Finora si trovavano immagini sacre quasi in ogni casa, specialmente all'ingresso e al capezzale del letto matrimoniale ma anche in cucina, ecc..
Purtroppo assieme alle immagini sacre c'erano spesso vari portafortuna o talismani (scopa, forbici, cornicello rosso, …) e nel salotto ogni tanto magari qualche statuetta di Budda, sempre ad uso scaramantico. A questo punto non si può più parlare di fede e anche le immagini della Madonna di Pompei, di Padre Pio o del Sacro Cuore di Gesù sono presenti come talismani e portafortuna. È un terribile tradimento della fede, un grave peccato contro il primo comandamento. Non riesco a comprendere come anche alcuni preti possano tollerarlo e non estirpare alla radice questi modi di fare. Per un laico è un po' come per un prete che non voler ricordare il nome del Papa durante la Messa: si mette fuori dalla comunione con Dio.
Ma ci sono le immagini sacre come segno di fede, come “catechesi visiva”. Ora constato che in alcune case nuove, o dopo lavori di ristrutturazione, mancano questi segni.
Ma - mi dirai - è la fede che conta e non il pezzo di carta o di gesso. Verissimo. Ma se tu metti sul tuo comò la foto del matrimonio di una figlia e non quello dell’altra figlia perché il suo marito non ti piace, fai una chiara affermazione, di gioia in un caso, di dispiacere nell'altro. Penso che ogni cristiano dovrebbe portare al collo un segno della sua fede. Decidendo di metterlo dice a sé stesso e agli altri: io sono cristiano. Allo stesso modo immagini sacre sono un’affermazione verso gli altri ma anche verso noi stessi che siamo una famiglia cristiana, che ci mettiamo sotto la guida e la protezione di Dio. Un’immagine bella è una catechesi visiva sul Mistero cristiano e la sua bellezza. Specialmente per l’educazione dei bambini non ancora capaci di molta attrazione, concretizza la presenza di Dio nella loro vita e nella vita della loro famiglia. È un richiamo semplice alla preghiera e forse sarà il punto focale dove si radunerà spontaneamente e più facilmente la famiglia per la preghiera comunitaria. Certo ovunque siano riuniti due o più nel nome del Signore c'è la sua presenza. E la preghiera attorno al tavolo del pranzo prima di mangiare è un luogo e un gesto che si ricollega all’Eucaristia! Ma un posto d’onore dato ad un’immagine sacra nella nostra casa afferma ciò che siamo e ciò che vogliamo essere! Allo stesso modo la Bibbia che è fatta per essere letta, meditata, creduta, incarnata nella mia vita e non per essere un soprammobile, può essere esposta nella casa come le immagini sacre e con lo stesso scopo.
A queste condizioni non solo avere immagini sacre è lecito, non va contro la Bibbia, ma è più che opportuno. È un aiuto per vivere ed esprimere la nostra fede. Basta che sappiamo che Dio e la stessa Vergine Maria, i santi, sono vivi, aldilà di ogni rappresentazione e ci accompagnano in ogni momento e luogo in cui possiamo trovarci. Il vero Tempio di Dio è la Comunità e il cuore di ogni uomo.
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