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martedì 9 ottobre 2018

LA CONTEMPLAZIONE E' ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO / martedì XXVII° sett. T.O.

Diego Velasquez - Gesù in casa di Marta e Maria.

Il Samaritano del Vangelo di ieri viene lodato per il suo servizio. Marta nel Vangelo di oggi, padrona di casa compiuta che serve il Signore, viene prima lasciata indaffararsi poi viene “rimproverata” quando si lamenta di essere stata lasciata sola a servire. Perché questa differenza? Nel caso del Samaritano si tratta di salvare una persona in pericolo. Allora, come dice san Vincenzo de Paoli, il sacerdote e il levita, soccorrendo quell'uomo, avrebbero "lasciato Dio per Dio", forse arrivando in ritardo al Tempio, oppure dovendo sottomettersi ad una purificazione fastidiosa nel caso in cui avessero toccato un uomo già cadavere o il suo sangue. Marta invece “strafà”. Il Cristianesimo è semplice, come Gesù. Tante energie spese presso la statua del Santo Patrono, oppure per certe pomposità cerimoniali non sono necessariamente al servizio del Signore e comunque non prioritarie.


Maria, la sorella di Marta, ha scelto invece la parte migliore. Ha scelto la contemplazione. 
Spesso immaginiamo la contemplazione come lo stare in silenzio davanti al Santissimo, magari solennemente esposto tra nuvole di incenso. Il silenzio è molto necessario alla vita autentica di preghiera. Ma l’immagine immediata che ci propone il Vangelo della contemplazione è l’ascolto della Parola di Gesù. Maria è seduto ai piedi del Maestro, cioè nell’atteggiamento tipico del discepolo, e “ascoltava la sua parola”. Non l’ho inventato io. Sappiamo anche che i discepoli dialogavano con il loro maestro facendo domande o essendo interrogati! 
Molte preghiere prese in tanti libretti, senza la meditazione assidua e seria della Parola di Dio hanno perfino portato qualcuno ad una religione con molte immagini ed etichette cristiane, ma diversa dal Cristianesimo. San Paolo oggi ci ricorda che nel voler praticare e difendere le tradizioni non incontrava Dio ed era molto aggressivo verso i cristiani! Molti di più ancora, sono stati portati ad una religione intimistica e consolatoria, sostanzialmente sterile e autoreferenziale. 
Il cristiano invece è un discepolo che segue un Maestro (“didaskalos”) che insegna, e il cristiano, per natura, è qualcuno che si forma sulla Parola di Dio ogni giorno, perché la Parola è il suo Pane. 

San Paolo nella prima lettura infatti ci ricorda anche che la sua missione è di annunciare il Figlio di Dio e per lui evangelizzare è un “Culto Spirituale”. Quanto la Chiesa delle tante messe, senza omelia per lo più, alcuni decenni fa, era lontana dalla verità della Scrittura! 


Prima Lettura  Gal 1, 13-24
Dio si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo: perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri.
Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
In seguito, tre anni dopo, salii a Gerusalemme per andare a conoscere Cefa e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. In ciò che vi scrivo – lo dico davanti a Dio – non mentisco.
Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilìcia. Ma non ero personalmente conosciuto dalle Chiese della Giudea che sono in Cristo; avevano soltanto sentito dire: «Colui che una volta ci perseguitava, ora va annunciando la fede che un tempo voleva distruggere». E glorificavano Dio per causa mia. 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 138
Guidami, Signore, per una via di eternità.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda.

Meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.   

Canto al Vangelo 
 Lc 11,28  
Alleluia, alleluia.

Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 10, 38-42
 
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
 

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