Visualizzazioni totali

giovedì 11 ottobre 2018

LA RIVOLUZIONE DELL'OBBEDIENTE / 11 ottobre memoria di san Giovanni XXIII e anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II

cerimonia di apertura del Concilio in S. Pietro.

“Oboedientia et pax”. Dall’obbedienza viene la pace. Questo era il motto episcopale rivoluzionario di Papa Giovanni, figlio di contadini, prete bergamasco, Nunzio in zone periferiche poi nella Parigi del dopo guerra, Patriarca di Venezia e infine vescovo di Roma dal 1958 al 1963. Questa frase non sembra tanto rivoluzionaria, eppure lo è perché sorge dal profondo del Vangelo, dal profondo della Fede della Chiesa e tutto ciò che viene dallo Spirito Santo è una profonda e benefica rivoluzione per l’uomo.
Obbediente sempre, perciò rivoluzionario lo fu chi scelse questa frase. Pochi se ne resero conto finché non fu eletto Papa. Però, Nunzio in posti secondari come la Bulgaria poi la Turchia e la Grecia, viveva già il rinnovamento che avrebbe proposto poi a tutta la Chiesa perché seguiva il Vangelo senza i rivestimenti del potere.
Tutti riconoscono la sua bontà, la sua santità. Eppure ancora qualcuno non capisce la sua opera maestra: il Concilio Vaticano II. Com'è possibile però che un uomo così santo, una volta eletto da un Conclave legittimo alla missione di vescovo di Roma e quindi di Papa della Chiesa Cattolica non sia guidato dallo Spirito Santo per un’opera tanto importante? Che questo Concilio non venga da Dio? Dio forse può abbandonare la sua Chiesa?
Abbiamo detto ieri che la Chiesa ha vissuto e subito scandali, anche causati dai suoi vertici, momenti in cui è stata molto influenzata dai poteri mondani. Ma proprio nel secolo XX° i Papi sono stati scelti liberamente senza pressioni delle nazioni importanti che, fin quando ci fu lo Stato Pontificio, esercitavano il diritto di veto sul Conclave. Nel secolo XX° tutti i Papi sono stati riconosciuti santi o comunque uomini di Dio, profondamente e sinceramente dediti alla missione spirituale. Proprio in quel momento non sarebbero stati capaci di comprendere la volontà di Dio?
Quando Paolo VI ha detto che i fumi di Satana erano entrati nella Chiesa, forse parlava di se stesso o del Concilio che aveva voluto? Assurdo! Se fosse un traditore non avrebbe accusato se stesso e chi la pensava come lui … Elementare caro Watson. Se invece Paolo VI ha voluto continuare il Concilio Vaticano II, mentre aveva tutto il potere di fermarlo come voleva la minoranza, poteva benissimo farlo. I lavori del Concilio in quel momento erano sospesi. Bastava non convocare la Sessione successiva. Si poteva tranquillamente anche usare una formula diplomatica dicendo che c'era bisogno di una pausa di riflessione, ecc… e rimandare alle calende. Paolo VI in occasione della Enciclica Humanae Vitae e in tante altre occasioni ha dimostrato di essere capace di andare contro la maggioranza, di andare perfino contro il parere di esperti da lui stesso convocati. Quindi se egli ha continuato e poi attuato il Concilio è perché lo voleva fare e sentiva davanti a Dio che il Concilio era volontà Sua.
Non a caso la data scelta per la memoria di san Giovanni XXIII è la data anniversaria dell’apertura del Concilio. Oggi 56 anni fa, iniziò il Concilio Vaticano II.
Celebriamo con gratitudine a Dio la memoria di san Giovanni XXIII e lo benediciamo per il Concilio che è stata la più grande grazia spirituale ricevuta dalla Chiesa nel secolo XX° disse papa Giovanni Paolo II. Tornando nella sua diocesi l’allora vescovo Karol Wojtyla disse che fu grazie al Concilio che egli potè fare la sintesi della sua fede. Scrisse un manuale del Concilio e indisse un sinodo diocesano per lo studio dei suoi Testi da parte di tutti, preti e laici. Il vescovo Romero che sarà canonizzato domenica prossima passava molto tempo allo studio dei Documenti del Concilio e radunava attorno a sé dei preti per fare dei ritiri dediti alla lettura e allo studio di questi Documenti. Grazie alla sua fede nella Chiesa e nel suo Magistero, divenne santo secondo il Vangelo e difensore autentico dei poveri. Benediciamo ancora il Signore perché i due Papi dopo Paolo VI hanno continuato e continuano l’applicazione del Concilio.

Nessun commento:

Posta un commento