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mercoledì 24 ottobre 2018

LE SORPRESE DI DIO: GLI STRANIERI SONO CHIAMATI A CONDIVIDERE LA STESSA EREDITA' / mercoledì XXIX° sett. T.O.


Mi sembra che ciò che unisce le due letture di oggi è che Dio sorprende! Sei pronto ad accogliere le sorprese di Dio, i cambiamenti che Dio ti chiede, ad essere una Chiesa in uscita?
Nella prima lettura san Paolo si meraviglia della sorpresa che Dio fa al suo popolo in Cristo Gesù. Infatti, la prima sfida che ha dovuto affrontare la Chiesa – ed è l’argomento del Primo Concilio, il Concilio di Gerusalemme – è quello dell’accoglienza degli stranieri, dei diversi. Anche se si sono trovati riferimenti nelle Scritture precedenti questa apertura è stata, per l’insieme dei credenti, una immensa sorpresa e una immensa richiesta di adattamento degli usi e costumi e delle mentalità. Solo la Risurrezione di Gesù poteva aprire le menti a questo punto e dare la forza di compiere una tale rivoluzione.  Prima, per entrare a far parte del popolo eletto bisognava imparare tutti gli usi ebraici, bisognava diventare culturalmente ebreo. In un’immagine scioccante e audace san Paolo dice che Gesù ha abolito la Legge fatta di precetti e prescrizioni. Da un fenomeno marginale questa entrata a pieno titolo degli stranieri nella Chiesa, diventa invece la caratteristica della Chiesa Cattolica cioè Universale. Ne abbiamo un segno molto importante guardando all’elenco dei Papi. Molti sono stranieri, specialmente nei primi secoli.
Ecco sotto l’elenco dei Papi stranieri. Per essere semplici ho tenuto conto solo del luogo di nascita di ogni Papa. E ho considerato italiani tutti quelli che sono nati in terre “italiche”, secondo il territorio attuale dell’Italia. La Storia dell’Italia, del modo di elezione dei Papi e del sentimento di appartenenza ad una nazione o ad un’altra è qualcosa di troppo complesso perché io cerchi di usare criteri più fini. Chi fosse capace di addentrarsi con competenza in questi intrecci troverebbe molti più Papi “non italiani” nella Storia del Papato. Ma soltanto questa rassegna veloce è indicativa di come la Chiesa ha da sempre una vocazione universale e ha accolto a pieno titolo i vari popoli nel suo seno, non in una prospettiva di assimilazione al modello culturale del “Centro” romano (una prospettiva coloniale), ma come fratelli che portano le loro ricchezze proprie rigenerate dal Vangelo. I cristiani sono fratelli uguali tra loro, che vivono tutti da “pellegrini e forestieri in questo mondo”, malgrado tutte le imperfezioni e limitazioni della realtà concreta. È bene tenerne conto sempre, in particolare quando guardiamo lo straniero, e quando le nostre comunità sono multietniche. Se lo straniero non è mio fratello, Dio non è mio Padre.
San Pietro, nato a Betsaida, Regno di Giuda, 33 – 76 d.C.; il suo successore, san Lino 67-76), lui è nato a Volterra, non a Roma; poi abbiamo sant’Anacleto (Cleto) (76-88) nato ad Atene (Grecia); poco dopo troviamo sant’Evaristo (97-105) di Betlemme); il 9° papa è sant’Igino (136-140) greco; l’11° è sant’Aniceto (155-166) nato in Siria; il 13° è greco, sant’Eleuterio (175-189), gli succede san Vittore nato in Africa del Nord (189-201); al III° secolo troviamo san Sisto, greco (257-258) e san Caio (283-296) dalmata; al IV° secolo san Damaso (366-384) portoghese o di origini spagnole; al V° secolo san Gelasio (492-496) è cabile (nell’attuale Algeria). Al VI° secolo, vengono eletti Papi nati in Italia ma sotto dominio barbaro. Pelagio II (579-590) è lui stesso nato da una famiglia gotica. Siamo arrivati al Papa n. 63. VII° secolo: Giovanni IV, dalmata (640-642), Teodoro I°, nato a Gerusalemme (642-649), Giovanni V (685-686) viene dalla Siria, papa Conone (686-687) è Trace. VIII° secolo: Giovanni VI (701-705) è nato ad Efeso (Asia Minore), Sisinnio (708) viene dalla Siria, diventata califfato musulmano, come Papa Costantino (708-715) e san Gregorio III (731-741). X° secolo: Gregorio V (996-999) è del Ducato di Sassonia, mentre Silvestro II (999-1003) è francese. XI° secolo: Clemente II (1046-1047) è del Ducato di Sassonia, Damaso II (1048) è bavarese, san Leone IX (1049-1054)  è dell’Alsazia, Vittore II (1055-1057) è del ducato di Svevia, Stefano IX (1057-1058) del ducato di Lorena, Nicolò II (1058-1061) della Borgogna, Urbano II (1088-1099) della Champagne. Nel secolo successivo abbiamo Callisto II della Borgogna e Adriano IV, inglese..  Nel XIII° secolo ci sono 4 papi francesi e uno  portoghese, nel XIV°, altri 7 papi francesi. Con il XV° secolo appaiono due papi spagnoli di cui Rodrigo Borgia, papa Alessandro VI°. Il Papa che dovette affrontare la crisi provocata da Lutero, fu Adriano VI, olandese (1522-1523). Era il 218° Papa. Dopo i Papi sono tutti italiani fino a nostri giorni, quando venne eletto il primo Papa polacco, san Giovanni Paolo II, e dopo di lui papa Benedetto XVI tedesco e papa Francesco, argentino. 49 Papi chiaramente non italiani su 266

Prima Lettura   Ef 3, 2-12
Il mistero di Cristo è stato manifestato: le genti sono chiamate a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui vi ho già scritto brevemente. Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo, del quale io sono divenuto ministro secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata concessa secondo l’efficacia della sua potenza.
A me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.    

Salmo Responsoriale  
 Is 12
Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza.


Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele. 
  
Canto al Vangelo 
  Mt 24,44
Alleluia, alleluia.

Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.

Vangelo   Lc 12, 39-48
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».  

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