Una delle prime giovani vite falciate dalla guerra. |
“Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro
Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore, pronto
a ravvedersi riguardo al male». Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci
dietro a sé una benedizione?”
Purtroppo con la guerra in Ucraina abbiamo un motivo
enorme oggi per vivere pienamente questa giornata di penitenza e
digiuno. Mentre si costata giustamente che il male è presente in ogni campo,
certamente non è tutto uguale. Un crimine di guerra non è un generico atto di
guerra, l’aggressione non è uguale alla difesa, e così via. Ma il Signore oggi mi
invita a considerare il male che è in me, perché anch’io sono complice del male
e membro di un’unica umanità afflitta da guerre e odio. Preghiamo per tutti. La pace parte da cuori pacificati
e purificati, come la guerra parte dal peccato che abita nei cuori. E io sono
un peccatore.
Lacerarmi il cuore, ritornare a me, mi fa ritornare
a Dio ma anche alla realtà degli uomini e delle donne, bambini e anziani, miei prossimi.
Luis Badilla oggi racconta una sua esperienza con Madre Teresa di Calcutta che dovrebbe
farci lasciare almeno oggi le considerazioni geopolitiche e complottiste che a nostro
livello lasciano il tempo che trovano.
Madre Teresa gli disse : "Giovanotto, stia attento con alcune parole ... Non sia
leggero quando pronuncia parole come guerra, fame, miseria, povertà. Ricordi
sempre che sono tutti concetti, astrazioni, idee. Sono espressioni che aiutano
ma non sono mai sufficienti per dirci cos’è un uomo e una donna sofferenti. Noi
cristiani siamo chiamati ad amare e difendere l'uomo, la persona e la dignità
dei figli di Dio, che sono sempre carne e ossa. Io, nei tanti anni di vita che
il Signore mi ha donato, non ho mai visto camminare sulle strade di
Calcutta o in giro per il mondo la guerra, la fame, la miseria o la povertà. Ho
visto e toccato morti di guerra, bambini poveri, donne misere, anziani e
affamati, moribondi per strada leccati dai cani”. (Il
Sismografo: Italia Quando Madre Teresa di Calcutta mi disse: "Giovanotto
attento con alcune parole .... Non esiste la guerra, la fame, la
miseria!". Un insegnamento che dà senso a questa giornata di preghiera)
Prima
Lettura Gl 2,12-18
Laceratevi il cuore e non le vesti.
Dal libro del profeta Gioèle
Così dice il Signore:
«Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso,
lento all’ira, di grande amore,
pronto a ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda
e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio.
Suonate il corno in Sion,
proclamate un solenne digiuno,
convocate una riunione sacra.
Radunate il popolo,
indite un’assemblea solenne,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l’altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
«Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al ludibrio
e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
«Dov’è il loro Dio?».
Il Signore si mostra geloso per la sua terra
e si muove a compassione del suo popolo.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 50
Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà di
me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le
mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
Crea in
me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi
la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Seconda Lettura 2 Cor 5,20-6,2
Riconciliatevi con Dio. Ecco il momento favorevole.
Dalla
seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio
stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare
con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro
favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia
di Dio. Egli dice infatti:
«Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
Canto al Vangelo Sal
94,8
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo Mt 6,1-6.16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per
essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre
vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno
gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In
verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai
l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua
elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli
angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu
preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel
segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono
un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico:
hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la
testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il
Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà».
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