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giovedì 18 ottobre 2018

SAN LUCA E IL CONCILIO VATICANO II / 18 ottobre



Tra i quattro Evangelisti, due fanno parte dei Dodici scelti da Gesù e due no. Eppure quando la Chiesa ricorda san Marco e san Luca, li assimila agli Apostoli (=inviati), come anche san Paolo. E questo perché, benché non siano considerati vescovi, hanno diffuso la Buona Notizia in modo esemplare e la Chiesa è nata per evangelizzare, per annunciare il Regno di Dio, anzi, per portare questo Regno mediante l’annuncio e la testimonianza, perché la fede viene dall’ascolto.
Un giovane gesuita lituano ha chiesto a settembre a papa Francesco come poterlo sostenere nella sua missione. Visibilmente sorpreso, il Papa ha esitato un momento poi ha risposto deciso: «Se vuoi aiutarmi, agisci in modo da portare avanti il Concilio nella Chiesa. E aiutami con la tua preghiera. Ho bisogno di tanta preghiera».
Come leggere i documenti del Concilio per applicarli? Anche con la buona volontà e l’impegno, non è alla portata di molti. E se il Papa dice ad un gesuita di portare avanti il Concilio nella Chiesa è perché non è ancora abbastanza presente nelle parrocchie, nei gruppi di preghiera, o è presente in modo distorto. Come farò io a discernere ciò che non va? Ai seminaristi lombardi il Papa ha dato una risposta molto utile:  «Come si costruisce la Chiesa? Prendete il Libro degli Atti degli Apostoli. Non c’è un altro metodo fondamentale diverso (di costruire la Chiesa che quello indicato dagli Atti degli Apostoli). Sì, ci sono sfumature, cambiamenti di epoca, ma l’essenziale è lo stesso che ha fatto Gesù. »
Gli Atti degli Apostoli sono stati scritti da san Luca. È da tempo che desidero commentare passo passo questo Libro e la risposta del Papa ha ravvivato in me questo desiderio. Intanto durante il tempo pasquale se ne leggono nella liturgia tutti i passi essenziali.
Nelle letture di oggi notiamo il gran numero di laici impegnati nell’evangelizzazione, direttamente oppure come collaboratori. Ma ancora oggi la messe è molta e gli operai pochi. Anche noi cristiani ci nascondiamo spesso dietro le nostre preghiere, oppure i nostri doveri, per non seguire lo Spirito che ci spinge a fare le cose in modo da rendere presente il Regno di Dio, crocifiggendo noi stessi come Cristo, oppure con l’audacia di una parola che annunci a chi abbiamo davanti che Dio lo ama.
Siamo pronti oggi a rompere tutti i legami che ci paralizzano nell’evangelizzazione? A rimetterci nelle mani di Dio totalmente perché ci possa usare liberamente come strumenti del suo Regno?

Prima Lettura  2 Tm 4, 10-17
Solo Luca è con me.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo Timòteo
Figlio mio, Dema mi ha abbandonato, avendo preferito le cose di questo mondo, ed è partito per Tessalònica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. Solo Luca è con me.
Prendi con te Marco e portalo, perché mi sarà utile per il ministero. Ho inviato Tìchico a Èfeso. Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Tròade in casa di Carpo, e i libri, soprattutto le pergamene.
Alessandro, il fabbro, mi ha procurato molti danni: il Signore gli renderà secondo le sue opere. Anche tu guàrdati da lui, perché si è accanito contro la nostra predicazione.
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero.

Salmo Responsoriale   
Dal Salmo 144
I tuoi santi, Signore, dicano la gloria del tuo regno.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza. 
Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. 
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità. 

Canto al Vangelo  
 Gv 15,16
Alleluia, alleluia.

Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.

  
Vangelo  Lc 10, 1-9
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”». 


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