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venerdì 18 novembre 2022

SENSO DI COLPA E SENSO DELLA COLPA. 1/2 COME RICONOSCERLI, A CHE COSA SERVONO?

 


Qualcuno mi ha chiesto di parlare dei sensi di colpa. E' un argomento molto importante e ci voglio dedicare due post.

Cosa sono i sensi di colpa, che valore dare loro nella vita, e nella vita spirituale?

 Quando uno pensa di aver sbagliato si sente in colpa. È una sofferenza che può essere profonda. Anzi, spesso i sensi di colpa condizionano profondamente la vita delle persone. C'è gente che si sente perennemente in colpa. C'è chi, per liberarsi dal senso di colpa che lo attanaglia, sceglie di negare il valore morale che ha calpestato (: non è peccato, non è sbagliato) o di attribuire la sua colpa ad altri.

Innanzitutto bisogna imparare a distinguere il “senso di colpa” dal “senso della colpa”. Tutti possono provare (provano) sensi di colpa ma, in ultima istanza, devono lasciarsi guidare dal senso della colpa. Il senso di colpa è insito nella mia natura perché la coscienza ci indica il bene e il male. In quanto tale però ha due gravi limiti. Innanzitutto ad una psicologia sana corrisponderà un senso di colpa sano, ma nella misura in cui la mia psicologia è ferita, distorta, insidiata da nevrosi, ecc, il mio senso di colpa sarà distorto. Il secondo limite è che il senso di colpa mi lega al passato (non avessi mai fatto questo errore, come ricuperare l’affetto, la stima delle persone che me l’hanno negato, far capire loro che non era colpa mia, ecc…). Al contrario il senso della colpa è legato alla Parola di Dio che è Verità. Non la conoscerò fino in fondo, non ne comprenderò tutto il significato, ma comincio ad ancorare la mia coscienza alla Verità. E questo è fondamentale. Non parto più dalle mie sensazioni, dai miei traumi, dai miei desideri, ma da ciò che il Signore dice essere giusto o sbagliato, cercando di conoscere sempre meglio la sua Parola. Inoltre il senso della colpa mi apre al futuro. Infatti, confrontare il mio comportamento con il Signore mi fa incontrare la sua misericordia. Egli fa nuove tutte le cose! Rialzandomi mi lascia il ricordo del mio errore come esperienza umana che mi rende più saggio, più umile e misericordioso, ma anche e soprattutto come esperienza del suo amore sconfinato, fedele e misericordioso (leggere o rileggere il sempre prezioso “L’arte di trarre profitto dei nostri peccati” di P. Joseph Tissot, ed Chirico).

Quindi, in pratica, ogni volta che riceverò un segnale dal mio “senso di colpa”, ne terrò conto ma non lo assolutizzerò, non mi lascerò dominare, imprigionare da esso, ma lo metterò davanti a Dio con calma per farlo diventare “senso della colpa” appoggiato alla Parola di Dio e alla certezza dell’amore misericordioso e fedele del mio Signore più grande di ogni colpa.

A Dio non servono persone distrutte dal rimorso ma “creature nuove” rinate dallo Spirito Santo e impegnate a vivere secondo la logica del Regno di Dio e a diffonderlo.

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