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lunedì 11 giugno 2018

PERCHE' SAN BARNABA E' CHIAMATO APOSTOLO? / 11 giugno



Oltre i dodici, soltanto tre persone ricevono la qualifica di apostoli nella Liturgia: Mattia, ufficialmente aggregato al collegio dei dodici in sostituzione di Giuda, Paolo e Barnaba.
Questo indica che la Chiesa non è mai chiusa, che l’evangelizzazione estendendosi  associa altri uomini e donne a questa opera.
Ma comunque il numero di questi apostoli, oltre gli undici, è limitato. Timoteo e Tito diretti collaboratori di Paolo nelle sue prime fatiche sono chiamati Vescovi, Marco e Luca anche loro associati ai primi anni dell’espansione della Buona Notizia sono solo chiamati Evangelisti.
Questo dice quanto è importante la svolta di Antiochia, ricordata dalla prima lettura, che permette ai pagani di entrare in gran numero nella Chiesa, senza passare per la trafila della circoncisione e dell’osservanza dei precetti ebraici. E questo, in un primo tempo,  fu possibile umanamente grazie al discernimento e al coraggio apostolico di Barnaba.
Barnaba veniva da Cipro, era quindi abituato al contatto con i pagani. Ma la Scrittura non menziona questa sua caratteristica culturale come d’altronde la Scrittura non si ferma molto sulla triplice cultura – ebraica, greca e latina – di Paolo, anche se non c'è dubbio che questa gli rese più facile un certo tipo di apertura. Ma il problema per Barnaba e per Paolo è lo stesso di quello di Pietro: riconoscendo in queste persone la presenza della grazia che ha sconvolto la loro stessa vita portandola alla pienezza delle promesse annunciate dai profeti, chi erano loro “per porre impedimento a Dio?” (Atti 11,17) Il discernimento viene dallo Spirito Santo, adesso, come l'Evangelizzazione, ma attinge anche dal tesoro dell'esperienza spirituale che uno ha fatto. 

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, [in Antiòchia], un grande numero credette e si convertì al Signore. Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia.
Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono. 

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 97
Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.
 
 

Canto al Vangelo
    Mt 28,19.20
Alleluia, alleluia.

Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.

Alleluia.
 
Vangelo  Mt 10,7-13
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».


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