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domenica 13 novembre 2022

ALZATE IL CAPO, LA VOSTRA LIBERAZIONE E' VICINA / XXXIII Dom T.O., C.

 


Viene il giudizio (prima lettura). Nessuno può evitarlo. Purtroppo molti vivono come se non ci fosse. La conseguenza è che non comprendono il senso della loro vita. Vivono forse emozioni forti. Ma quando arrivano emozioni molto negative sono smarriti: non sanno darvi senso. La desolazione li abbatte. Leggiamo con attenzione le catechesi di Papa Francesco sul discernimento. È tanto necessario oggi e manca tanto. Sant’Ignazio diceva (a parole mie): “se sei nella consolazione non appoggiarti ad essa perché passerà. Se sei nella desolazione, sappi che passerà”. A condizione però di camminare col Signore, in una cammino di integrazione. Allora il giudizio sarà una benedizione. C'è chi invece sceglie di ripiegarsi su se stesso, di lamentarsi: può entrare in una desolazione permanente.

Anche Gesù ci indica la speranza vittoriosa. Avrete prove. Non sempre di poco conto. Non vi attaccate però alle cose, alle sicurezze materiali che passano! (grosso problema, che solo una fede viva può risolvere in modo sano). Non siate pessimisti, nemmeno nel dolore. Tutto è occasione di crescita, persino la persecuzione che serve a rendere testimonianza! C'è dunque sempre un lato positivo. Questo non significa mancare di prudenza. I colpi fanno male e il cristiano non cerca il dolore. Ma ha una parola per affrontarlo. Purtroppo la nostra mentalità comune non è plasmata dalla fede. Se uno dice: “siamo nelle mani di Dio!” significa quasi sempre: “la situazione è disperata!” mentre stare nelle mani di Dio dovrebbe esprimere gioia e speranza. Per apocalisse si intende una catastrofe mentre “apocalypsis” significa “rivelazione” e l’Apocalisse è, a tutti gli effetti, un libro di consolazione: guardate, la vita è piena di difficoltà, questo si sa, ma Dio è fedele e vi renderà vittoriosi nella Chiesa!

“quando accadranno queste cose alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.” “Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”(Vangelo), “abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi.” (seconda lettura). La lezione di concretezza di Paolo è perfettamente biblica, rabbinica, cristiana: rimboccati le maniche, fai la volontà di Dio lì dove sei, e Dio sarà al tuo fianco e ti salverà e tu fermenterai il mondo.

 

Prima Lettura  Ml 3, 19-20
Sorgerà per voi il sole di giustizia.

Dal libro del profeta Malachìa
Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno.
Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio.
Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia. 

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 97
Il Signore giudicherà il mondo con giustizia.

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne
davanti al Signore che viene a giudicare la terra.

Giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine. 

Seconda Lettura
  2 Ts 3, 7-12
Chi non vuole lavorare, neppure mangi. 

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi.
Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi.
Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazione. A questi tali, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità. 

Canto al Vangelo
  Lc 21,28
Alleluia, alleluia.

Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.

  

Vangelo  Lc 21, 5-19
Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

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