Ieri
pomeriggio bussano alla mia porta due testimoni di Geova. Un dialogo molto veloce
perché stavo uscendo, che mi lascia sempre un po’ l’amaro in bocca perché mi
chiedo se ho detto parole utili alla salvezza di queste persone:
-Veniamo a parlare di Bibbia. – Conosco
la Bibbia. La vostra è una traduzione falsificata in quei passi che vanno
contro le vostre teorie. – Ognuno può avere un’interpretazione diversa … - Sì, con
gli evangelici abbiamo la stessa Bibbia e abbiamo interpretazioni diverse. Ma i
vostri traduttori che non hanno mai fatto conoscere i loro nomi per paura di essere
confutati hanno falsificato la traduzione. Basta prendere un interlineare serio
del Nuovo Testamento per rendersene conto. Questo vostro modo di fare non è
onesto.
Tutto
quanto sopra è vero e lo riporto se può servire a qualcuno.
Ma
san Paolo e gli altri Apostoli come tutti i primi cristiani non portavano la Bibbia
appresso. Non annunciavano la Bibbia. Il Nuovo Testamento, i Vangeli e le
lettere degli Apostoli non esistevano ancora, si stavano formando. I cristiani annunciavano
l’Amore di Dio: “Dio ti ama, ne siamo sicuri
perché ha mandato Gesù di Nazareth per espiare i tuoi peccati e, messo a morte,
è risorto e costituito Signore. Noi l’abbiamo incontrato”. Gli evangelizzatori
si muovevano nello Spirito del Risorto, e portavano con sé questo Spirito
donandolo a chi accoglieva la loro predicazione. In comunione con lo Spirito di
Cristo ascoltavano dentro di sé le parole che suggeriva per donarle alle persone
incontrate (Vangelo).
Però
fa bene ricordare che la Chiesa primitiva “non aveva libri” ma un messaggio
vivente: Gesù Risorto che accompagnava i cristiani e la sua comunità, la sua Chiesa.
Maometto ha chiamato ebrei e cristiani la “Gente del Libro” (‘Ahl el Kitàb). Ma
noi non possiamo lasciarci rinchiudere in questa definizione troppo povera[1]. Gli ebrei
si definiscono “la Gente della Parola”, noi cristiani siamo “la Gente di Gesù”.
La Parola viva è più della Scrittura, Gesù è il compimento della Parola, è il
compimento delle Promesse di Dio, il suo Sì pieno e definitivo che, vincitore della
morte e del peccato, cammina con noi in ogni istante per farci misericordia.
San
Paolo contempla la vita delle comunità e le opere del Signore in mezzo ad esse.
E raccontando questa vita, lascia una
testimonianza che diventa Parola di Dio per tutte le generazioni. Gesù ci
assicura che lo Spirito Santo crea volta per volta sulla bocca dei credenti quella
Parola che serve.
È
vero: agli amici testimoni di Geova ho detto che io ero testimone di Gesù Risorto
che per me ha dato la vita, a differenza di Geova, e che Gesù mi accompagna. Ma
sarà stato sufficiente? Mi sento sempre molto vuoto. Quando tu ti guardi dentro
con gli occhi del cuore, quale spirito di rivelazione ti ha dato il Signore?
Prima Lettura
Ef 1, 15-23
Dio ha dato Cristo alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui.
Dio ha dato Cristo alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui.
Dalla lettera di san Paolo
apostolo agli Efesìni
Fratelli, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore.
Egli la manifestò in Cristo,
quando lo risuscitò dai morti
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
al di sopra di ogni Principato e Potenza,
al di sopra di ogni Forza e Dominazione
e di ogni nome che viene nominato
non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro.
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi
e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose:
essa è il corpo di lui,
la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 8
Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa.
Fratelli, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore.
Egli la manifestò in Cristo,
quando lo risuscitò dai morti
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
al di sopra di ogni Principato e Potenza,
al di sopra di ogni Forza e Dominazione
e di ogni nome che viene nominato
non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro.
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi
e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose:
essa è il corpo di lui,
la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 8
Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa.
O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,
con la bocca di bambini e di lattanti.
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,
con la bocca di bambini e di lattanti.
Quando vedo i tuoi cieli,
opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?
Davvero l’hai fatto poco
meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.
Canto al Vangelo Gv 15,26
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.
Alleluia.
Vangelo Lc 12, 8-12
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.
Canto al Vangelo Gv 15,26
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.
Alleluia.
Vangelo Lc 12, 8-12
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
[1] L’unica “gente del Libro” sono i musulmani che basano
tutta la loro religione sul “Nobile Corano”, di cui l’originale, custodito in
cielo “in lingua araba chiara”, è “disceso” su Maometto che l’ha ripetuto parola
per parola. Per quanto l’Islam abbia dei valori, vediamo quanta rigidità, quanta
ristrettezza comporta questa impostazione: un libro eterno, che obbliga i
musulmani di tutto il mondo a pregare in una lingua che non conoscono, che fa estrema
fatica di fronte ai mutamenti storici per paura delle “novità” (bid‘a), che impegna
gli studiosi a giustificare in commenti lunghissimi gli errori grammaticali del
testo coranico…. (su questo punto, anche la Bibbia è stata scritta a volte da
persone che non conoscevano bene la grammatica e comunque la trasmissione lungo
i secoli ci ha consegnato passi di difficile comprensione per i quali le note
delle nostre bibbie dicono: “testo corrotto”, oppure “traduzione congetturale”.
Questo però, a differenza dei musulmani non ci crea difficoltà).
Grande competenza e convinzione,mi sarà utile anche a me ,quando postano la loro Bibbia.
RispondiEliminaIo in genere li porto a discutere sul Credo,e mi aiuta molto.