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domenica 6 marzo 2022

PERCHE' GESU' DIGIUNA E PREGA QUARANTA GIORNI NEL DESERTO? / I Dom di Quaresima, C.

 

Gesù tentato da satana, mentre a sinistra
l'uomo osserva meravigliato il suo combattimento.

La prima lettura ci ricorda che per un ebreo Dio è il Dio della Storia. Presentando la sua offerta, il piccolo contadino, l’israelita semplice, se ignorante viene imboccato dal sacerdote a professare le meraviglie che Dio ha fatto a favore del popolo di Abramo, anche attraverso la Terra promessa e donata, e quindi anche a lui stesso. Spesso questa dimensione storica della salvezza che Dio ha operato, a livello del popolo di cui facciamo parte e a livello personale, manca nella vita dei battezzati. Ed è un grave danno. Tutto è legato: la Storia, la Parola di Dio, la Terra, la vita personale.

Il Dio che interviene nella Storia è il Dio di una incarnazione progressiva, fino al Figlio Unigenito che è Figlio dell’Uomo, Gesù di Nazareth. E noi siamo venuti dopo Gesù di Nazareth, il Cristo. Siamo stati battezzati nel suo Spirito. Quindi siamo “cristiani”, “altri Cristi” che seguono le sue orme. Per questo la nostra professione di fede non è identica a quella dell’ebreo. Il cristiano ricorda due avvenimenti fondamentali della Storia più recente che Dio ha fatto per il suo popolo, per l’umanità intera: un uomo è risorto, vincitore della morte, è Spirito datore di vita; inoltre quest’uomo è stato costituito Signore, Centro del Cosmo e della Storia. Visto che egli ha ricevuto ogni potere in cielo e in terra, gli avvenimenti attorno a me sono una sua Parola per me. Devo saperli interpretare ed essere protagonista come Gesù.

Invece l’uomo non evangelizzato (anche noi se la Buona Notizia non ha ancora penetrato tutte le dimensioni della nostra esistenza), ignorando la Parola di Dio e la Storia della Salvezza ha tendenza a pensare e pregare così: Dio è Buono e Onnipotente, c'è un pericolo, soffro, sono spaventato, in difficoltà, se lo prego (forse finora l’ho fatto poco, comunque non abbastanza, mi pento e chiedo scusa) lui mi toglierà questa croce, mi farà tornare alla normalità. Questo è uno schema naturale, non cristiano.

Gesù, investito della sua missione per noi al momento del battesimo di Giovanni, è spinto dallo Spirito nel deserto per fare le scelte fondamentali, confrontandosi con le scelte alternative che mescolavano il pensare secondo Dio e il pensare secondo gli uomini. Se Gesù che era senza peccato ha avuto l’esigenza di fare quaranta giorni di digiuno per ottenere il discernimento, come puoi pensare tu di non aver bisogno di fare penitenza in questa quaresima per avere luce sulla tua vita? Il Signore ci salvi dalla guerra, ci salvi! ma non possiamo pregare solo perché ci risparmi e ci faccia ritornare alla vita normale. Quanto abbiamo bisogno di penitenza per avere discernimento in questo momento in cui i fantasmi oscuri si fanno sempre più reali!

 

Prima Lettura  Dt 26,4-10
Professione di fede del popolo eletto.

Dal libro del Deuteronòmio  
Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».
   

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 90
Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».  
   

Seconda Lettura   
Rm 10,8-13
Professione di fede di chi crede in Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani  
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».  
 
Canto al Vangelo 
   Mt 4,4
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

  

Vangelo  Lc 4,1-13
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

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