"Non servono sacerdoti clericali o funzionari! ... Allontanano la gente dal Signore" Papa Francesco. |
Oggi si festeggia san
Luigi, Re di Francia. Fu un ottimo Re. Governò il suo popolo pensando al
benessere della gente e attingendo dal Vangelo e dalla preghiera l’energia e il
discernimento per servire, e fece tanto sul piano sociale con l’esempio e l’impegno
concreto. Una persona così non potrebbe mai cadere nel “clericalismo” che denuncia
Gesù nel Vangelo di oggi perché ha come centro l’amore di Dio e del prossimo. Papa
Francesco da sempre denuncia il clericalismo, ma in particolare in questo anno nelle
due lettere al popolo di Dio, quella ai fedeli del Cile e poi, il 20 agosto, a tutti
i fedeli del mondo. Il Papa parla del clericalismo come concausa degli abusi di
chierici contro minori e adulti in situazione di vulnerabilità.
Chiuda bene questa finestra suor Gertrude, che non ci arrivi un segno dei tempi. |
Per
quanto riguarda però sacerdoti e vescovi, com'è possibile che siano diventati
una casta clericale? Il clericalismo suppone che si sia instaurata nei pastori,
nei consacrati, una mentalità di separati, di manager del sacro, e perfino di
proprietari. Non più fratelli chiamati ad essere servi come e molto più degli altri,
ma (buoni) padroni. Un rovesciamento totale! Uno spostamento del centro di
interesse che annulla il contenuto del Vangelo. Non più membri della comunità cristiana
ma gruppo dirigente, gruppo a parte. Ecco: la scomparsa della comunità cristiana
come la voleva Gesù favorisce ed è favorita dal clericalismo. Se il prete si
pensa come un manager o un proprietario della parrocchia, fa scomparire la comunità
cristiana. Se i battezzati non si sentono corresponsabili nel loro amore orante
della Chiesa e dei fratelli – anche i fratelli presbiteri – lasciano soli i loro
preti e li espongono a grandi mali.
È
questo che ci ricorda papa Francesco: ritrovare attraverso la preghiera, il
digiuno e la conversione, la fraternità e la comunità cristiana. Papa Francesco
non vuole, al posto del clericalismo dei preti, un clericalismo dei laici che cominciano
a lottare per il potere nella Chiesa come si è visto in molti casi dopo il
Concilio Vaticano II ma il vivere la fraternità, l’essere Corpo di Cristo. “Se
un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme” ci ha scritto papa Francesco
citando san Paolo.
Prima Lettura Ez
43, 1-7a
La gloria del Signore entrò nel tempio.
La gloria del Signore entrò nel tempio.
Dal libro del profeta
Ezechièle
[Quell’uomo] mi condusse verso la porta che guarda a oriente ed ecco che la gloria del Dio d’Israele giungeva dalla via orientale e il suo rumore era come il rumore delle grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria.
La visione che io vidi era simile a quella che avevo visto quando andai per distruggere la città e simile a quella che avevo visto presso il fiume Chebar. Io caddi con la faccia a terra. La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda a oriente.
Lo spirito mi prese e mi condusse nel cortile interno: ecco, la gloria del Signore riempiva il tempio. Mentre quell’uomo stava in piedi accanto a me, sentii che qualcuno entro il tempio mi parlava e mi diceva: «Figlio dell’uomo, questo è il luogo del mio trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io abiterò in mezzo ai figli d’Israele, per sempre».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 84
La gloria del Signore abiti la nostra terra.
[Quell’uomo] mi condusse verso la porta che guarda a oriente ed ecco che la gloria del Dio d’Israele giungeva dalla via orientale e il suo rumore era come il rumore delle grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria.
La visione che io vidi era simile a quella che avevo visto quando andai per distruggere la città e simile a quella che avevo visto presso il fiume Chebar. Io caddi con la faccia a terra. La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda a oriente.
Lo spirito mi prese e mi condusse nel cortile interno: ecco, la gloria del Signore riempiva il tempio. Mentre quell’uomo stava in piedi accanto a me, sentii che qualcuno entro il tempio mi parlava e mi diceva: «Figlio dell’uomo, questo è il luogo del mio trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io abiterò in mezzo ai figli d’Israele, per sempre».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 84
La gloria del Signore abiti la nostra terra.
Ascolterò che cosa dice
Dio, il Signore:
egli annuncia la pace.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
egli annuncia la pace.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità
s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il
suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
Canto al Vangelo Mt 23,9
Alleluia, alleluia.
Uno solo è il Padre vostro, quello celeste
e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Alleluia.
Vangelo Mt 23, 1-12
Dicono e non fanno.
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
Canto al Vangelo Mt 23,9
Alleluia, alleluia.
Uno solo è il Padre vostro, quello celeste
e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Alleluia.
Vangelo Mt 23, 1-12
Dicono e non fanno.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
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