Oggi la Chiesa tutta ma soprattutto la Chiesa d’Oriente
celebra come una grande festa l’ingresso di Maria nel Tempio di Gerusalemme
dove vivrà, sarà custodita, fino al suo fidanzamento con Giuseppe, nutrita
segretamente da un angelo che le porta un cibo celeste. Questa tradizione viene
dal Protovangelo di Giacomo, un apocrifo (non ispirato). La ritroviamo anche nel
Corano. Di tutto questo nelle Sacre Scritture (ispirate e quindi vere) non
troviamo traccia. Quindi una festa inventata scaturita dall’amore troppo sentimentale
dei fedeli?! Ecco che però, saggiamente, questa festa è stata organizzata dalla
Chiesa con preghiere (chiamate “tropari”) con un carattere fortemente dogmatico, cioè che cantano
in modo poetico aspetti fondamentali della professione di fede cristiana,
specialmente l’incarnazione del Verbo e Figlio di Dio nel grembo di Maria. Per esempio,
in uno dei tropari troviamo descritto in poche righe tutto il mistero della
nostra fede: l’incarnazione del Verbo, la sua kenosi, l’assunzione della nostra
natura umana da Maria e la redenzione/ricreazione dell’uomo caduto, “Il
Creatore di tutte le cose, l’Artefice e Sovrano, piegandosi con ineffabile
compassione, solo per il suo amore per gli uomini, ha avuto pietà di colui che
con le sue mani aveva formato e che vedeva caduto, e si è compiaciuto di
rialzarlo, riplasmandolo in modo più divino, con il proprio annientamento,
perché per natura è buono e misericordioso. Egli prende pertanto Maria, vergine
e pura, come mediatrice del mistero, per assumere da lei, secondo il suo
disegno, ciò che è nostro: essa è celeste dimora”.
Questo ci dà un grande insegnamento: partire dalla
situazione che troviamo e orientare i fedeli non al sentimentalismo ma alla vera
fede, formarli a una fede autentica. Tutti ci dobbiamo formare. Quando l’ispirazione
iniziale viene da Dio, però, lo Spirito Santo che è Spirito di Verità subito ci
indirizza intimamente alla verità: ci porta all’amore e al rispetto per il Papa,
per la Chiesa e il suo insegnamento, al rifuggire da apparizioni e rivelazioni
non approvate, al cercare la propria conversione in umiltà e la conoscenza
della Parola di Dio, al cercare l’autenticità e non il successo numerico o il
proselitismo, al mettere in discussione la mentalità ricevuta precedentemente
in famiglia o nel proprio ambiente per giudicarla in base al Vangelo. La presenza o meno dello Spirito Santo si comprende da questi segni.
«Chiunque
fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e
madre»
Prima
Lettura Zc 2,14-17
Rallégrati, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo.
Dal libro del profeta Zaccarìa
Rallégrati, esulta, figlia di Sion,
perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te.
Oracolo del Signore.
Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore
e diverranno suo popolo,
ed egli dimorerà in mezzo a te
e tu saprai che il Signore degli eserciti
mi ha inviato a te.
Il Signore si terrà Giuda
come eredità nella terra santa
ed eleggerà di nuovo Gerusalemme.
Taccia ogni mortale davanti al Signore,
poiché egli si è destato dalla sua santa dimora.
Salmo Responsoriale 1Sam 2,1.4-8
Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore.
Il
mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s'innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.
L'arco
dei forti s'è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
Il
Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
Solleva
dalla polvere il debole,
dall'immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.
Canto al Vangelo Cf Lc 2,19
Alleluia, alleluia.
Beata la Vergine Maria:
custodiva la parola di Dio,
meditandola nel suo cuore.
Alleluia.
Vangelo Mt 12,46-50
Tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei
fratelli!».
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi
fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano
di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i
miei fratelli?».
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei
fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è
per me fratello, sorella e madre».
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