo acquisito questa Saggezza, gli Apostoli sapevano sempre se lo Spirito di Dio era con loro oppure no e, pieni di questo Spirito, affermavano che il loro operato era santo e gradito a Dio. È per questo che potevano scrivere nelle loro epistole: «È piaciuto allo Spirito Santo e a noi…» (At 15, 28). Essi inviavano i loro messaggi solo dopo che erano persuasi dalla sua presenza sensibile. Allora, amico di Dio, vedete com’è semplice?

LA GRAZIA DELLO SPIRITO SANTO È LUCE 07 / Colloquio con Motovilov




La grazia dello Spirito Santo è Luce

Egli fu trasfigurato davanti a loro e i suoi vestiti divennero bianchi come la neve… (Mt 17, 2). Bisogna ancora che vi dica qualcosa in più affinché comprendiate meglio cosa si intende quando si parla di Grazia divina, come la si può riconoscere, com’è ch’essa si manifesta agli uomini che vengono da essa illuminati poiché la Grazia dello Spirito Santo è Luce.

IN BELGIO 500 PERSONE ESCONO DALLA CHIESA CATTOLICA DOPO IL VIAGGIO DEL PAPA. PERCHÉ? / sabato 02 nov. 2024




Dopo il viaggio di Papa Francesco in Belgio in settembre scorso, più di 500 cattolici hanno ufficialmente apostatato, cioè hanno deciso di lasciare la Chiesa. 

Ricordiamo i fatti: Papa Francesco ha parlato del ruolo della donna e dell’uomo partendo dalle radici, cioè dalla Parola di Dio, soprattutto la Genesi, condannando sia femminismo che maschilismo o machismo e anche la confusione del gender.  Papa Francesco ha visitato la tomba di Re Baldovino, sottolineando un aspetto particolare della sua vita. Quando il Parlamento Belga votò la legge sull'aborto nel 1990, egli ha rifiutato di firmarla perché uccidendo esseri umani innocenti era - come disse il Papa - una legge criminale. Quindi abdicò, la legge fu firmata dal Consiglio dei Ministri in quanto Reggente temporaneo del Regno, richiamando poi il Re che ritornò nei suoi poteri. Una decisione coraggiosa del Re sottolineata da Papa Francesco che ha aggiunto che vuole adoperarsi appena tornato a Roma per aprire il suo processo di canonizzazione in base a tutta la sua vita di cattolico convinto e coerente. 

venerdì 1 novembre 2024

SANTI, NON PER CASO. / Tutti i Santi 2024.

Parrocchia san Gregorio
Barbarigo, Milano



Siamo affascinati dalle Beatitudini. E ringraziamo con tutto il cuore i nostri antenati che sono in paradiso perché si sono appoggiati con fede al Signore e al suo insegnamento e ci hanno trasmesso la grazia di essere cristiani. 

Ricordo la mamma di un sacerdote di Napoli. Allora egli era solo seminarista e lei oggi sarà nella gloria del Signore. Stava in ospedale al capezzale del marito e mi diceva: “mio figlio vuole diventare sacerdote come lo zio. Io sono d’accordo se diventa un buon sacerdote. Non deve fare meno sacrifici di una mamma di famiglia. E ci vogliono tanti sacrifici per fare la mamma!” 

Sono beati perché hanno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello fino a renderle candide, attraversando la grande tribolazione. Non sono parole senza peso. 

Ma se ognuno può aver fiducia, basta accogliere la grazia del Signore, questo implica però voler essere santo, voler lavare fino alla fine da ogni macchia le vesti nel sangue dell’agnello. Non solo amare la pace, ma essere operatore di pace; non solo desiderare essere trattato bene ma essere misericordioso come Gesù, essere miti, essere puri di cuore (leggiamo “Dilexit nos” di Papa Francesco, ci aiuterà!). 

La verità è che ho visto poche persone dichiararsi beati, rallegrarsi ed esultare perché erano insultati, perseguitati, calunniati! Certo per tutti la prima reazione è quella della sofferenza. Ma poi si può portare questa situazione nella luce della fede ed entrare così nella beatitudine. Solo così si diventa santi. Può essere santo un bambino, ma lo deve volere, come tutti noi.


Prima Lettura  Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo  Ap 7,2-4.9-14

CHE DIRE DI HALLOWEEN? CON TUTTA LA BUONA VOLONTÀ...

A Tolosa in Francia, dal 2018
passeggiano per le vie della città
giganteschi e costosissimi
Minotauro e Ragno,
nei giorni 1 e 2 novembre. 
Sarà un caso?



Che dire di Halloween? Accanto a inviti a festeggiare Halloween nel condominio, ecc., si moltiplicano oggi le messe in guardia da parte dei credenti. Mi sembra molto positivo vedere che si tratta spesso di reazioni decise e anche pacate. È positiva soprattutto la rivalutazione della festa di Tutti i Santi che, nel passato recente, sembrava essere solo il primo giorno dei morti. Allo stesso tempo non c'è dubbio che Halloween si diffonde capillarmente sempre di più nella società, anche come occasione di “animazione commerciale” difficile da rifiutare per i commercianti.