Quattordici di
Dicembre quell’uomo era morto. Avvisata la polizia, venne presto il furgoncino
grigio della polizia mortuaria che lo caricò in un feretro nero e lo portò all’obitorio.
Una macchia di
sangue scura rimase sul suolo grigio di quella strada; gli ultimi curiosi se ne
andarono e i negozi cominciarono ad aprire. Erano le otto e un quarto del
mattino nel quartiere di Arguelles della città di Madrid.
Chi era?
Nessuno sapeva
nulla; era stato visto, ubriaco perso, nel bar dell’angolo la notte precedente.
Morì solo? Morì
di freddo? Di angina pectoris? – Che importa. Che desidera signora; Patate … quante?
Quarantatré anni
fa in una via stretta, con molto rumore e molti bar, c'era un bebè di dodici
mesi e mezzo che dormiva nella culla del passeggino mentre nella alcova grande
la sua madre faceva l’amore, vendendo il suo corpo, con un signore a baffi che
rideva molto forte mostrando i suoi denti d'oro. Quel bambino dava poco fastidio;
dormiva tutto di un tiro, non si svegliava quasi mai. Quel bambino lo si
addormentava col vino.
Come tanti ragazzi, per andare al cinema e ai bigliardi, se la svignava dagli omosessuali
lasciandosi fare quattro porcherie.
Fu protettore di
tre donne di vita, fu 28 volte in carcere per problemi vari, e tutta la sua
vita fu un alcolista.
Amava con
delirio gli animali; probabilmente proiettava in essi tutta la mancanza di
affetto che accusava il suo carattere.
Ricevette 13
sprangate, e due di esse gravi, per non voler denunciare altri.
Rubò per poter
vivere, dato che la sua tara alcolica non gli permetteva di durare molto in
nessun lavoro, tanto più che la sua struttura psichica non si adattava alla
soggezione.
Amò una donna
alla follia e per lei fu due volte in carcere.
Non conobbe mai
la doppiezza né la ipocrisia né con se stesso né con quelli della sua
condizione; sapeva sì usare inganni e menzogne di fronte alla società perché si
vide sempre respinto, e soprattutto verso la forza pubblica, altrimenti non
sarebbe potuto sopravvivere.
Conobbe Dio nel carcere
minorile quando aveva 14 anni. Di Lui sapeva che aveva fatto le leggi sulle
quali si reggeva la società, e che aveva creato il mondo.
Ebbe sempre
invidia degli sposati che vivevano in buone case e andavano a messa. Avrebbe
dato la sua mano destra per poter lavorare e possedere ciò che essi avevano,
non sapeva come si poteva ottenerlo perché non riusciva a smettere di bere e
aveva bisogno di andare con delle donne perché altrimenti non sopportava la
solitudine che lo travolgeva. Desiderò sempre avere molto denaro; pensava che
sarebbe stato amato di più e che gli avrebbe tolto la paura.
Gli morì un
figlio di bronchite capillare e entrò per la prima volta in una Chiesa. Stette
mezz’ora guardando un Sacro Cuore con la barba ritoccata e tra molte lacrime
chiese perdono; egli era un essere spregevole, ubriacone, giocatore, ladro, donnaiolo,
tante volte glielo avevano ripetuto… il suo bambino era morto e da allora gli
faceva male la bocca dello stomaco.
Non sapeva
perché si trovava adesso piangendo in quella chiesa e chiedendo perdono. Si
volle confessare e quel vecchio parroco, gridando, lo chiamò ubriacone.
Mai conobbe
l’amore di Gesù Cristo e morì in una strada di un quartiere anonimo di Madrid.
Sulla sua tomba,
la fossa comune, qualcuno ha lasciato interrata una pietra con una iscrizione
che dice: “Beati i poveri.”
FINE
Vivranno di nuovo i tuoi morti, i tuoi cadaveri si alzeranno,
si sveglieranno e canteranno di gioia gli sfortunati che vivono nella miseria. Perché
rugiada di luce è la tua rugiada e la terra sarà illuminata dando alla luce le sue
ombre. (Isaia 26,19)
In quel giorno i sordi sentiranno le parole del libro
e già fuori dalle tenebre e dall’oscurità gli occhi dei ciechi vedranno. I poveri
avranno gioia sempre di più in Dio e i miserabili si rallegreranno nel Santo di
Dio. (Isaia 29,18)
Questi sono i
segni che porterà con sé il Messia ci annuncia il profeta Isaia; Gesù rimette
queste profezie a Giovanni quando questi, dal carcere, gli chiede se è lui il messia
o deve continuare ad aspettare. “Giovanni il Battista ci ha mandato a te …
(manca una
pagina)
Dalla nostra
debolezza emerge la lode che si fa Gloria del Padre nell’amore di Cristo Gesù.
…
Colui che non
può essere contenuto, il grande, grande, il “SANTO”, discese a queste regioni
oscure; si caricò con un corpo povero e si dispose a scendere
nella morte dove ansiosamente era atteso da milioni di uomini che vivevano
nella schiavitù delle ombre tenebrose.
Venne vagabondo
e povero. Parla del Padre. Predica la tenerezza e l’amore, la misericordia e la
lealtà. Si lascia calpestare, si lascia sputare addosso, gli danno tormento, si
accaniscono su di lui … e fattosi uno straccio lo ammazzano impiccandolo ad un
legno come se fosse un assassino.
...
Dio è entrato
nella morte!
Colui che non
può essere contenuto, il grande, grande, è stato calpestato e schiacciato come
insetto d’estate sulla strada … Gesù è
morto.
È l’ora delle
tenebre. È il trionfo del male. DIO E’ MORTO.
…
Cavalca
vittorioso le ombre predicando la salvezza, discende nelle segrete più profonde
e risuscita glorioso.
Già sorge la
luce. Già viene la salvezza.
Rallegratevi voi
che soffrite, già viene, già sale.
…
Si mostra ai
suoi amici: : "Non temete, io ho vinto il mondo, coraggio che vado al Padre e
vi invierò il Consolatore …"
Non sia turbato
il vostro cuore. Nella casa del mio Padre ci sono molte dimore. Se non fosse
così, vi avrei detto che vado a prepararvi un posto? E dopo che vi avrò
preparato il posto, tornerò di nuovo e vi prenderò con me, affinché dove sono
io, anche voi siate voi. Già conoscete il cammino per dove io vado. - +
Signore: Non sappiamo dove vai? Come possiamo conoscere il cammino? – Io sono
il cammino, la verità e la vita. Nessuno va al Padre se non per me. Un poco
ancora, e il mondo non mi vedrà più. Voi, invece mi rivedrete, perché io
continuo a vivere e voi vivrete.
La pace vi do.
La mia pace vi do. Non è come quella del mondo quella che vi do. Non siate mai
angustiati. Avete sentito che vi ho detto: me ne vado e torno a voi.
Questo è il
comandamento mio: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato. Nessuno
ha un amore superiore a questo: dare la propria vita per gli amici. Voi sarete
i miei amici.
E vi ho
destinati a percorrere la terra … se il mondo vi odia sapete che prima che a
voi ha odiato me. E vi dico, così sta scritto: Il Messia doveva soffrire e
risuscitare di tra i morti al terzo giorno. E nel suo nome si doveva predicare
la conversione e il perdono dei peccati a tutte le nazioni. Di questo voi siete
testimoni. Rimanete in città finché siate rivestiti della forza dall’alto.
Andate per
l’Universo e annunciate la buona notizia ad ogni creatura.
E mentre li
benediceva, si allontanò da loro e risalì al cielo!
FINE
Aleluya!!
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