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giovedì 23 agosto 2018

DAL CUORE DI PIETRA (SCHIAVO) AL CUORE DI CARNE: MATT TALBOT / giovedì XX° sett. T.O.

Matt Talbot 1856 - 1925, Dublino.

Questo brano di Ezechiele è meraviglioso. Il Signore ci promette di renderci capaci amare, di avere un cuore veramente umano, libero, ricevuto come dono, di introdurci nella pienezza della vita e della comunione, togliendoci il nostro cuore di pietra che ci imprigiona.
Perché allora gli uomini invitati a nozze non vogliono venire, come lamenta il Vangelo? Perché, anche tra i poveracci che siamo tutti, chiamati nella Chiesa a questa festa, qualcuno non vuole convertirsi, aprirsi?
Ci sarà senz’altro una grossa difficoltà.

Ma la domanda di partenza è questa: così come sei oggi, così come vivi, ti va tutto bene, non vuoi cambiare nulla di te, sei pronto a essere così per tutta l’eternità, permaloso, vittimista, pigro, bloccato dal tuo orgoglio, desideroso di vendetta, dipendente da qualche vizio di debolezza come la collera, la bugia, la doppiezza, l’avarizia, la lussuria? E sopra ogni cosa l’invidia che attanaglia tutti e che è già una grazia riconoscere perché nessuno vuole ammettere di avere una debolezza da fessi totali?
Se vuoi cambiare, Gesù ti offre il suo aiuto. Una macchina scassata ma funzionante ti porta dove devi andare se segui la strada giusta. Se per camminare aspetti di avere la macchina perfetta (il carattere perfetto) non camminerai mai. La strada buona, la Via è Gesù Cristo. Decidi oggi di seguire Gesù Cristo?

Sabato a Dublino papa Francesco renderà omaggio a Matt Talbot, alcolista devastato dall’età di dodici anni, che fece voto di non bere per tre mesi quando di anni ne aveva 28, perché annientato dall’alcol come uomo, senza amici, schiavo totale del suo vizio. Tre mesi, solo tre mesi, perché la crisi di astinenza era troppo terribile. Ma andò ogni mattina a messa, facendo la comunione. E … non solo non bevve più per i quarant’anni che gli rimasero da vivere ma divenne l’amico di Dio e di tutto quelli che lo incontravano. Da rottame umano a leader spirituale. Quasi totalmente analfabeta ma sapiente di Dio. Tra i suoi scritti – sgrammaticati – troviamo questo: «Il Regno dei cieli fu promesso non a chi ha buon senso o è istruito, ma a coloro che sono simili a bambini».

Prima Lettura   Ez 36, 23-28
Vi darò un cuore nuovo. Porrò il mio spirito dentro di voi.

Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore Dio: «Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore – oracolo del Signore Dio –, quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio». 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 50
Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Canto al Vangelo
    Sal 94,8
Alleluia, alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.


Vangelo   
Mt 22, 1-14
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».  

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