Viene il giudizio (prima lettura). Nessuno può evitarlo. Purtroppo molti
vivono come se non ci fosse. La conseguenza è che non comprendono il senso della
loro vita. Vivono forse emozioni forti. Ma quando arrivano emozioni molto negative
sono smarriti: non sanno darvi senso. La desolazione li abbatte. Leggiamo con attenzione le
catechesi di Papa Francesco sul discernimento. È tanto necessario oggi e manca
tanto. Sant’Ignazio diceva (a parole mie): “se sei nella consolazione non
appoggiarti ad essa perché passerà. Se sei nella desolazione, sappi che passerà”. A condizione però di camminare col Signore,
in una cammino di integrazione. Allora il giudizio sarà una benedizione. C'è chi
invece sceglie di ripiegarsi su se stesso, di lamentarsi: può entrare in una
desolazione permanente.
Anche Gesù ci indica la speranza vittoriosa. Avrete prove. Non sempre di
poco conto. Non vi attaccate però alle cose, alle sicurezze materiali che
passano! (grosso problema, che solo una fede viva può risolvere in modo sano).
Non siate pessimisti, nemmeno nel dolore. Tutto è occasione di crescita,
persino la persecuzione che serve a rendere testimonianza! C'è dunque sempre un
lato positivo. Questo non significa mancare di prudenza. I colpi fanno male e
il cristiano non cerca il dolore. Ma ha una parola per affrontarlo. Purtroppo la
nostra mentalità comune non è plasmata dalla fede. Se uno dice: “siamo nelle mani
di Dio!” significa quasi sempre: “la situazione è disperata!” mentre stare nelle
mani di Dio dovrebbe esprimere gioia e speranza. Per apocalisse si intende una catastrofe mentre “apocalypsis”
significa “rivelazione” e l’Apocalisse è, a tutti gli effetti, un
libro di consolazione: guardate, la vita è piena di difficoltà, questo si
sa, ma Dio è fedele e vi renderà vittoriosi nella Chiesa!
“quando accadranno queste cose alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.” “Con
la vostra perseveranza salverete la vostra vita”(Vangelo), “abbiamo
lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi.” (seconda
lettura). La lezione di
concretezza di Paolo è perfettamente biblica, rabbinica, cristiana: rimboccati
le maniche, fai la volontà di Dio lì dove sei, e Dio sarà al tuo fianco e ti
salverà e tu fermenterai il mondo.
Prima
Lettura Ml 3, 19-20
Sorgerà per voi il sole di giustizia.
Dal libro del profeta Malachìa
Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno.
Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio.
Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 97
Il Signore giudicherà il mondo con giustizia.
Cantate inni al Signore
con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.
Risuoni il mare e
quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne
davanti al Signore che viene a giudicare la terra.
Giudicherà il mondo con
giustizia
e i popoli con rettitudine.
Seconda Lettura 2 Ts 3, 7-12
Chi non vuole lavorare, neppure mangi.
Dalla
seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, sapete in che modo dovete
prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né
abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato
duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi.
Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E
infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi
non vuole lavorare, neppure mangi.
Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una vita disordinata, senza fare
nulla e sempre in agitazione. A questi tali, esortandoli nel Signore Gesù
Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità.
Canto al Vangelo Lc 21,28
Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.
Vangelo Lc 21, 5-19
Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle
pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che
vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il
segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi
ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo
è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di
rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma
non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e
vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche
fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno,
consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e
governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare
testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra
difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non
potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e
uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma
nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
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