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venerdì 12 ottobre 2018

ALLORA VA, PRENDE SETTE SPIRITI PEGGIORI DI LUI ... / venerdì XXVII° sett. T.O.

Padre Pio in Preghiera.

Alla Messa di questa mattina una fedele mi ha chiesto di spiegarle il fatto della "condizione peggiore di prima" della persona liberata dal demonio. Infatti ad un primo impatto questa frase di Gesù intimorisce e potrebbe scoraggiare.
Riprendiamo tutta la citazione:
“Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima”.


La spiegazione è semplice e non ci porta a nessuno scoraggiamento anche se ci impegna alla lotta, appoggiati a Dio. Mentre la salvezza è gratuita, è grazia, “il Dio che ti ha creato senza di te non ti salverà senza di te” dice sant’Agostino che è il grande Dottore della Grazia. San Francesco di Sales sviluppa questo concetto nel senso della dignità e grandezza dell’uomo e della sua libertà. Dice che la salvezza è gratuita ma avviene in “un modo degno di una creatura intelligente e libera”. 
Così la liberazione dallo spirito impuro è opera di Dio ma ci impegna a crescere poi, a fortificarci nella  virtù, a scegliere veramente da quale parte vogliamo essere.

La chiave infatti è nella frase precedente del Vangelo: Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde”.
Chi si adagia, chi dice: “Dio mi ama così come sono” nel senso che non ha bisogno di convertirsi giorno dopo giorno va verso brutte sorprese. La mondanità o i vizi di alcuni veramente chiamati all’inizio da Dio con una vocazione santa è purtroppo sotto gli occhi di tutti. Per non andare nel pesante di crimini commessi da membri del clero, conosco un prete che lasciò il sacerdozio perché aveva finalmente trovato l’amore di cui aveva bisogno (di una donna) e dopo dieci anni ha divorziato…
Meditiamo questa frase di Gesù. Mentre dice agli apostoli che chi non è contro di loro è per loro, egli dice chiaramente: Chi non è con me, è contro di me” (non dice: chi non è nella Chiesa, ma chi non è con me). Ma non basta. Non possiamo accontentarci di dire: “ma io, grazie a Dio, sono con Gesù” e sederci. Gesù ha aggiunto: Chi non raccoglie con me, disperde”.
Il credente seduto tranquillo nel suo tran tran senza audacia e generosità, senza uscire da se stesso, disperde. Preghiamo gli uni per gli altri.

Prima Lettura   Gal 3, 7-14
Quelli che vengono dalla fede sono benedetti insieme ad Abramo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, riconoscete che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede. E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunciò ad Abramo: «In te saranno benedette tutte le nazioni». Di conseguenza, quelli che vengono dalla fede sono benedetti insieme ad Abramo, che credette.
Quelli invece che si richiamano alle opere della Legge stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: «Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della Legge per metterle in pratica». E che nessuno sia giustificato davanti a Dio per la Legge risulta dal fatto che il giusto per fede vivrà. Ma la Legge non si basa sulla fede; al contrario dice: «Chi metterà in pratica queste cose, vivrà grazie ad esse».
Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della Legge, diventando lui stesso maledizione per noi, poiché sta scritto: «Maledetto chi è appeso al legno», perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse ai pagani e noi, mediante la fede, ricevessimo la promessa dello Spirito. 

Salmo Responsoriale  
  Dal Salmo 110 
Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano.

Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.

Egli dà il cibo a chi lo teme,
si ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,
gli diede l’eredità delle genti.       

Canto al Vangelo   
Gv 12,31-32
Alleluia, alleluia.

Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori.
E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me.
Alleluia.


Vangelo
   Lc 11, 15-26
Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, 
[dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».

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