Ogni giorno il vescovo capo greco cattolico ucraino rilascia un messaggio rintracciabile sul link sotto. Ecco quello di ieri 30 marzo. Non contraddice il Papa che invoca la messa la bando della guerra e della corsa al riarmo. La Chiesa non parla di disarmo unilaterale. È una scelta che può fare un singolo o anche un gruppo su fortissime motivazioni profetiche. Non può essere imposto a favore dell’aggressore. Attaccare Zelinsky perché non si è arreso ai russi è folle e estremamente crudele. Persino si usa la Bibbia contro di lui citando il famoso giudizio di Salomone (1 Re 3, 16 ss): una prostituta, per salvare il suo bambino, è pronta ad affidarlo all’altra che pretende che sia suo. Se l’altra donna avesse voluto prendere il bambino per ucciderlo, avrebbe reagito in modo diverso! Gli ucraini si difendono con grandissimo coraggio da un’aggressione ingiustificabile. Certo, sarebbe meglio avere mezza dozzina di san Francesco per convincere tutti a deporre le armi. Preghiamo la Vergine Maria, da papa Francesco invocata specialmente su Russia e Ucraina, di guidare i cuori di tutti.
Ucraina
Videomessaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della
Chiesa greco-cattolica ucraina nel 35mo giorno di guerra in Ucraina
"Ringrazio tutti coloro che hanno il
coraggio di dire la verità. Che non solo ascoltano la verità sull'Ucraina, ma
la rivelano al mondo. In questo modo, smascherando, portando alla luce il
diavolo, lo disarmano. Questo ci dà la forza per vincere"
[Text: Italiano, English, Español]
(Chiesa greco-cattolica ucraina, Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore,
Roma)
30 marzo 2022
Video (en, es)
Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle in Cristo. Oggi è il 30 marzo 2022 e l'Ucraina sta già
vivendo il 35° giorno di questa difficile guerra patriottica.
Sempre di più cominciamo a notare le dirette conseguenze di questa guerra che
porta con se uccisioni di massa. Vediamo come il nemico distrugge, senza pietà,
le nostre città e villaggi, fucila i civili senza considerare l’eredità
spirituale né culturale del popolo ucraino.
Ora vediamo sempre di più le conseguenze di questa guerra. La guerra porta la
distruzione con se. Intere città e villaggi si sono trasformati nei luoghi
fantasma: una volta vi era una prosperosa vita intellettuale, spirituale,
sociale, e oggi ci troviamo terra bruciata e il vento. La guerra porta sempre
la fame, porta la miseria della gente. Dobbiamo essere pronti a superare, in un
modo o nell'atro, queste terribili conseguenze.
Abbiamo visto milioni di persone lasciare le loro case. Oggi si parla di quasi
3 milioni di profughi che hanno varcato i confini dell'Ucraina. Si dice che
almeno 6 milioni di persone sono state private di loro città e villaggi, e la
metà di loro sono bambini...
L'Ucraina ha perso il 50% della sua economia. Ciò significa che il prossimo
mese sarà, forse, uno dei più difficili.
Ma l’Ucraina resiste! L'Ucraina lotta! L'Ucraina vince e stupisce il mondo.
Tutti cercano i motivi: “Perché? Da dove viene la forza degli ucraini? Nel nome
di che cosa sacrificano le loro vite?”
Questa guerra sempre di più ci ricorda le regole della guerra invisibile, della lotta spirituale, che ogni cristiano conduce contro il diavolo, contro il male e i suoi servi. Oggi voglio ricordare un’altra regola di questa lotta spirituale. Il male aleggia sempre nell'oscurità. Se il diavolo, se gli spiriti maligni sono tirati fuori, alla luce, se sono messi allo scoperto, il diavolo perde subito la forza. Viene distrutto dalla luce. La luce della Verità di Dio lo indebolisce e lo disarma. Pertanto, se nascondiamo o celiamo i nostri peccati, i nostri difetti, questi diventano più forti, ci dominano. Ma quando li portiamo alla luce, andiamo a confessarci, ne parliamo sinceramente a noi stessi e apriamo i nostri cuori al padre spirituale, è come se portassimo alla luce il diavolo e gli togliessimo il potere.
Riflettendo su queste regole di lotta spirituale, sulla necessità di sfatare, di smascherare il male, oggi voglio ringraziare in modo particolare tutti i media. Ringraziare tutti quei giornalisti che raccontano la verità a costo della propria vita. Dicono la verità sulla sofferenza e il dolore dell’Ucraina.
Sappiamo che alcune parole sono vietate in Russia oggi, come la parola "guerra". Ringrazio tutti coloro che hanno il coraggio di dire la verità. Che non solo ascoltano la verità sull'Ucraina, ma la rivelano al mondo. In questo modo, smascherando, portando alla luce il diavolo, lo disarmano. Questo ci dà la forza per vincere.
Nella nostra vita spirituale, sappiamo che ci sono i cosiddetti "peccati altrui", cioè peccati commessi da un'altra persona, ma noi possiamo diventare corresponsabili dei peccati di un'altra persona. Uno di questi peccati è «tacere del peccato, lodare il peccato altrui». Oggi esorto tutti voi a non essere coinvolti nei peccati degli altri. Non diventare complici dei crimini, che stanno avvenendo in Ucraina, con il vostro silenzio o la paura di dire la verità.
Portiamo il diavolo alla luce, e vinceremo! Perché sentiamo che la luce di Dio illumina oggi il cuore degli ucraini. E la verità, per la quale viviamo e moriamo, è il senso della nostra forza, della resilienza, e sarà la chiave della vittoria dell'Ucraina.
Dio, benedici l'esercito ucraino! Dio, salva l'Ucraina! Benedici il popolo ucraino!
La benedizione del Signore sia su di voi con la Sua grazia e il Suo amore per l'umanità ora e per sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Gloria a Gesù Cristo!
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