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martedì 25 luglio 2017

UNA GENERAZIONE MALVAGIA E ADULTERA PRETENDE UN SEGNO! / lunedì XVI sett. T.O.

Il Segno di Giona - Salvezza dalla morte e Predicazione.
Gesù se la prende con gente che vuole da lui un segno.
Come comprendere questo se ad altri Dio dà dei segni anche spontaneamente? Nella prima lettura Dio dichiara che il popolo crederà in lui quando lo vedrà sconfiggere Faraone. La gente che corre a Medjugorje per vedere il sole senza essere abbagliata è da rimproverare?

Diciamo che tra le persone cosiddette religiose ci sono troppi creduloni che dovrebbero “attaccare il cervello” prima di vedere o voler vedere manifestazioni soprannaturali ovunque, senza criterio. Sono stato testimone a Medjugorje di persone molto emozionate perché riuscivano a guardare il sole quasi al tramonto senza essere abbagliate, esperienza che si può ripetere ogni giorno e in tutti i luoghi della terra! Purtroppo l’approccio emotivo miracolistico è molto diffuso e fa tanti danni. E' lo stesso pubblico dei giornali di pettegolezzi: un popolo immenso!
A maggior ragione ci sono danni quando qualche prete non aiuta. Quanti hanno guidato pellegrinaggi di fedeli al “Bambin Gesù” di Gallinaro sono di questa categoria. Se una “apparizione”dice ad una
“veggente”: “in questo luogo inizierà la Parusia, ossia la mia seconda venuta” è certo che non viene dal Signore. “Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno” (Luca 17,24). Cioè, tutti lo vedranno allo stesso momento, ovunque si trovino, anche voltati di spalle. Gesù non contraddice la sua stessa Rivelazione Pubblica. E un prete deve conoscere la Scrittura e ragionare in base alla Scrittura. Il demonio inizia con le cose sante rivestendosi di “Angelo di Luce” poi allontana pian piano dalla Chiesa e dal Vangelo. Una volta una giovane diceva di parlare con la Madonna dall’età di dodici anni. Si tirava dietro un gruppetto di devoti tra cui il fidanzato. Quando ho saputo che un giorno la "Madonna" aveva detto: “questa domenica non dovete andare a Messa, preferisco che diciate un rosario in più per una mia intenzione speciale” per me è stato tutto chiaro.

Ma i segni fanno parte della pedagogia, della vicinanza di Dio al suo popolo. Gedeone chiede un segno poi un altro prima di lanciarsi nella sua missione di giudice di Israele e li ottiene (Giudici 6), Dio stesso propone al re di Giuda di chiedere un segno (Isaia 7,10 ss.), ecc.
Quando cercavo la Fede pensavo: se Dio mi ama come dice la Chiesa si interesserà di me, si manifesterà in qualche modo, almeno una volta alla settimana. E così fu. Gli ho solo chiesto di aprirmi gli occhi per vedere ciò che faceva per me, nella mia vita. San Charles de Foucauld, allora ateo, pregava: “Signore, se tu esisti, fammelo sapere!” Sono due consigli che do volentieri a tutti.

Il problema di Gesù con gli scribi e farisei del Vangelo di oggi è doppio.
-uno: pretendono un segno. Non è il grido di chi ha bisogno, ma la pretesa di chi vuole comandare su Dio.
-due: sono appunto scribi e farisei. Conoscono la Scrittura. Sanno che Dio li vuole portare alla conversione del cuore e della vita e hanno i mezzi per riconoscere in Gesù la verità della sua predicazione. Non hanno bisogno di altro. Chiedono un segno per la chiusura del loro cuore e il desiderio di “guadagnare tempo”, di “confondere le acque” per non doversi decidere pro o contro la conversione radicale.
Invece gli abitanti di Ninive, pur essendo pagani, nella semplicità del loro cuore, hanno creduto alla predicazione di Giona e si sono convertiti. La Regina del Sud, pur essendo "Un Grande del Mondo" è rimasta umile e ha fatto un grande viaggio per comprendere meglio il mistero della vita. In questo Vangelo Gesù propone come Segno di Giona, oltre alla predicazione, anche il contenuto della predicazione: la croce, morte e risurrezione.

Imploriamo dal Signore e dalla Vergine la grandissima grazia di non essere mai di quelli che usano la Scrittura o i luoghi di pellegrinaggio e di preghiera per evadere dall’esigenza della conversione.




Prima Lettura   Es 14, 5-18
Sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone.

Dal libro dell'Ésodo
In quei giorni, quando fu riferito al re d’Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi ministri si rivolse contro il popolo. Dissero: «Che cosa abbiamo fatto, lasciando che Israele si sottraesse al nostro servizio?». Attaccò allora il cocchio e prese con sé i suoi soldati. Prese seicento carri scelti e tutti i carri d’Egitto con i combattenti sopra ciascuno di essi.
Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, re d’Egitto, il quale inseguì gli Israeliti mentre gli Israeliti uscivano a mano alzata. Gli Egiziani li inseguirono e li raggiunsero, mentre essi stavano accampati presso il mare; tutti i cavalli e i carri del faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito erano presso Pi Achiròt, davanti a Baal Sefòn.
Quando il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani marciavano dietro di loro! Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. E dissero a Mosè: «È forse perché non c’erano sepolcri in Egitto che ci hai portati a morire nel deserto? Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall’Egitto? Non ti dicevamo in Egitto: “Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire l’Egitto che morire nel deserto”?». Mosè rispose: «Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza del Signore, il quale oggi agirà per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più! Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli».
Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri». 

Salmo Responsoriale   Es 15,1-6
Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria.

Voglio cantare al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare.

Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
È il mio Dio: lo voglio lodare,
il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!

I carri del faraone e il suo esercito
li ha scagliati nel mare;
i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mar Rosso.

La tua destra, Signore,
è gloriosa per la potenza,
la tua destra, Signore,
annienta il nemico. 

Canto al Vangelo 
  Sal 94,8 
Alleluia, alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 12, 38-42
La regina del Sud si alzerà contro questa generazione.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».
  

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