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giovedì 25 ottobre 2018

UN FUOCO CHE PORTA DIVISIONE? / Giovedì XXIX° sett. T.O.

Accendere un fuoco sulla terra.

“Ricchezza della gloria di Dio, potenza che rafforza, ampiezza, lunghezza, altezza e profondità smisurate dell’amore di Cristo, essere ricolmi di pienezza, ottenere molto più di quanto possiamo domandare e perfino pensare” (prima lettura), “accendere un fuoco sulla terra, un battesimo che angoscia, divisione in famiglia e non pace” (Vangelo). Quante espressioni sotto la penna di san Paolo o sulla bocca di Gesù che ci meravigliano e insieme ci sorprendono! In particolare Gesù che vuole portare divisione nelle famiglie! È proprio la stessa persona che aveva detto che non spezzava la canna incrinata, non spegneva la candela smorta e che sembrava un tipo tranquillo?
La fiamma d’amore che divampa dal cuore di Cristo, da Colui che "parla dal fuoco, dalla nube e dall’oscurità" (Deuteronomio 5,22), vuole a tutti i costi salvare tutti e muore per tutti, i più indegni compresi. Ma egli lascia piena libertà alle sue creature. Dice a colui che lo tradisce: “quello che hai deciso di fare fallo presto” (cfr. Giovanni 13, 27). Certamente desidera che Giuda si salvi e accoglierebbe il minimo segno di pentimento, di ravvedimento, come ha fatto per il malfattore crocifisso accanto a lui. Ma come san Paolo vuole che i cristiani  di Efeso, che hanno conosciuto Cristo e hanno aderito a lui, non si fermino per strada ma vadano fino alla fine del cammino, Gesù mette in guardia tutti noi. Siamo nell’errore se abbiamo pensato che la fede e la preghiera fossero una assicurazione per stare tranquilli e seduti, per non dover lottare e se ci scandalizziamo riscontrando difficoltà negli altri, nel nostro ambiente o in noi stessi. Tutto il discorso di Gesù nell’ultima cena secondo san Giovanni è un avvertimento e un incoraggiamento insieme : non si turbi il vostro cuore e non si abbatta, non vi scandalizzate, questo vi ho detto perché abbiate pace in me. In questo mondo avete da soffrire, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo.
Oggi è il giorno buono per credere all'amore di Dio e rispondere dando segni concreti di conversione, per essere docili alla grazia.

Prima Lettura   Ef 3, 14-21
Radicati e fondati nella carità, siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. 
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suo Spirito.
Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.
A colui che in tutto ha potere di fare
molto più di quanto possiamo domandare o pensare,
secondo la potenza che opera in noi,
a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù
per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen.  

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 32
Dell’amore del Signore è piena la terra.
Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate. 
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra. 
Il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.      

Canto al Vangelo
    Fil 3,8
Alleluia, alleluia.

Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura,
per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui.
Alleluia.


Vangelo   
Lc 12, 49-53
Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione. 
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».  

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