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sabato 10 novembre 2018

ASIA BIBI

2016, Papa Francesco incontra la famiglia di Asia Bibi.
Da sinistra Joseph Nadeem,  Ashiq Masih marito di Asia Bibi e una figlia. (Asia News)


Continuiamo a pregare per Asia Bibi, la sua famiglia e tutti i cristiani minacciati nel mondo. Preghiamo anche per quei musulmani retti che hanno difeso e difendono i cristiani perseguitati. L’avvocato di Asia Bibi che è fuggito perché minacciato di morte, i Giudici che hanno assolto la nostra coraggiosa sorella cristiana perché la sua condanna era fondata su testimonianze contraddittorie e segnate dal pregiudizio e l’emotività che portano al fanatismo, il Primo Ministro pakistano Imran Khan che ha difeso l’operato dei giudici, sono tutti musulmani e sicuramente più fedeli ai dettami della loro religione di quei violenti che hanno orchestrato disordini di piazza. Solo Gesù ha proposto un’adorazione di Dio che sradichi totalmente la violenza.
Maometto, anche se globalmente ha mantenuto un equilibrio notevole, non ha escluso la violenza e la vendetta. La radice presente nel suo comportamento e nel suo insegnamento fa sentirsi giustificato troppo facilmente chi tende alla violenza. Questa tendenza è profondamente radicata nel cuore dell’uomo e prende vari nomi e varie forme. Beato chi legge con animo semplice il Vangelo e si apre davvero a Dio. Pian piano vedrà nel proprio intimo e avrà in Gesù un vero Avvocato Difensore e Maestro di Vita. Gesù ha amato tutti con tenerezza e compassione, compreso i suoi nemici. Sapeva che Dio non ha bisogno di essere difeso. È l’uomo che deve essere difeso. In un cammino di conversione l’uomo viene protetto e guarito dal veleno di morte che abita il suo cuore.
Non sappiamo se Asia Bibi sia ancora in Pakistan oppure già all’estero, comunque protetta dal segreto. Sappiamo solo che il suo Avvocato si trova nei Paesi Bassi e che membri dell’ambasciata di quel paese l’hanno accolta e accompagnata verso destinazione sicura alla sua uscita dal carcere.
Dall’altra parte ogni gesto contro l’Islam rischia di accendere le polveri e mettere in pericolo la vita di molte vittime innocenti, specie tra i cristiani. Per cui la Chiesa cattolica del Pakistan ha chiesto ai fedeli cristiani di astenersi dal pubblicare commenti contro l’islam sui social media. Ieri, a conclusione della messa domenicale, p. Inayat Bernard, rettore della cattedrale del Sacro Cuore di Lahore, ha lanciato un appello: “Non commentate o mettete ‘mi piace’ o condividete nessun post sulle altre religioni. Abbiamo appena sofferto un doloroso tormento. Non lasciatevi coinvolgere in discussioni sulla religione a lavoro o con i vostri amici. Rispettate gli altri, promuovete la pace e l’armonia. Abbiate un ruolo positivo e rimanete saldi nella vostra fede”. (Fonte Asia News, 5 nov.). Credo che Maria, la Madre di Gesù, che ama tutti i suoi figli, direbbe esattamente questo.

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