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Vista aerea dei Campi Flegrei. |
Il 10 ottobre 1980, prima del terremoto dell’Irpinia, ci fu un violento terremoto con epicentro a El Asnam ("Le Rovine" in arabo) nell'ovest dell’Algeria con moltissimi morti ma soprattutto distruzioni enormi. In particolare crollò un albergo dove mi ero fermato quindici giorni prima per bere un caffè. Avevo 26 anni e finora la morte era una prospettiva molto lontana. Di colpo ho preso coscienza che se mi fossi trovato là quel giorno invece che quindici giorni prima, non avrei potuto fare nulla. E che senso avrebbe avuto la mia vita se fossi morto allora?
Nei piani della provvidenza ogni disastro naturale ha molte cause e dimensioni. Non le comprendiamo tutte e ci rammarichiamo sempre per le vittime. Ma Dio ha usato quel avvenimento per farmi riflettere sul senso della vita.
In questi giorni di nuovo, abbiamo sentito (io no, non sento mai niente) le scosse per lo sciame del bradisismo e molti hanno avuto paura. Qualcuno si è messo a pregare. Scientificamente nessuno sa se questi fenomeni che ci accompagnano da millenni, possono sfociare o meno in una gigantesca eruzione vulcanica. La foto aerea dei Campi Flegrei ci fa vedere otto cerchi, in parte edificati: sono tutti crateri di vulcani compresa la solfatara. A sinistra della foto, tra la baia di Pozzuoli e il Lago Lucrino, c'è un nono cerchio, il “Monte Nuovo” creato dall’eruzione del 1538 che distrusse un villaggio intero, chiamato Tripergole. Se ci fosse un’eruzione nei Campi Flegrei oggi sarebbe un disastro umano enorme con molte vittime. Se tu dovessi morire di colpo per un terremoto o un’eruzione vulcanica, avrebbe avuto senso la tua vita? Sai cosa ti succederebbe dopo?
Se cerchi il senso della tua vita o vuoi rafforzare le basi della tua fede, vieni ad ascoltare le catechesi per giovani e adulti, questa sera e ogni martedì e giovedì alle 19.30 nel salone parrocchiale.
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