Celebrazione in san Giovanni in Laterano. |
Giorni fa un amico mi diceva che sente più fredda
una cappella dove non c'è il Santissimo Sacramento. Credo che sia una
sensazione autentica e non solo sentimentale. Infatti il culto eucaristico fuori
dalla celebrazione è nato in modo carismatico. Stare vicino a quel Sacramento
della presenza di Cristo fa bene.
Eppure san Paolo non ce ne parla, e neppure Gesù.
Ci parlano di un’altra presenza reale, quella del Corpo di Cristo, cioè i cristiani,
ogni comunità cristiana. Per Corpo di Cristo san Paolo
intende la comunità, i credenti (“Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”). In
quel tempo non ci sono tabernacoli né conservazione delle specie eucaristiche dopo
la celebrazione, ma solo il portare il pane eucaristicizzato agli ammalati e ai
carcerati. Quindi si crede fermamente che quel pane è il corpo di Cristo e che rimane tale dopo la fine della celebrazione, però, di regola, non si
conserva. Il vero corpo di Cristo è la comunità nutrita della sua parola e del suo corpo
e sangue sacramentali.
Beato chi vive la sua fede in comunità.
Ne ringrazi Dio. Chi non ha comunità gli manca qualcosa. La comunità cristiana, a prescindere
dai suoi membri, è santa e quindi va rispettata nella sua totalità e in ogni suo
membro. È il vero Tempio di Dio. L’altro è Cristo!
Siamo purtroppo molto abituati a privilegiare la
presenza di Dio in altre realtà come per esempio il tempio di pietra o vari
simboli e, chiaramente, nei Sacramenti, escludendo però di fatto ciò che insegna il Concilio,
cioè che la Chiesa stessa è il grande Sacramento di Dio. Quali ne sono i motivi?
Il primo è il paganesimo che ancora abita in noi.
I pagani, nella loro visione del mondo pensano che la divinità abiti in un
luogo e quindi in particolare in edifici costruiti da mano d’uomo. E invece “Il
Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è signore del cielo e
della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell'uomo” (Atti 17:24). Il fondamento della comunità cristiana
è Gesù Cristo e il suo Mistero Pasquale. Il pagano va verso Dio per ottenere grazie.
Il cristiano sa che in Gesù Cristo ha già ricevuto tutto e chiede innanzitutto la sua
conversione, cioè l'abbandono totale alla grazia che lo rende strumento docile dell’evangelizzazione.
Un secondo motivo è il clericalismo. Il prete o
il gruppetto ristretto, il guru che si fa proprietario della religione (e del
tempio e della cassa del tempio, come nel Vangelo di oggi) trasforma
inevitabilmente il volto della comunità cristiana.
Un terzo motivo è l'individualismo e la pigrizia spirituale dei
battezzati, i quali, anche quando è loro offerta la possibilità di essere comunità,
attori della sua crescita, preferiscono essere solo beneficiari passivi di ciò che
la Chiesa può dare loro.
Questi pericoli erano meno forti al tempo di san
Paolo perché non esistevano né chiese né santuari cristiani ed era evidente a tutti
che la Chiesa (ekklesia = comunità), il Tempio di Dio, era una comunità che aveva
i suoi riti e segni per esprimere la sua fede in Cristo Vivo, costituito Signore
nella Risurrezione dei morti.
Prima Lettura 1 Cor 3,9c-11.16-17
Voi siete il tempio di Dio.
Voi siete il tempio di Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, voi siete edificio di Dio.
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.
Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
Fratelli, voi siete edificio di Dio.
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.
Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 45
Un fiume rallegra la città di Dio.
Un fiume rallegra la città di Dio.
Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.
Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo a essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo a essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.
Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.
Canto al Vangelo 2Cr 7,16
Alleluia, alleluia.
Ecco, è giunto il tempo in cui i veri adoratori
adoreranno il Padre in spirito e verità.
Alleluia.
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.
Canto al Vangelo 2Cr 7,16
Alleluia, alleluia.
Ecco, è giunto il tempo in cui i veri adoratori
adoreranno il Padre in spirito e verità.
Alleluia.
Vangelo Gv 2,13-22
Siete tempio di Dio.
Siete tempio di Dio.
Dal vangelo secondo Giovanni
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
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