Visualizzazioni totali

lunedì 13 agosto 2018

EZECHIELE, PIETRO, UN DIO CHE ACCOMPAGNA / lunedì XIX° sett. T.O.



Nella desolazione profonda della deportazione il Signore si manifesta potente e mistero insondabile ma presente a fianco del suo popolo per incoraggiarlo e sostenerlo attraverso la visione del Sacerdote Ezechiele.
Nella situazione imbarazzante nella quale si è trovato Pietro riguardo alla tassa del Tempio (risponde per il Maestro mentre non conosce la sua posizione, forse lo fa per soggezione di fronte agli incaricati e magari le altre persone presenti) Gesù gli da un segno della vicinanza di Dio. È stupefacente il modo con cui Gesù corregge Pietro!!! e ci da un esempio dell'atteggiamento che deve avere il cristiano che si piega e non pretende pur consapevole della sua dignità.
L’esilio continua ed è una situazione carica di tante sofferenze. Pietro continua ad affrontare situazioni difficili … Ma Dio si è reso presente per sostenere il cammino di fede nella speranza.
Anche noi oggi il Signore non ci abbandona e ci parla in tanti modi, con l’esperienza della preghiera a cuore aperto, con la testimonianza della coscienza retta, con i segni provvidenziali che il Signore semina nella vita di ognuno dei suoi figli. Anche a noi il Signore viene incontro oggi, con questa mensa della Parola e dell’Eucaristia, e con la sua Parola incarnata in fatti e incontri nella nostra storia.
Se siamo ripiegati su noi stessi e non abbandonati a Lui, concentrati sul nostro egoismo materiale o spirituale, non potremo vedere nulla di ciò che il Signore farà per noi oggi o ci ribelleremo alle sue azioni di salvezza. Saremo nel buio assoluto o comunque non avremo discernimento.

Prima Lettura   Ez 1,2-5.24-28
Così percepii in visione la gloria del Signore.
Dal libro del profeta Ezechièle
Era l’anno quinto della deportazione del re Ioiachìn, il cinque del mese: la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechièle, figlio di Buzì, nel paese dei Caldèi, lungo il fiume Chebar. Qui fu sopra di lui la mano del Signore.
Io guardavo, ed ecco un vento tempestoso avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di metallo incandescente. Al centro, una figura composta di quattro esseri animati, di sembianza umana. Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell’Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d’un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali.
Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste. Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve qualcosa come una pietra di zaffìro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. Da ciò che sembravano i suoi fianchi in su, mi apparve splendido come metallo incandescente e, dai suoi fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore simile a quello dell’arcobaleno fra le nubi in un giorno di pioggia. Così percepii in visione la gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra.   

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 148
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere. 
I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore. 
Perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d’Israele, popolo a lui vicino.     

Canto al Vangelo 
  2 Ts 2,14 
Alleluia, alleluia.

Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 17, 22-27
Lo uccideranno, ma risorgerà. I figli sono liberi dal tributo.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì».
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei».
E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

Nessun commento:

Posta un commento