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venerdì 29 giugno 2018

TUTTI PROMOSSI CARDINALI! / 28 - 29 GIUGNO 2018



Ieri il Papa ha creato 14 nuovi Cardinali.

Chi sono i Cardinali? All’inizio della Chiesa  sono una frazione del clero di Roma, cioè un po’ i “punti cardini”, i collaboratori più stretti del Papa. I Cardinali come li conosciamo oggi sono stati istituiti anche loro per essere i collaboratori del Papa e coloro a cui demandare l’elezione del suo successore.
Infatti per antica tradizione il clero di una Chiesa eleggeva il suo vescovo e il popolo dei battezzati confermava. Un esempio molto conosciuto e anche straordinario è quello di sant’Ambrogio: era figlio di una famiglia senatoriale, da sempre con funzioni importanti nell’Impero, e cristiana (una sua parente, Sotere, era morta martire sotto Diocleziano). Anche Ambrogio era un alto funzionario imperiale con sede a Milano. Non era ancora battezzato ma solo catecumeno anche se già attivo nella vita della comunità e pacificatore. Quando morì il vescovo, il popolo volle lui come successore e quando Ambrogio comprese che questa era la volontà di Dio, nel giro di qualche settimana si fece battezzare, ordinare prete poi vescovo, iniziò la sua istruzione con un pio presbitero e … divenne santo.
La prassi dell’elezione del vescovo da parte della comunità però, col passare dei secoli e l’affermarsi del Cristianesimo come religione ufficiale, ha creato in molti luoghi ambizioni, entusiasmi e lotte che dividevano il popolo, in particolare a Roma per l’importanza, fin dall’inizio, del suo vescovo in quanto successore di Pietro. Si usarono varie formule per scegliere a chi affidare l’elezione del Papa, per esempio si restrinse la funzione di elettore ai soli vescovi delle diocesi attorno a Roma e si escluse la conferma dell’elezione da parte del popolo. In modo stabile l’elezione era affidata ai vescovi delle diocesi attorno a Roma, e solo ad alcuni preti e diaconi. Ma le lotte tra famiglie romane per accaparrarsi quella sede ambita continuavano. Per cui si decise di incardinare i vescovi delle più grandi metropoli della Cristianità nel clero di Roma affinché siano loro gli elettori del Papa. Per questo motivo abbiamo Cardinali “vescovi”, Cardinali “preti”, e Cardinali “diaconi”. Nel 1268 i Cardinali elettori erano 19, nel 1878, 64, nel 1963, 80 (elezione di Paolo VI), nei Conclavi successivi i Cardinali elettori sono 120 per la regola di Paolo VI ma con i Cardinali ultraottantenni sono molto di più.
Nella storia ci sono state sempre eccezioni riguardo alle cosiddette “Sedi Cardinalizie” o all’importanza dell’ufficio che giustificasse un cappello cardinalizio. Due eccezioni le troviamo tra i vescovi di Algeri: il secondo vescovo di Algeri, il Cardinale Lavigerie nel secolo XIX e quello che ho conosciuto io nei suoi ultimi anni, il Cardinale Duval. Tutt’e due per meriti eccezionali. Ma ci sono altri casi. Ci sono anche preti non vescovi, nominati Cardinali in fin di vita per i loro meriti, ma non diventano elettori. Per dare solo qualche esempio: san J. H. Newman nel XIX° secolo e, più di recente Padre H. U. Balthazar e suo maestro Padre H. De Lubac, teologi.
Poi venne il Concilio e le sue grandi riforme: deciso ampliamento del Collegio Cardinalizio per rappresentare meglio tutti i popoli cristiani, mentre finora era sopratutto l’Europa ad avere Cardinali e introduzione del limite degli ottant’anni per essere elettori del Papa, che permette di mantenere il numero di questi a 120.
Infine arriva papa Francesco che mantiene il numero di 120 per i cardinali elettori ma si allontana sempre di più dalla logica delle “Sedi Cardinalizie” e sceglie persone che, per il posto dove servono e il loro impegno evangelico, possono essere veramente il Consiglio ristretto del Papa, competente in senso evangelico. Non ci è molto difficile identificare le principali Sedi cardinalizie tradizionali, anche all’estero: Madrid, Barcellona, Lione, Parigi e Marsiglia, Londra e Glasgow, ecc… Chi conosce invece le sedi dei Cardinali istituiti ieri 28 giugno 2018? Dove si trovano Babilonia dei Caldei, Karachi, Leiria, Huancayo, Toamasina, Jalapa, Corocoro, Osaka? Diamo un aiuto! Facciamo il quizz: abbinare queste sedi con le nazioni: Bolivia, Iraq, Giappone, Pakistan, Portogallo, Perù, Madagascar, Messico! C'è infine il fatto straordinario del vescovo ausiliare di San Salvador che è stato nominato cardinale mentre il suo vescovo non lo è!
Tutto questo è un movimento evangelico straordinario che allontana sempre più la Chiesa dall’immagine che ha dato di sé, almeno in parte per molto tempo, di organizzazione potente e ricca,  organizzazione che aveva una “testa” diversa dal corpo spesso molto semplice dei preti, dei missionari e missionarie e del popolo laico.
Nell’omelia di ieri al Concistoro, papa Francesco ha detto: “Questa è la più alta onorificenza che possiamo ottenere, la maggiore promozione che ci possa essere conferita: servire Cristo nel popolo fedele di Dio, nell’affamato, nel dimenticato, nel carcerato, nel malato, nel tossicodipendente, nell’abbandonato, in persone concrete con le loro storie e speranze, con le loro attese e delusioni, con le loro sofferenze e ferite.” 
Se è questo, voglio anch’io diventare “Cardinale” il più possibile, non è poi così difficile, e sopratutto, attorno a me, nella Chiesa, ci sono tanti, tanti “Cardinali”, uomini e donne che danno la vita per il Signore Gesù e il suo Vangelo, servendolo nei poveri. “Cardinali” non elettori, certo, ma nessuno se ne preoccupa: più ci saranno Cardinali e “Cardinali” che vivono come dice papa Francesco, più siamo sicuri che il prossimo Papa lo eleggerà comunque lo Spirito Santo.  
Grazie a Dio, grazie al Concilio, grazie a papa Francesco e a chi l’ha preceduto.

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