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martedì 22 novembre 2022

SUOR CRISTINA SCUCCIA, FRA' SERENO E ALTRI, E SANTA CECILIA / Santa Cecilia, 22 novembre 2022

 


Santa Cecilia, come tutti i martiri, ci dice che vale la pena giocarsi tutto sulla promessa di Cristo che è Vita. Infatti Dio è Spirito e ha creato l’Universo, quindi anche la materia è stata creata da lui. Chi ha incontrato Cristo sa che nel suo cuore ha rifulso il suo splendore che supera ogni ragionamento, ogni realtà terrena.

In questi giorni si parla molto di suor Cristina (Scuccia). Mi rattristano profondamente i tanti (molti "supercattolici"!) che la giudicano, senza rispetto per la sua persona, ben lontani dall’amore cristiano e dalla minima saggezza umana e cristiana. Il percorso di ognuno rimane in parte segreto e deve essere rispettato. Ma lo scandalo? È vero che nel 2015 suor Cristina ha fatto i voti perpetui. Quindi la sua donazione a Cristo nella Congregazione di cui faceva parte doveva essere la sua scelta principale, al di sopra di tutto. Quindi ragionando intravediamo subito due possibilità: un errore di discernimento, una superficialità da parte dei suoi formatori e da lei stessa. Oppure un’infedeltà alla vocazione ricevuta. Il fatto che, durante la formazione religiosa, le sia stata permesso di continuare in parallelo un perfezionamento canoro e la carriera di cantante, fa pensare ad una leggerezza da parte delle superiori e formatrici. Ma ho conosciuto una donna che era entrata in convento per sfuggire a un matrimonio combinato. Era felice di essere suora, però un giorno un amore vero ha bussato alla porta del suo cuore e padre Pio al quale si chiedeva preghiere "per salvare la sua vocazione" rispose: “benedico questa coppia!” Un mio confratello ha preso coscienza molto tardi che il suo essere frate era un rifugio, un nascondersi dietro un saio. Oggi è un buon sacerdote secolare. Ma queste cose le deve decidere il Signore stesso che ci vuole far crescere. Proprio per questo motivo e per rispetto per le coppie che si sposano spesso sull’onda dell’entusiasmo e senza una formazione solida e devono portare avanti il loro matrimonio nella fedeltà al sacramento e per amore dei figli che hanno bisogno che i loro genitori siano uniti, non ho lasciato la mia Comunità nel momento in cui ho visto i motivi validi per cui potevo farlo. Ho aspettato che sia il Signore a dirmelo. Lo ha fatto sedici anni dopo. Questo aspettare la volontà di Dio mi ha dato una grande pace e una grande sicurezza. Inoltre mi ha permesso di crescere e vedo che il Signore ha seguito una profonda logica nel chiedermi di rimanere ancora tra i frati e poi nel chiedermi di uscire.

 Però le persone spesso si chiedono: perché per la Chiesa, marito e moglie non si possono lasciare mentre i preti e le suore possono lasciare? C'è una ragione valida per questo (cercherò di spiegarlo in un altro post) ma credo che la Chiesa dovrebbe evitare ogni superficialità nel dispensare un consacrato dai suoi voti. Infatti la Chiesa accetta subito la riduzione allo stato laico di suore, monache, fratelli laici, anche di voti perpetui, mentre impone un tempo molto più lungo per un sacerdote che chiede di essere dispensato dal suo sacerdozio. In fondo, anche la suora e il fratello laico sono adulti che hanno fatto promesse definitive, dopo anni di riflessione e di formazione, mentre questo tante volte manca ai fidanzati.

Qualcuno, augurandosi che non sia il caso di Cristina Scuccia, ha anche ricordato giustamente la vicenda famosa di un’altra suora, francese e domenicana, “Suor  Sorriso”, che negli anni ’60 volle evangelizzare come cantante. Si lasciò affascinare dal mondo dello spettacolo, uscì dagli ordini, e cominciò una deriva che finì in modo tragico. Visse in coppia con un’altra donna e si suicidarono nel 1980. La verità è che rinnegare la grazia di Dio per seguire la propria volontà non porta alla felicità. Ma amici che hanno ascoltato l'intervista di Cristina Scuccia ne hanno ricavato la sensazione di una donna misurata e umile ... 

(continua con il post: La Gioia del Vangelo: ANCORA SUOR CRISTINA / CONCLUSIONE)

 

Prima Lettura  Ap 14, 14-19
E' giunta l'ora di mietere, perché la messe della terra è matura.

 

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata.
Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura». Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio.  

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 95
Vieni, Signore, a giudicare la terra.

 

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.

 

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

 

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli. 

Canto al Vangelo 
 Ap 2,10 
Alleluia, alleluia.

Sii fedele fino alla morte, dice il Signore,
e ti darò la corona della vita.
Alleluia.
 
Vangelo 
 Lc 21, 5-11
Non sarà lasciata pietra su pietra.

 

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.  

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