Crocifissione di sant'Andrea - Caravaggio. |
La Chiesa prega
presentando sant’Andrea come annunciatore del
Vangelo e pastore. La nostra fede è fondata sull’annuncio della Buona Notizia
cioè della morte vinta da Gesù prima nel cuore con la fiducia totale nel Padre suo
e nostro, e poi nella carne con la Risurrezione nel suo vero corpo.
Se è così perché l’Annuncio è quasi sparito
dalle nostre iniziazioni cristiane, o era per lo più rimasto come un finale
glorioso che prova la divinità di Gesù e non come una Redenzione, un cambiamento
di rotta per l’Umanità intera? Recitava il Catechismo di san Pio X (n. 72): “La Risurrezione di Cristo si dice il
fondamento di nostra religione, perché ci venne data da Gesù Cristo istesso
come prova principale di sua divinità e della verità della nostra fede”. Tutto vero ovviamente! ma è detto in
una prospettiva statica e giuridica, diversa dall’annuncio degli Apostoli: “Fratello, se con la tua bocca proclamerai:
«Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai
morti, sarai salvo.” (Rom 10,9; prima lettura). Anzi, molto spesso la
stessa fede in Dio era data per scontata e non come un incontro personale con Gesù
nella mia storia.
Ma perché si è arrivato a rimuovere così
tanto l’annuncio della risurrezione dalla predicazione e la formazione
cristiane? Secondo padre Virginio Spiccacci, gesuita napoletano e fondatore
della Comunità della Buona Notizia, è la rimozione della morte che impedisce di
parlare di risurrezione, perché non c'è risurrezione senza prima la morte. Ora la
Lettera agli Ebrei (2,14) afferma che l’uomo è tenuto schiavo tutta la vita da questa
paura della morte di cui il diavolo ha il potere. E siccome la morte continua
ad esistere, pur cercando di distrarsi il più possibile, di non parlarne, la
stessa croce di Gesù che non si può cancellare rimane senza speranza, senza prospettiva
di risurrezione.
L’altro giorno un giovane, visibilmente scosso
da quello che aveva fatto l’infermiera che ha iniettato veleno nelle vene dei
suoi bambini, ha chiesto: cosa passa nella mente di una madre che uccide i suoi
figli? Una cosa è certa, una madre che uccide i suoi figli (e si uccide dopo) è
una persona che ha perso la speranza. E le speranze umane possono scomparire,
rivelarsi illusorie o insufficienti. La Speranza in Dio non delude. È tempo per
noi cristiani di guardare in faccia la morte, la nostra morte, ingoiata dalla
Vittoria della Risurrezione. La croce gloriosa di Cristo è l’unità di misura
dell’universo. è tempo di riempire il mondo del suo annuncio, come hanno fatto
sant’Andrea e gli altri Apostoli.
Prima Lettura Rm 10,9-18
La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo.
La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai
Romani
Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!».
Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato?». Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo. Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt’altro:
«Per tutta la terra è corsa la loro voce,
e fino agli estremi confini del mondo le loro parole».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 18
Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!».
Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato?». Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo. Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt’altro:
«Per tutta la terra è corsa la loro voce,
e fino agli estremi confini del mondo le loro parole».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 18
Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.
Canto al Vangelo Mt 4,19
Alleluia, alleluia.
Venite dietro a me,
vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.
Canto al Vangelo Mt 4,19
Alleluia, alleluia.
Venite dietro a me,
vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.
Vangelo Mt 4,18-22
Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
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