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martedì 11 luglio 2017

DEMOGRAFIA, PENSIONI: UNA LOGICA SEMPLICE E IMPLACABILE / San Benedetto Patrono di Europa

La Gloria di san Benedetto - affresco di Anigoni
Chiesa basilicale di Monte Cassino
Pochi giorni fa il Direttore dell’INPS, Boeri, ha fatto una dichiarazione forte su pensioni e immigrati.
Già quarant’anni fa in Francia si sapeva che dopo il Giappone, l’Italia era il paese che faceva meno figli al mondo. Tutti lo sapevano, anche in Italia. Però nessun politico ne parlava o faceva qualcosa.
Si calcola che affinché una popolazione si mantenga stabile, ogni donna in età fertile deve partorire in media 2,1 figlio. Non ci vuole la Laurea per capire che se ogni donna italiana fa nascere 1,3 figlio durante la sua vita e che i figli si fanno in due (un marito – una moglie), significa che se ci sono 60 milioni di italiani, possiamo dire che nella generazione successiva gli italiani saranno solo 39 milioni. Neppure è difficile capire che se la tendenza continua, alla generazione ancora successiva ci saranno approssimativamente 39 / 2 x 1,3 = 25milioni di italiani. Quindi nell’arco di 2 generazioni, ossia circa 60 anni, 70 al massimo, la popolazione che era di 60 milioni scenderà a 25. Non sta succedendo in modo così radicale innanzitutto perché fino ad adesso la vita si è costantemente allungata. Ma questo non è solo un sollievo perché vuol dire che, in percentuale della popolazione globale, ci sono sempre meno persone che lavorano e sempre più persone che hanno bisogno di cure a carico dello Stato. Pensioni e Sanità diventano dei capitoli di spesa pubblica sempre più pesanti senza possibilità di cambiamento a meno di tagliare pensioni e Sanità. Inoltre una popolazione più anziana è meno dinamica, meno competitiva e meno capace di adattamento alle sfide della modernità. Anche questo è un fattore di impoverimento e perfino di scomparsa di un popolo.
C'è una enorme difficoltà a rovesciare queste tendenze: per riprendere il calcolo citato, se di colpo in questa popolazione scesa da 60 milioni a 25, tutte le coppie, piene di fiducia nel futuro e di amore per la vita, sostenute da una politica finalmente equa verso le famiglie, cominciassero a fare 3 figli in media invece di 1,3, ossia più del doppio della situazione attuale, questo permetterebbe alla popolazione di risalire da 25 milioni a 37,5 alla generazione successiva. Solo alla fine della seconda generazione, dopo 70 anni, si ritornerebbe a 56,7 milioni di abitanti, quasi al punto di partenza. Ma tali aumenti di fecondità sono pura fantasia. 
Un altro fattore di frenata del declino del popolo italiano è l’apporto positivo delle migrazioni! Gli stranieri salvano gli italiani dalla scomparsa. È un paradosso! È chiaro che oltre all’arricchimento c'è anche il rischio di cambiamento culturale. Oggi i bambini che arrivano a scuola sono per il 20% figli di immigrati! Sono i nuovi italiani! Ma se queste famiglie non si integrano o vengono rifiutati dai “veri italiani” saranno presenti come un corpo estraneo. Quello che si vede in Francia, in Belgio, in Gran Bretagna ecc. Per la Chiesa questo comporta il dovere di annunciare a queste persone la Buona Notizia di Gesù. Però non ci facciamo illusioni. In Francia la Chiesa, globalmente, non ha evangelizzato gli immigrati, ma al contrario sono stati i cattolici a distaccarsi dalla fede e dalla Chiesa. E oggi la somma di questi due fenomeni, immigrazione e secolarizzazione, fanno che più della metà dei bambini francesi non sono battezzati.   
Se l’invecchiamento spirituale e sociale della popolazione crea dei vuoti, questi saranno riempiti per forza da altri. Anche perché ce n’è bisogno. Arriviamo così al capitolo delle pensioni. Versando contributi per tutta la vita tu hai pagato le pensioni dei vecchi del tuo tempo. Hai anche acquistato diritti, certo. Se oggi vai in pensione non lavori più quindi non produci più ciò che consumerai. Altri produrranno per te e, attraverso i loro contributi, pagheranno il tuo assegno pensionistico. Se non ci sono più giovani ma solo dei vecchi, non mangia più nessuno. Anche se tu, pagando i contributi mentre lavoravi hai acquistato un diritto a ricevere la pensione, non hai potuto mettere in magazzino la frutta, la verdura ecc. che mangi oggi. Se la popolazione che lavora è fatta in buona parte di immigrati sono loro che pagano in parte le pensioni degli italiani. È evidente. Abbiamo bisogno degli immigrati. Almeno in una buona percentuale. 

Quando papa Francesco richiama all’accoglienza degli immigrati dice che per essere cristiani bisogna mettere in pratica il Vangelo. Quando erano gli italiani ad immigrare volevamo essere accolti. Ma dice anche che l’accoglienza non è solo un problema di giustizia verso i poveri, i profughi. È un problema di realismo: questo fenomeno è troppo forte per essere bloccato, ed è anche una necessità per la stessa sopravvivenza delle nostre società in declino.
In passato solo la Chiesa diceva la necessità di investire nello sviluppo economico e la pace di questi paesi perché questi fratelli e sorelle possano vivere nella propria terra e non emigrare. Questo è vero ancora oggi e se ne parla un po' di più. Purtroppo non si è fatto quasi nulla in passato perché non interessava questa generosità. Oggi la conseguenza sono i flussi migratori inarrestabili di cui ci dobbiamo fare carico, in modo giusto e intelligente, certamente non indiscriminato, ma non è possibile girare la faccia dall’altra parte. Se le conseguenze del girare la faccia dall’altra parte di fronte alla difficoltà delle famiglie a mettere al mondo figli 40 anni fa quando i governi erano Democrazia cristiana producono oggi il declino così forte del popolo italiano e il prendere sotto gamba il problema della cooperazione internazionale e dell’ecologia producono oggi i disastri delle famiglie che devono emigrare, girare ancora la faccia dall'altra parte oggi porterà conseguenze davvero catastrofiche.

San Benedetto, patrono di Europa, aiutaci, aiuta l’Europa tutta!

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